Calcoli renali dopo pcnl e stent per stenosi dell'uretere

Buonasera,
ho problemi di calcolosi da molti anni.

Dopo un periodo silente, l'anno scorso ho avuto qualche colica e diagnosi di idrofrenosi con mutilple calcificazioni di cui 1 calcolo di 1 cm.
Inizia il primo intervento con frantumazione del calcolo e posizionamento stent (tolto per eccessivo dolore) poi stenosi dell'uretere per calcolo di 4 mm con posizionamento di nefrostomia e oggi PCNL con stent tipo Tumoral.
A parte lo sconforto e l'incertezza oltre la paura del futuro che puo' attendermi, chiedevo se potevate aiutarmi ad affrontare il periodo con lo stent nel miglior modo possibile (consigli piu' che altro) dato che ho minzione dolorosa e difficoltà a trattenere l'urina.

Ringrazio di cuore per la disponibilità e saluto cordialmente.

Tiziana
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Abbiamo riletto la nostra consulenza resale nel 2014 e ci chiediamo come fosse poi evoluta allora la situazione, in quel momento abbastanza contraddittoria.
Le notizie che ci fornisce sono insufficienti a rendersi chiaramente conto della situazione, in particolare sulla posizione del calcolo su cui si è intervenuti. Lo stent ureterale è mediamente poco tollerato, ben lo sappiamo, pertanto il suo inserimento ed il tempo per il quale viene mantenuto dovrebbe sempre essere il minimo ragionevolmente posibile. Ora comprendiamo che la sua situazione sia più complicata, anche se a distanza ci manca qualche elemento di giudizio, in particolare per presumere una possibile evoluzione futura. La causa dei fastidi da stent è essenzialmente meccanica, dovuta allo sfregamento conro le parei interne di tutta la via urnaria interessata. Pertanto non vi è una evidente componente infiammatoria od infettiva, che potrebbe giovarsi di trattamenti comuni. Per questo motivo, l'effetto antidolorifico dei farmaci più comuni è generalmente molto modesto. Bisogna quindi spesso ricorrere ad antidolorifici "puri" non anti-infiammatori, che agiscono sulla percezione stessa del dolore a livello del sistema nervoso centrale (es. paracetamolo, codeina, tramadolo, in ordine di energia).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera e intanto ringrazio per la sua risposta.
La situazione dello stent sembra migliorata (questa tipologia forse Tumoral, almeno per me, sembra piu' tollerata della precedente) anche se rimane il problema della minzione un po' dolorosa e anche un po' di difficoltà nel trattenere l'urina.
Dilatazione dell'uretere di stenosi lombare (L4), questo all'esito della dimissione di ureteroscopia (non PCNL, ho errato nello scrivere).
Se posso ulteriormente disturbarla e, nell'attesa di successive visite piu' approfondite e per le quali mi sto muovendo da sola (mi sposto verso Milano perchè non sento di essere sufficientemente aiutata/consigliata dai professionisti che mi hanno seguito negli anni) mi chiedevo: lo stent ad oggi ha anche la funzione di preservare la funzionalità renale? Perchè al momento filtrato 64 e creatinina 0,93 (elettroliti nella norma) e sono molto preoccupata che possa, in attesa delle future visite, peggiorare la funzionalità renale già compromessa a quanto ho capito.
Inoltre questo stent dovrebbe anche avere la funzione, se non ho capito male, di "proteggere" l'uretere per dargli modo (forse) di ricostuirsi o comunque di guarire?
La ringrazio per la sua risposta perchè molte volte anche soltanto la presenza di persone preparate che ascoltano e consigliano è già tanto per chi vive queste situazioni .
Tiziana
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Non avendo ricevuto chiarimenti sulla evoluzione della sua storia, il nostro dubbio è quello che il calcolo operato recentemente sia lo stesso che era presente già quasi 10 anni fa. Questo giustificherebbe senz’altro la presenza di stenosi dell’uretere e sofferenza funzionale del rene a monte. Ora possiamo presumere che l’uretere sia stato (finalmente?) liberato, resta il problema della stenosi, dovuta alla irritazione cronica causata dalla persistente presenza del calcolo di discrete dimensioni. I valori di funzione renale sono discreti, ma si tratta di un valore totale, che poco ci dice sul reale contributo del lato interessato dal calcolo. Il tumor stent è sensibilmente più rigido e permette appunto di gestire situazioni più complesse in cui funge contemporaneamente da modellaggio e da protezione della funzione renale. Lei è fortunata a tollerarlo discretamente, poiché spesso accade invece il contrario, ma queste situazioni, si sa, ognuno le vive a modo suo. In genere lo stent viene in questi casi mantenuto mediamente per un paio di mesi, quindi rimosso. Da quel momento la situazione viene controllata attentamente sia valutando suoi eventuali segni e sintomi (dolore, febbre) sia ripetendo delle ecografie per accertarsi che la dilatazione del rene quantomeno non aumenti, considerando che difficilmente possa realmente diminuire.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno,
mi sono messa in contatto con un urologo di Milano perchè ho anche un altro problema: la calcolosi è diventata bilaterale quindi ho calcoli anche nel sx. Se si dovesse scatenare anche la parte a sx..per cui non penso di avere molte speranze, mi occorre un po' di fortuna sperando, anche, di trovare a Milano chi possa prendere a cuore la mia situazione e intervenire per (forse) risolvere definitivamente. Ho 48 anni e un bambino di 6 anni.
Mi era semplicemente stato detto che avremmo prima provveduto a dx e poi al sx e mi sono fidata anche di chi, professionista, anni fa mi disse "finchè non danno fastidio lasciamoli lì".
Il problema che mi affligge, adesso, è piu' che altro la coesistenza tra i calcoli del rene sx e la stenosi a dx.
Devo accettare la situazione e provare a risolverla, la ringrazio dottore per la disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
In effetti la sua richiesta di consulto del Luglio 2014 si intitolava già "Calcolosi bilaterale", pertanto sostanziamente non vi è niente di nuovo ...

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Non ricordo esattamente di quella conversazione..è probabile visto che Lei la ricorda o comunque l'ha rinvenuta nei suoi archivi. Quel periodo lo lego, piu' che altro, al percorso della fecondazione assistita e forse ero "presa" da altre situazioni. Con il tutto considerato che, sicuramente è stato un mio errore di sottovalutazione del problema forte pero' anche di un dottore, specialista del settore, che mi conosceva e, forse, anche lui non mi ha seguito o consigliato a sufficienza o comunque almeno presentandomi i rischi che avrei corso nel non fare nulla.
Ringrazio comunque la sua disponibilità e il tempo che ha dedicato al mio problema.