Biopsie prostata
Cortesemente.
Nel 2022 fatto biopsie prostata Positiva ( Adenomacarcinoma gloasson 3+3 interessa 2 prelievi - 10%) Biopsia dopo un anno NEGATIVA (Porzione media sinistra e apice destro, iperplasia prostatica fibrolciomioadenomatosa con focolai di flogosi cronica.
" domande come è possibile negativa 2 biopsia.
2 Nei controlli del psa nel mese in vigilanza attiva da 5, 60 era arrivato a 6, 90.
puo essere infiammazione ad aver innalzato psa.
grazie
Nel 2022 fatto biopsie prostata Positiva ( Adenomacarcinoma gloasson 3+3 interessa 2 prelievi - 10%) Biopsia dopo un anno NEGATIVA (Porzione media sinistra e apice destro, iperplasia prostatica fibrolciomioadenomatosa con focolai di flogosi cronica.
" domande come è possibile negativa 2 biopsia.
2 Nei controlli del psa nel mese in vigilanza attiva da 5, 60 era arrivato a 6, 90.
puo essere infiammazione ad aver innalzato psa.
grazie
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Dr. Alessandro Sciarra
Urologo
632 36
Buongiorno,
se e' presente una diagnosi istologica di adenocarcinoma prostatico ad una biopsia, quella e' una diagnosi definitiva e quindi l'aumento del PSA e' da associare alla neoplasia. Il fatto che, in corso di sorveglianza attiva una seconda biopsia sia risultata negativa non e' infrequente e non vuol dire che la neoplasia e' scomparsa. E' sempre li' ma non e' stata mirata correttamente alla biopsia.
L'adenocarcinoma prostatico GS 6(3+3) da lei indicato , viene considerato un a neoplasia a lenta progressione che puo' essere gestita anche con una sorveglianza attiva , come essere invece subito sottoposta ad un trattamento attivo fra la chirurgia e la radioterapia.
In caso di sorveglianza attiva, la neoplasia deve essere monitorata attentamente con dosaggi del PSA ma soprattutto con risonanza magnetiche multiparametriche e biopsie periodiche. In caso di una progressione radiologica alla RM o istologica alla biopsia, si passa ad un trattamento attivo quale chirurgia o radioterapia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Direttore Scuola Specializzazione Urologia
Chirurgia robotica
Universita' Sapienza Roma
https://alessandrosciarra.it
https://www.urolspec-sapienza-edu.it/
se e' presente una diagnosi istologica di adenocarcinoma prostatico ad una biopsia, quella e' una diagnosi definitiva e quindi l'aumento del PSA e' da associare alla neoplasia. Il fatto che, in corso di sorveglianza attiva una seconda biopsia sia risultata negativa non e' infrequente e non vuol dire che la neoplasia e' scomparsa. E' sempre li' ma non e' stata mirata correttamente alla biopsia.
L'adenocarcinoma prostatico GS 6(3+3) da lei indicato , viene considerato un a neoplasia a lenta progressione che puo' essere gestita anche con una sorveglianza attiva , come essere invece subito sottoposta ad un trattamento attivo fra la chirurgia e la radioterapia.
In caso di sorveglianza attiva, la neoplasia deve essere monitorata attentamente con dosaggi del PSA ma soprattutto con risonanza magnetiche multiparametriche e biopsie periodiche. In caso di una progressione radiologica alla RM o istologica alla biopsia, si passa ad un trattamento attivo quale chirurgia o radioterapia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Direttore Scuola Specializzazione Urologia
Chirurgia robotica
Universita' Sapienza Roma
https://alessandrosciarra.it
https://www.urolspec-sapienza-edu.it/
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 22/04/2023.
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