Stent pre operatorio per calcolo di 9 mm

Buongiorno, sono un uomo di 45 anni.
Qualche settimana fa ho urinato sangue e dopo qualche giorno sono subentrate delle coliche.
Dagli esami del sangue e urine i valori sono risultati nella norma e come prevedibile si è rivelato trattarsi di colica renale.
In seguito ad esami citologici (per mera sicurezza) ed esami Rx e Tac senza contrasto, si è appurato che si tratta di un calcolo di 9 mm fermo nella parte alta dell'uretere.
Esami amatochimici nei limiti e idronefrosi di 1 grado.
Da ormai diversi giorni sono asintomatico (nessun dolore o problemi di altro genere, se non leggeri fastidi).
I medici che mi hanno visto concordano che per dimensioni sia necessario intervento con bonifica endoscopica della litiasi ureterale.

Il mio dubbio consiste nel fatto che in un ospedale dove sono in lista mi è stato detto di inserire lo stent DJ solo se dovessi avere altre coliche forti o febbre, ma a prescindere si sono resi disponibili ad operare.
In altra struttura invece ritengono che sia necessario mettere prima lo stent e dopo 20/30 giorni provvedere ad intervento in quanto l'uretere potrebbe essere inspessito e questo potrebbe comportare difficoltà nel passaggio della sonda.

Sono combattuto sul come procedere perchè da un lato vorrei evitare il prolungamento della convivenza con il calcolo con i possibili rischi che si muova e provochi danni, dall'altro non vorrei che la maggior prudenza della seconda struttura sia fondata.
Il fatto che due strutture la vedano in modo differente mi mette in difficoltà vista la mia ignoranza.

Voi cosa ne pensate?
Lo stent prima dell'intervento è consigliabile o è solo un eccesso visto i valori sopra descritti.

Ringrazio.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Nella nostra pratica, il primo desiderio è quello di liberare il paziente dal calcolo il più presto possibile, quindi di eseguire l’intervento endoscopico (ureteroscopia operativa) in un tempo unico. L’inserimento preventivo dello stent si limita quindi alle situazioni in cui durante l’intervento si incontrino insormontabili difficoltà al passaggio dello strumento ed all’individuazione del calcolo. Altro caso è quando vi sia febbre od evidenti segni di grave sofferenza renale in atto. Si tratta comunque tutto sommato di una minoranza dei casi, la gran parte può dunque essere risolta rapidamente, ovviamente disponendo di una strumentazione ed accessoristica completa, oltre alla competenza specifica di utilizzarla per il meglio. Lo stent invece viene quasi sempre inserito al,termine dell’intervento e lasciato per il minor tempo ragionevolmente necessario, in media una settimana circa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno, lunedì 15 ho inserito lo stent e il 25 farò l'intervento di bonifica. Al termine dell'inserimento dello stent il medico mi ha detto che è stato opportuno il suo uso in quanto ha trovato il percorso rigido in alcuni tratti. Adesso attendo che si concluda questa storia.
Da quando ho messo lo stent (2 giorni) ad ogni minzione le urine sono rosse. Il medico mi ha anticipato che l'effetto del sangue permarrà per due/tre giorni e che devo bere molta acqua per ridurre rischi infezioni.
Ad oggi però non vedo una riduzione o graduale miglioramento, anzi a volte sembra che il colorito si diluisca (rosa) ma qualche minzione dopo torni colore bordeaux o comunque più scuro.
Sto bevendo molta acqua e vado spesso in bagno.
Secondo voi quanto durerà questa situazione? Quando ci si deve preoccupare se le minzioni continuano ad essere "sanguinose"? Dopo due giorni eventuali ferite dovute all'inserimento dello Stent non dovrebbero "cicatrizzarsi" o comunque essere assorbite dal corpo?
Nel complesso anche grazie all'anti spasmico non ho grandi disagi, ma le continue minzioni rosse mi creano dell'ansia.
Grazie per le vostre cortesi risposte.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il sanguinamento è causato dall'attrito dello stent sulla fragilissima mucosa delle vie urinarie. La sua entità è assolutamente variabile, se è vero che con il passare dei giorni tenda generalmente a ridursi, si tratta di una cosa molto variabile da caso a caso. Anche se l'urina è rossa, stia tranquillo che la perdita è minima e ben lungi dall'essere pericolosa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Ringrazio per il suo sempre cortese e veloce riscontro.
[#5]
Utente
Utente
Buongiorno,
il 5 giugno finalmente andrò a levare lo stent post operatorio. Le urine continuano a variare di cromatura nella stessa giornata da giallo scuro a color the fino a cola o sangue.
Spero che tolto lo stent si torni alla normalità.
Con la presente gradivo chiarimenti sul come comportarmi per la prevenzione futura.
Premesso che so già di avere due ulteriori piccoli calcoli nel rene, di dimensione inferiore ai 3 mm, mi chiedevo se oltre al bere acqua per agevolare espulsione vi fossero altre precauzioni da seguire.
Oggi ho avuto esito analisi, il calcolo espulso con intervento ha una composizione di ossalato di calcio (superficie cristallina, colorito grigio e consistenza friabile).
Leggevo in rete di piante c.d. "spaccapietra" come la cedracca ed il fillanto con benefici per questo tipo di calcoli, ma ho anche riscontrato che la medicina ufficiale non ne ha mai attestato (ma neppure negato) i benefici.
Altro aspetto che mi sta a cuore è la mia perdita di peso.
Il mio peso il 3 aprile (data della prima minzione con sangue) era di 66,9 (in linea con il mio peso medio che oscilla tra i 66,5 ed i 67 kg).
Dal 21 aprile ho iniziato a riscontrare una perdita di peso (che ho legato allo stress). Il mio peso è sceso a 66 kg. Ad oggi pur non avendo cambiato le mie abitudini alimentari (ho solo interrotto la palestra domestica che eseguito 3 volte alla settimana) il mio peso è sceso a 64,5 (media nell'ultimo mese di 65 kg).
Di fatto in due mese ho perso circa 2 kg quando in passato per buttare già qualche etto con il tapis roulant mi ci volevano mesi e mesi...
La calcolosi è in qualche modo collegato o dovrei eseguire altri esami del sangue per verificare se vi sono altre ragioni?
Mi scuso se sto approfittando della Sua cortesia e del Suo tempo.
Ringrazio
[#6]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Diciamo che le "erbe spaccapietre" male non fanno certamente, che poi siano veramente utili è ancora da dimostrare ...
La perdita di peso è per ora insignificante, è sufficiente per giustificarla che nell'ultimo periodo lei abbia bevuto più acqua del solito.
I piccoli calcoli presenti nel rene per ora non sono rilevanti, l'importante è che non aumentino di volume. Da quando la situazione sarà stabilizzata, diciamo una settimana dopo la rimozione dello stent sarà suo impegno mantenere l'abitudine di bere 1,5-2 litri d'acqua al giorno, a seconda della temperatura e della sudorazione.
Per quanto riguarda l'alimentazione e l'idratazone la invitiamo a leggere questi nostri due articoli specifici:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#7]
Utente
Utente
Buongiorno, avevo pensato di iniziare ad integrare l'idratazione con acqua assumendo l'integratore Uriston Gold a bustine, ma sia nel bugiardino sia in rete non ho trovato informazioni sulla durata del trattamento. Va assunto ogni giorno...per sempre o è consigliabile seguire dei cicli (una confezione da 28 bustine) ?
Grazie.
[#8]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Rilegga il primo paragrafo della nostra precedente risposta.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#9]
Utente
Utente
Avevo letto che non fanno miracoli e dalla sua risposta avevo intuito un parziale scetticismo, ma forte dell'affermazione che "male non fanno" avevo pensato di provarle.
Il quesito non era sul merito del prodotto ma sulla frequenza d'uso una volta che lo si era iniziato.
Salvo io abbia frainteso ed il precedente messaggio "tra le righe" volesse dire di non iniziarla e basta.
Mi scuso se avevo male interpretato.
[#10]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Parlando seriamente. Il rischio di formazione di calcoli è soprattutto congenito e pertanto costantemente presente nel corso della vita. Se si crede nell’utilità di utilizzare gli integratori alimentari, gli stessi dovrebbero essere assunti a tempo indefinito. Questo ovviamente non è ragionevolmente proponibile, ma non vi sono evidenze scientifiche che evidenzino modi e tempi di somministrazione, come invece avviene di rigore per i veri farmaci. L’approccio è quindi affatto empirico e questo da sempre non ci convince. Noi prescriviamo il citrato di potassio (o potassio e magnesio) solo in due occasioni:
1) per qualche tempo dopo gli interventi endoscopici in cui i calcoli vengano frammentati o polverizzati;
2) a tempo indefinito nei rari casi di calcolosi ad elevatissima frequenza di recidiva, ma più che altro per motivi psicologici.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it