Dolore pelvico dopo episodi di macro ematuria
Desideravo aggiornare un mio precedente consulto chiesto in data 09/02 dove riportavo tutta una serie di esami fatti dopo due episodi di macro ematuria.
Spero si riesca in qualche modo a recuperare.
In sintesi si è ripresentato una decina di giorni fa lo stesso problema, urina color coca cola per tutto il giorno per poi scomparire nei giorni successivi.
Nell'arco di tempo cha va dal primo episodio avvenuto a gennaio all'ultimo ho anche sofferto di dolori al fianco destro e addome, intermittenti, mai debilitanti.
Quattro giorni fa, invece, durante la prima minzione del mattino ho avvertito delle fitte davvero forti di tipo trafittivo (un attimo prima non sentivo nulla) in zona pelvica ma irradiati all'inguine ed al pene.
L'urina usciva con più difficoltà del solito ed era come biforcata.
Dopo la minzione il dolore è passato per poi ripresentarsi più volte durante la giornata anche se non urinavo e sempre sotto forma di forti fitte soltanto in zona pelvica, davvero invalidanti.
La sera prima avevo cenato con una buona quantità di asparagi che notoriamente hanno effetto diuretico per cui ne attribuii la causa.
Nei giorni successivi (oggi compreso) le forti fitte sono passate ma è rimasto un dolore dello stesso tipo ma meno intenso sempre nella stessa zona che si presenta sia nell'atto di sedermi (ma non perdura finchè sono seduto), sia quando premo nella zona del perineo, sia quando ho la vescica piena.
Ho contattato il mio medico di base che mi ha prescritto una ecografia all'addome completo.
La TC che mi era stata consigliata nel precedente consulto non l'ho eseguita perchè il mio medico non la ritenne opportuna alla luce di tutti gli altri esami fatti ed anche ripetuti con esito sempre negativo (visita urologica con ecografia, citologia, cistoscopia, sangue, urine).
L'esito dell'esame non evidenzia nulla di particolare in tutti gli organi visionati, viene riconfermata una formazione cistica di 18mm corticale al rene di sinistra.
Vescica bene espansa con pareti regolari.
Prostata di volume nei limiti di norma (16 CC) con qualche chiazzetta iperecogena periuretrale destra (pregressa prostatite).
Ma si aggiunge alla fine che la vescica si svuota parzialmente con residuo di 140 CC.
Il mio medico dice che si tratta solo di piccoli calcoli che ora sono scesi in vescica e irritano, dice che la vescica è normale che può non svuotarsi completamente, specie in fase di esame medico dove magari interviene un pò di agitazione da parte del paziente.
Consiglia solo di bere molta acqua e dice che non servono farmaci.
In effetti lui ha sempre attribuito a dei calcoli anche gli episodi di macro ematuria precedenti.
Devo dire, però, che i dolori che avevo al fianco e all'addome nei mesi scorsi sono come scomparsi, proprio dall'episodio doloroso di quattro giorni fa.
Sembra che tutto si sia traferito nella parte bassa dove, precedentemente, mai avevo avvertito anche un minimo fastidio.
Mi piacerebbe avere una opinione da parte di uno specialista.
Ringrazio.
Spero si riesca in qualche modo a recuperare.
In sintesi si è ripresentato una decina di giorni fa lo stesso problema, urina color coca cola per tutto il giorno per poi scomparire nei giorni successivi.
Nell'arco di tempo cha va dal primo episodio avvenuto a gennaio all'ultimo ho anche sofferto di dolori al fianco destro e addome, intermittenti, mai debilitanti.
Quattro giorni fa, invece, durante la prima minzione del mattino ho avvertito delle fitte davvero forti di tipo trafittivo (un attimo prima non sentivo nulla) in zona pelvica ma irradiati all'inguine ed al pene.
L'urina usciva con più difficoltà del solito ed era come biforcata.
Dopo la minzione il dolore è passato per poi ripresentarsi più volte durante la giornata anche se non urinavo e sempre sotto forma di forti fitte soltanto in zona pelvica, davvero invalidanti.
La sera prima avevo cenato con una buona quantità di asparagi che notoriamente hanno effetto diuretico per cui ne attribuii la causa.
Nei giorni successivi (oggi compreso) le forti fitte sono passate ma è rimasto un dolore dello stesso tipo ma meno intenso sempre nella stessa zona che si presenta sia nell'atto di sedermi (ma non perdura finchè sono seduto), sia quando premo nella zona del perineo, sia quando ho la vescica piena.
Ho contattato il mio medico di base che mi ha prescritto una ecografia all'addome completo.
La TC che mi era stata consigliata nel precedente consulto non l'ho eseguita perchè il mio medico non la ritenne opportuna alla luce di tutti gli altri esami fatti ed anche ripetuti con esito sempre negativo (visita urologica con ecografia, citologia, cistoscopia, sangue, urine).
L'esito dell'esame non evidenzia nulla di particolare in tutti gli organi visionati, viene riconfermata una formazione cistica di 18mm corticale al rene di sinistra.
Vescica bene espansa con pareti regolari.
Prostata di volume nei limiti di norma (16 CC) con qualche chiazzetta iperecogena periuretrale destra (pregressa prostatite).
Ma si aggiunge alla fine che la vescica si svuota parzialmente con residuo di 140 CC.
Il mio medico dice che si tratta solo di piccoli calcoli che ora sono scesi in vescica e irritano, dice che la vescica è normale che può non svuotarsi completamente, specie in fase di esame medico dove magari interviene un pò di agitazione da parte del paziente.
Consiglia solo di bere molta acqua e dice che non servono farmaci.
In effetti lui ha sempre attribuito a dei calcoli anche gli episodi di macro ematuria precedenti.
Devo dire, però, che i dolori che avevo al fianco e all'addome nei mesi scorsi sono come scomparsi, proprio dall'episodio doloroso di quattro giorni fa.
Sembra che tutto si sia traferito nella parte bassa dove, precedentemente, mai avevo avvertito anche un minimo fastidio.
Mi piacerebbe avere una opinione da parte di uno specialista.
Ringrazio.
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Il sospetto che vi sia attualmente un calcolo in vescica o nell’ultimo tratto dell’uretere è molto concreto. Come probabilmente le abbiamo già scritto, in questi casi l’ecografia ha dei noti limiti di sensibilità, se i disturbi sono persistenti, l’esecuzione della TAC dell’addome senza mezzo di contrasto diremmo sia indispensabile. In ogni caso, l’ecografia non rilevava quando è stata eseguita calcoli in vescica, ma solo calcificazioni nella prostata, che non sono calcoli ed hanno un’origine ed una evoluzione completamente diversa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 30/04/2023.
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