Ipertrofia prostatica benigna e tribulus da associare a serenoa
Buongiorno
Assumo abitualmente serenoa per l'ipertrofia prostatica benigna.
Il farmacista mi ha consigliato di provare ad associare il tribulus.
Nel web ho letto informazioni contrastanti in proposito, dove se ne parla come un coadiuvante per i problemi legati alla prostata e dove in altri casi si sconsiglia di usarlo se si hanno problemi alla prostata.
Mi sapete dare qualche chiarificazione in merito?
Grazie
Assumo abitualmente serenoa per l'ipertrofia prostatica benigna.
Il farmacista mi ha consigliato di provare ad associare il tribulus.
Nel web ho letto informazioni contrastanti in proposito, dove se ne parla come un coadiuvante per i problemi legati alla prostata e dove in altri casi si sconsiglia di usarlo se si hanno problemi alla prostata.
Mi sapete dare qualche chiarificazione in merito?
Grazie
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Il farmacista è uno stimato professionista il cui compito è quello di fornire i farmaci, un tempo anche di prepararli, ora non più. I farmaci e qualsiasi alro prodotto terapeutico deve essere però prescritto unicamente da un medico a ragione veduta, perché solo il medico ha presente la situazione del paziente in tutti i suoi dettagli, oltre a conoscere vantaggi e svantaggi di ogni singolo farmaco.
I prodotti di cui ci scrive sono entrambe integratori alimentari di origine vegetale, generalmente indirizzati al benessere della prostata. Il primo è di uso molto comune da decenni, anche se con una efficacia tanto variabile quanto imprevedibile. Il secondo a tutt'oggi è da considerare un rimedio erboristico che non è ancora stato fatto oggetto di valutazioni scientifiche con un minimo di credibilità. Non è detto che questo possa avvenire in futuro, ma nel frattempo, non avendo neanche ben presenti eventuali controindicazioni, le consiglieremmo spassionatamente di non sprecarci soldi.
I prodotti di cui ci scrive sono entrambe integratori alimentari di origine vegetale, generalmente indirizzati al benessere della prostata. Il primo è di uso molto comune da decenni, anche se con una efficacia tanto variabile quanto imprevedibile. Il secondo a tutt'oggi è da considerare un rimedio erboristico che non è ancora stato fatto oggetto di valutazioni scientifiche con un minimo di credibilità. Non è detto che questo possa avvenire in futuro, ma nel frattempo, non avendo neanche ben presenti eventuali controindicazioni, le consiglieremmo spassionatamente di non sprecarci soldi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 11/05/2023.
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