Referto risonanza multiparametrica prostata
Gentili dottori,
riporto il referto della risonanza multiparametrica della prostata cui è stato sottoposto mio padre (63 anni).
L'esame è stato richiesto dall'urologo in seguito ad alterazione del PSA (3, 1 - precedente era 2, 8 esattamente un anno prima).
Vi chiedo un'interpretazione:
Indagine eseguita con apparecchiatura Siemens Magnetom Area 1.5T.
Esame acquisito con tecnica muliparametrica mediante sezioni sagittali, assiali e coronali con sequenze T1 e T2-dipendenti, in diffusione e acquisizioni dinamiche effettuate senza e con mezzo di contrasto per via endovenosa (Gadovist 6, 5 mL).
La prostata è aumentata di dimensioni con diametri trasversale, antero-posteriore e cranio-caudale rispettivamente pari a cm 5, 6, cm 3, 8 e cm 4, 4 con volume di 48, 5 cc.
Il volume della ghiandola di transizione è di 10, 5 cc (22% del volume della ghiandola).
Nella base della ghiandola, in sede paramediana destra, è presente area focale rotondeggiante di 7 mm di diametro che presenta restrizione della diffusione e diminuzione del segnale nelle immagini T2-dipendenti.
L'alterazione non presenta incremento della vascolarizzazione in fase post-contrastografica.
Le caratteristiche della piccola formazione sono di tipo indeterminato (PI-RADS 3).
Non ulteriori alterazioni focali del segnale nella parte periferica della ghiandola.
Nella parte centrale della ghiandola, in contiguità con l'orifizio uretrale interno, è visibile cisti di 10 mm di diametro lievemente sporgente nel lume vescicale.
Regolari le vescichette seminali.
Non adenopatie pelviche.
Conclusioni: ipertrofia prostatica benigna.
Piccola area focale con caratteristiche indeterminate (PI-RADS 3) alla base della ghiandola in sede paramediana destra.
riporto il referto della risonanza multiparametrica della prostata cui è stato sottoposto mio padre (63 anni).
L'esame è stato richiesto dall'urologo in seguito ad alterazione del PSA (3, 1 - precedente era 2, 8 esattamente un anno prima).
Vi chiedo un'interpretazione:
Indagine eseguita con apparecchiatura Siemens Magnetom Area 1.5T.
Esame acquisito con tecnica muliparametrica mediante sezioni sagittali, assiali e coronali con sequenze T1 e T2-dipendenti, in diffusione e acquisizioni dinamiche effettuate senza e con mezzo di contrasto per via endovenosa (Gadovist 6, 5 mL).
La prostata è aumentata di dimensioni con diametri trasversale, antero-posteriore e cranio-caudale rispettivamente pari a cm 5, 6, cm 3, 8 e cm 4, 4 con volume di 48, 5 cc.
Il volume della ghiandola di transizione è di 10, 5 cc (22% del volume della ghiandola).
Nella base della ghiandola, in sede paramediana destra, è presente area focale rotondeggiante di 7 mm di diametro che presenta restrizione della diffusione e diminuzione del segnale nelle immagini T2-dipendenti.
L'alterazione non presenta incremento della vascolarizzazione in fase post-contrastografica.
Le caratteristiche della piccola formazione sono di tipo indeterminato (PI-RADS 3).
Non ulteriori alterazioni focali del segnale nella parte periferica della ghiandola.
Nella parte centrale della ghiandola, in contiguità con l'orifizio uretrale interno, è visibile cisti di 10 mm di diametro lievemente sporgente nel lume vescicale.
Regolari le vescichette seminali.
Non adenopatie pelviche.
Conclusioni: ipertrofia prostatica benigna.
Piccola area focale con caratteristiche indeterminate (PI-RADS 3) alla base della ghiandola in sede paramediana destra.
[#1]
La classificazione PIRADS 3 è considerata dubbia o intermedia , in genere la zona viene comunque sottoposta a biopsia. In questo caso, l’ipotetica lesione è davvero molto piccola, tanto da rendere abbastanza ipotetico che una biopsia si possa davvero considerare mirata. L’alternativa è quella di limitarsi a controllare l’andamento del PSA. La decisione deve. essere presa dall’urologo curante, che conosce la situazione in tutti i suoi dettagli.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Buongiorno,
la risonanza magnetica multiparametrica rappresenta ad oggi l'esame radiologico con maggiore attendibilità' nel descrivere eventuali aree prostatiche sospette per neoplasia. L'indicazione ad eseguire questo esame e' data dall'urologo in base a visita ed andamento a crescere del PSA totale.
E' un esame molto dipendente non solo dalla qualità' della macchina ma sopratutto dall'esperienza dell'operatore. L'operatore, in base a 3 studi , da' un punteggio di rischio PIRADS score che va da 1 a 5.
Il PIRADS 3 e' un punteggio intermedio che rimane in una zona grigia di dubbio, rispetto al PIRADS 1-2 basso rischio e PIRADS 4-5 alto rischio.
In questo senso e' molto importante l'esperienza dell'operatore. In mano ad un operatore di elevata esperienza, molti PIRADS 3 si trasformano in 2 o 4 , dando una indicazione più' decisa per l'urologo che deve decidere.
La decisione e' se eseguire la biopsia o no.
Un PIRADS 3 di pochi millimetri come in questo caso, se valutato bene da un operatore esperto, alla biopsia si associa più' probabilmente ad una diagnosi di non tumore o comunque ad un tumore di basso grado dove una sorveglianza attiva diventa poi la terapia di scelta.IN questo senso puo' essere monitorato e sottoposto a biopsia solo se progredisce il PSA totale o se alla nuova RM a 3-4 mesi, aumentano le dimensioni.
Ma per arrivare ad una decisione attendista senza biopsia e' necessario che la valutazione sia eseguita da un radiologo di alta e prolungata esperienza riconosciuta.
In caso contrario, il controllo bioptico puo' essere eseguito, necessariamente con una biopsia mirata attraverso tecnica di fusione d'immagine o tecnica in bore dentro la RM, o per dimensioni cosi'piccole difficilmente il nodulo sara' correttamente bioptizzato.
Anche qui serve molta esperienza nell'esecuzione.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza, Roma
la risonanza magnetica multiparametrica rappresenta ad oggi l'esame radiologico con maggiore attendibilità' nel descrivere eventuali aree prostatiche sospette per neoplasia. L'indicazione ad eseguire questo esame e' data dall'urologo in base a visita ed andamento a crescere del PSA totale.
E' un esame molto dipendente non solo dalla qualità' della macchina ma sopratutto dall'esperienza dell'operatore. L'operatore, in base a 3 studi , da' un punteggio di rischio PIRADS score che va da 1 a 5.
Il PIRADS 3 e' un punteggio intermedio che rimane in una zona grigia di dubbio, rispetto al PIRADS 1-2 basso rischio e PIRADS 4-5 alto rischio.
In questo senso e' molto importante l'esperienza dell'operatore. In mano ad un operatore di elevata esperienza, molti PIRADS 3 si trasformano in 2 o 4 , dando una indicazione più' decisa per l'urologo che deve decidere.
La decisione e' se eseguire la biopsia o no.
Un PIRADS 3 di pochi millimetri come in questo caso, se valutato bene da un operatore esperto, alla biopsia si associa più' probabilmente ad una diagnosi di non tumore o comunque ad un tumore di basso grado dove una sorveglianza attiva diventa poi la terapia di scelta.IN questo senso puo' essere monitorato e sottoposto a biopsia solo se progredisce il PSA totale o se alla nuova RM a 3-4 mesi, aumentano le dimensioni.
Ma per arrivare ad una decisione attendista senza biopsia e' necessario che la valutazione sia eseguita da un radiologo di alta e prolungata esperienza riconosciuta.
In caso contrario, il controllo bioptico puo' essere eseguito, necessariamente con una biopsia mirata attraverso tecnica di fusione d'immagine o tecnica in bore dentro la RM, o per dimensioni cosi'piccole difficilmente il nodulo sara' correttamente bioptizzato.
Anche qui serve molta esperienza nell'esecuzione.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza, Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#4]
Come le abbiamo scritto, del referto della risonanza come urologi posiamo unicamente prendere atto. Indiscutibile competenza sarebbe invece richiesta al nostro Collega che accingesse alla biopsia di un nodulo così piccolo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.1k visite dal 24/05/2023.
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