Psa elevato
Salve dottori,
Scrivo per mio padre di anni 70.
Diversi anni fa inizia ad avvertire disturbi urinari come minzione difficoltosa, esigenza di completare la minzione in più tempi, difficoltà a far uscire l’urina; a questo punto si recò da un urologo che gli prescrisse omnic e andò avanti così migliorando solo leggermente (purtroppo è una persona che non si controlla molto a livello medico).
Circa un mese e mezzo fa, improvvisamente durante la notte mio padre inizia ad avvertire intensi brividi scuotenti che ci hanno preoccupato dato che sembravano convulsioni, febbre a 39, forte difficoltà ad urinare e un intenso bruciore alla fuoriuscita dell’urina.
Gli vengono prescritti due antibiotici da prendere per 10 giorni ciascuno (cipralex e bactrim).
Dopo una settimana intera di febbre elevata pian piano i sintomi hanno iniziato a diminuire, a questo punto un urologo gli diagnostica una prostatite acuta e gli chiede di fare un esame del PSA.
Veniamo ora al motivo della richiesta di consulto, questo esame è stato effettuato a circa 25 giorni dall’esordio dei sintomi ed è risultato elevato: PSA = 7.6.
Ora, purtroppo, non dispongo di esami precedenti e sono molto preoccupata perché su internet, con un rialzo così elevato di PSA, si trovano solo diagnosi di neoplasia.
Chiedo a voi, la situazione è sospetta per neoplasia?
O potrebbe essere infiammazione residua della prostatite?
Grazie mille
Scrivo per mio padre di anni 70.
Diversi anni fa inizia ad avvertire disturbi urinari come minzione difficoltosa, esigenza di completare la minzione in più tempi, difficoltà a far uscire l’urina; a questo punto si recò da un urologo che gli prescrisse omnic e andò avanti così migliorando solo leggermente (purtroppo è una persona che non si controlla molto a livello medico).
Circa un mese e mezzo fa, improvvisamente durante la notte mio padre inizia ad avvertire intensi brividi scuotenti che ci hanno preoccupato dato che sembravano convulsioni, febbre a 39, forte difficoltà ad urinare e un intenso bruciore alla fuoriuscita dell’urina.
Gli vengono prescritti due antibiotici da prendere per 10 giorni ciascuno (cipralex e bactrim).
Dopo una settimana intera di febbre elevata pian piano i sintomi hanno iniziato a diminuire, a questo punto un urologo gli diagnostica una prostatite acuta e gli chiede di fare un esame del PSA.
Veniamo ora al motivo della richiesta di consulto, questo esame è stato effettuato a circa 25 giorni dall’esordio dei sintomi ed è risultato elevato: PSA = 7.6.
Ora, purtroppo, non dispongo di esami precedenti e sono molto preoccupata perché su internet, con un rialzo così elevato di PSA, si trovano solo diagnosi di neoplasia.
Chiedo a voi, la situazione è sospetta per neoplasia?
O potrebbe essere infiammazione residua della prostatite?
Grazie mille
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In corrispondenza di episodi infiammatori acuti non è proprio il momento di esseguire il dosaggio del PSA, che può risultare falsamente elevato. Senz'altro su questo risultato non si può e non si deve fare alcuna considerazione, l'esame è da ripetere non prima di un paio di mesi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 16/06/2023.
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