Prostatectomia radicale : stadiazione : pt3a;pn0/26;r0 psa a 30 gg 0.01 - psa oppure anche rnmp ?

Buongiorno
Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e professionalità ma purtroppo a causa di un errore il mio account e stato cancellato per cui riassumo quanto già scritto nella domanda che era già posta in un pos precedente.

Diagnosi:
A) Adenocarcinoma di tipo acinare, Gleason score 3+4=7 (2015 modificato ISUP - Gruppo grado II, con componente pattern 4 del 10%), bilaterale, multifocale (n.
noduli 3), prevalentemente della regione postero-laterale di destra, con un coinvolgimento di circa il 10% delle sezioni esaminate, con focale/ non focale estensione extracapsulare, con infiltrazione perineurale.
Margini di resezione esenti da infiltrazione neoplastica.
Vescicole seminali e dotti deferenti esenti da neoplasia
Prescrizione psa ogni tre mesi e visita tra un anno.

In tale situazione oltre al Psa trimestrale devo eseguire anche altri controlli?

Mi è stato scritto da un esimio collega di questo utilissimo forum di medicitalia che sarebbe opportuno eseguire anche RNMP oltre ai psa e quand’anche questi fossero di minimo aumento rispetto al psa 0.01 iniziale (che ho riscontrato a 30 gg.
dall’intervento) dovrebbe scattare la radioterapia perché le cellule neoplastiche che fossero eventualmente rimaste in zona prostata potrebbero riattivarmi ed andare in circolo se dovessi attendere il limite di 0.2
Il tutto giustificato come asserito dal collega di questo forum dall’aggressività che il tumore ha manifestato andando a intaccare la capsula ed i tessuti periprostatici (ricordo peraltro che l’interessamento e’ stato prevalentemente nella regione posterò-laterale di destra con interessamento del 10%)
In tale situazione quindi per poter fare una corretta e precoce prevenzione in caso di recidiva biochimica cosa mi consigliate?

Psa ed anche rnmp ed eventualmente quest’ultima ogni quanto tempo?

Il Mio urologo ripeto mi ha solo prescritto il psa ogni tre mesi e di rivederci tra un anno salvo aumenti oltre il 0.2
In tal caso di contattarlo
Scusate se mi sono ripetuto ma sono un po’ confuso
Ringrazio molto e porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Con il PSA inferiore a 0,2 è poco verosimile che la risonanza individui qualche anomala. In ogni caso, al di sopra di questo valore, le indicazioni alla radioterapia sono inequivocabili, a prescidere dall'individuazione "radiologica" di una localizzazione secondaria.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
come giustamente sottolineato, non tanto la presenza di una invasione perineurale quanto l'estensione del tumore prostatico all' esame istologico dopo prostatectomia radicale a superare la capsula prostatica ed estendersi fuori nel grasso periprostatico, e' un indice prognostico sfavorevole, rispetto ad un tumore completamente confinato all'interno della capsula prostatica. Il rischio e' quello di una ripresa di malattia a livello locale , nella loggia dove prima era presente la prostata.
Tuttavia, considerando che il tumore ha un Gleason non elevato ( non ha quindi una aggressività' istologica particolarmente elevata) e che i margini chirurgici sono negativi ( il chirurgo si e' tenuto sufficientemente largo nell'asportazione della prostata ), non viene consigliata una radioterapia esterna adiuvante, cioè' indipendentemente dai valori del PSA entro 3-4 mesi dall'intervento.
E' pero' necessario controllare in maniera più' ravvicinata l'andamento della malattia attraverso il PSA totale, anche mensilmente.
Se il valore del PSA totale raggiungere' 0.2 ng/ml e' fortemente consigliato eseguire una risonanza magnetica multiparametrica della loggia prostatica ( non prima se i valori del PSA non raggiungono 0.2) e comunque ( anche se la risonanza non individua nessun residuo di malattia) eseguire una radioterapia sulla loggia prostatica.
Aspettare di eseguire la radioterapia a valori di PSA maggiori , in particolare maggiori di 0.4 ng/ml farebbe scendere notevolmente le possibilità' di controllare la malattia.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore I Fascia in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare tumore prostata
Universita' Sapienza, Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#3]
Utente
Utente
Ill.mo Professor Sciarra

La ringrazio dei preziosi consigli di cui farò tesoro per un più serrato e mensile controllo del psa.

Mi sono accorto però mero errore, nel ricopiare la diagnosi istopatologica che mi ha rilasciato l’urologia con la lettera di Dimissioni, oltre a quanto già scritto sopra, ho omesso di riportare quanto ivi indicato ossia: che il grasso di Retzius in un frammento di cm3 a seguito di esame istopatologico è risultato esente da neoplasia, per il resto confermo la diagnosi così come già scritta nel mio post sopra.

Le chiedo quindi: Posto che nel suo parere così scriveva

non tanto la presenza di una invasione perineurale quanto l'estensione del tumore prostatico all' esame istologico dopo prostatectomia radicale a superare la capsula prostatica ed estendersi fuori nel grasso periprostatico, è un indice prognostico sfavorevole .

Le chiedo se alla luce di quanto sopra conferma l’opportunità di eseguire per cautela un controllo mensile del psa con le modalità già indicate nel suo prezioso parere.

Impegno che eseguirò senza alcun problema poiché ritengo che l’attenzione per la salute debba sempre venire prima di qualsiasi altra cosa.

In ultimo le chiedo se potesse rispondermi alla seguente domanda:

Per Scrupolo personale eseguivo ogni anno (da quattro anni) l’ecoaddome completo soprattutto da quando il mio psa si era improvvisamente balzato da 2.50 a 3,58 e nulla era stato rilevato alle diverse ecografie sovrapubica eseguite addirittura finanche un mese prima della risonanza magnetica multiparametrica che aveva accertato la presenza del pirads3/4 solo all’apice destro (anche qui altra discrepanza con l’estensione del tumore anche all’altro lobo - ma senza alcuna evidenza nella risonanza).

Ciò può essere frutto di una interpretazione delle immagini oppure il k alla Prostata non è visibile con l’ecografia prostatica sovrapubica.

Leggevo che ciò può essere possibile solo ad un attento esame dei tessuti visualizzati con l’ecografo.

La ringrazio davvero molto per la cortesia e l’attenzione dedicatami.
[#4]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
la stagnazione T3 riportata con estensione extracapsulare indica un coinvolgimento al di fuori della prostata nel grasso periprostatico senza invasione delle vescicole seminali, anche se il frammento preso a parte risulta esente da neoplasia. Confermo quindi l'opportunità' di controlli più' ravvicinati almeno nel primo anno del PSA.
Per quanto riguarda il suo quesito sui controlli ecografia eseguiti prima della diagnosi, l'ecografia sia sovrapubica che transrettale ( non più' raccomandata) non riesce a identificare la presenza di una neoplasia se non in fase avanzata. All'aumento progressivo del PSA oltre 2.0 ng/ml, in base ad una valutazione clinica che tiene conto anche di altri fattori fra cui eta' e dimensioni della prostata, si considera il sospetto di neoplasia e si richiede l'esame radiologico che al momento ha dimostrato maggiore accuratezza per la diagnosi precoce del tumore prostatico: la risonanza magnetica multiparametrica della prostata
All'ecografia non si puo' chiedere più' che un monitoraggio delle dimensioni della prostata e della iperplasia prostatica
Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore I Fascia in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare tumore prostata
Universita' Sapienza, Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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