Carcinoma della vescica
Gent.mo Dottore le espongo il caso di mio padre che oggi ha 66 anni:
1° intervento 2001
Notizie cliniche:
Neoformazione vescicole 0,7 mm in corrispondenza della parete laterale sinistra
Intervento chirurgico:
TURB in data 24 maggio 2001
Esame istologico:
Lembi di mucosa vescicale con carcinoma papillare di epitelio transizionale. Nel prelievo non è valutabile la tonaca propria.
STADIAZIONE: pTx pNx pMx G2
Terapia:
ciclo di MMC+ADB (doxorubicina, mitomicina) terminata il 9/2001
Ultima cistoscopia effettuata 12/2003: negativa.
In seguito citologico ed ecografia: negativi. Non ematuria.
2° intervento 2006
Notizie cliniche:
Neoformazione di 1,1 cm laterobasale sinistra
Intervento chirurgico:
TURB in data 22 novembre 2006
Esame istologico:
Lembi di parete vescicale con carcinoma papillare di epitelio transizionale. Si osservano segni di infiltrazione della tonaca propria. Tonaca muscolare presente senza infiltrazione.
STADIAZIONE: pT1 pNx pMx G3
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA SEC WHO 2004: CARCINOMA UROTELIALE INFILTRANTE DI ALTO GRADO.
Le volevo chiedere un parere generale ed in particolare se ritiene che la terapia con instillazioni di BCG sia corretta. Sarebbe opportuno prima della terapia effettuare una cistoscopia per valutare altre zone della parete vescicale? E’ possibile effettuare cistoscopie di controllo durante la terapia? Quali sono le possibilità di guarigione?
1° intervento 2001
Notizie cliniche:
Neoformazione vescicole 0,7 mm in corrispondenza della parete laterale sinistra
Intervento chirurgico:
TURB in data 24 maggio 2001
Esame istologico:
Lembi di mucosa vescicale con carcinoma papillare di epitelio transizionale. Nel prelievo non è valutabile la tonaca propria.
STADIAZIONE: pTx pNx pMx G2
Terapia:
ciclo di MMC+ADB (doxorubicina, mitomicina) terminata il 9/2001
Ultima cistoscopia effettuata 12/2003: negativa.
In seguito citologico ed ecografia: negativi. Non ematuria.
2° intervento 2006
Notizie cliniche:
Neoformazione di 1,1 cm laterobasale sinistra
Intervento chirurgico:
TURB in data 22 novembre 2006
Esame istologico:
Lembi di parete vescicale con carcinoma papillare di epitelio transizionale. Si osservano segni di infiltrazione della tonaca propria. Tonaca muscolare presente senza infiltrazione.
STADIAZIONE: pT1 pNx pMx G3
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA SEC WHO 2004: CARCINOMA UROTELIALE INFILTRANTE DI ALTO GRADO.
Le volevo chiedere un parere generale ed in particolare se ritiene che la terapia con instillazioni di BCG sia corretta. Sarebbe opportuno prima della terapia effettuare una cistoscopia per valutare altre zone della parete vescicale? E’ possibile effettuare cistoscopie di controllo durante la terapia? Quali sono le possibilità di guarigione?
[#1]
Gentile Utente,
ci troviamo di fronte ad una seconda neoplasia vescicale rispetto alla prima già asportata in precedenza. Tutti i trattamenti eseguiti e proposti sono da ritenersi corretti. L'unica perplessità a questo punto (trattandosi di recidiva ad alto grado e di neoplasia infiltrante) è se si debba ricorrere o meno ad una chirurgia più estesa. Esistono molti dibattiti riguardo questa soluzione. Il consiglio che si può dare è di affidarsi con fiducia ai colleghi che hanno seguito suo padre nel tempo ed eseguire uno stretto follow-up.
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
ci troviamo di fronte ad una seconda neoplasia vescicale rispetto alla prima già asportata in precedenza. Tutti i trattamenti eseguiti e proposti sono da ritenersi corretti. L'unica perplessità a questo punto (trattandosi di recidiva ad alto grado e di neoplasia infiltrante) è se si debba ricorrere o meno ad una chirurgia più estesa. Esistono molti dibattiti riguardo questa soluzione. Il consiglio che si può dare è di affidarsi con fiducia ai colleghi che hanno seguito suo padre nel tempo ed eseguire uno stretto follow-up.
Molto cordialmente
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Gent.le utente,
la particolarità dei carcinomi vescicali è prprio quella della recidività: si parla infatti di malattia di organo o meglio di apparato valutando che tutto il sistema escretore è ricoperto di mucosa uroteliale.
Concordo con quanto ben espressoLe dal collega oncologo.
Cordiali saluti
la particolarità dei carcinomi vescicali è prprio quella della recidività: si parla infatti di malattia di organo o meglio di apparato valutando che tutto il sistema escretore è ricoperto di mucosa uroteliale.
Concordo con quanto ben espressoLe dal collega oncologo.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#3]
Urologo
gentile lettore
di fronte ad una diagnosi di carcinoma infiltrante per di più G3 è forse necessario valutare la possibilità di effettuare una chirurgia ben più radicale. inoltre la terapia per instillazione su neoplasie infiltranti non ha molto significato. ne parli con i Colleghi che seguono suo padre.
resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
di fronte ad una diagnosi di carcinoma infiltrante per di più G3 è forse necessario valutare la possibilità di effettuare una chirurgia ben più radicale. inoltre la terapia per instillazione su neoplasie infiltranti non ha molto significato. ne parli con i Colleghi che seguono suo padre.
resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
[#4]
Gentile utente,
una resezione transuretrale in un tumore a tendenza infiltrativa(T1) ha finalità bioptiche e di stadiazione locale più che di trattamento radicale. Poichè la TUR non è in grado di ottenere un abbatimento del rischio di recidiva, il buon senso procedurale prevede di ripetere la TUR a breve distanza di tempo e/o di associare una terapia precauzionale con l'istillazione locale di antitumorali di diverso tipo. Inoltre è importante sottoporsi successivamente a monitoraggio stretto con cistoscopie frequenti (circa ogni 3-4 mesi nel primo biennio). Una chirurgia più radicale è consigliabile per piccole neoplasie in sedi tali da non compromettere la funzionalità vescicale, qualora fosse necessaria una cistectomia parziale. Ma questo lo valutarà sapientemente l'uro-oncologo che la segue.
Cordialità
Filippo Alongi
una resezione transuretrale in un tumore a tendenza infiltrativa(T1) ha finalità bioptiche e di stadiazione locale più che di trattamento radicale. Poichè la TUR non è in grado di ottenere un abbatimento del rischio di recidiva, il buon senso procedurale prevede di ripetere la TUR a breve distanza di tempo e/o di associare una terapia precauzionale con l'istillazione locale di antitumorali di diverso tipo. Inoltre è importante sottoporsi successivamente a monitoraggio stretto con cistoscopie frequenti (circa ogni 3-4 mesi nel primo biennio). Una chirurgia più radicale è consigliabile per piccole neoplasie in sedi tali da non compromettere la funzionalità vescicale, qualora fosse necessaria una cistectomia parziale. Ma questo lo valutarà sapientemente l'uro-oncologo che la segue.
Cordialità
Filippo Alongi
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 24.7k visite dal 08/01/2007.
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