Calcificazione in vescica
Salve a tutti, da circa due anni ho un dolore/fastidio simile ad una prostatite.
I Sintomi erano dolore come una scossa pulsante dall'ano alla punta del pene.
Si è alternato a periodo diminuendo per poi ricomparire senza mai sparire completamente.
Nel 2021 sono stato visitato da 3 urologi, e un proctologo, per cercare di capire cosa avevo in quel periodo i sintomi erano forti e con il tempo sono rimasti più sopportabili e con pause di quasi assenza fastidio.
E' stato rilevato da tutti un calcolo in vescica di cm 1. 6. (Confermato in una tac fatta per altri motivi, nel referto: vescica repleta contenente un calcolo ovale di circa 12 mm di diametro massimo, adagiato sulla parete postero-inferiore in sede paramediana sinistra) la prostata sempre nella norma.
Solo uno dei medici mi ha disse che avevo la prostata un po congesta prescrivendomi supposte antinfiammatorie, che in questi due anni ho ripetuto qualche volta in periodi quando dolore era forte.
Un mese fa, una mattina mi sveglio si ripresenta il solito dolore, ma acutissimo e invalidante le solite scosse/dolori erano fiù forti, con brividi. Dura circa per due ore fortissimo poi passa ma rimango indolenzito e con difficoltà ad urinare con sintomi come fosse cistite-prostatite insieme.
Fisso un appuntamento con l’urologo che avverrà 10 giorni dopo.
Due giorni dopo trovo un calcolo di 1. 2 cm che ho espulso.
Alla visita viene confermata la presenza del solito calcolo 1. 6 cm.
Ho fatto vedere la pietra all’urologo ed mi ha confermato stupito, che era un calcolo quello espulso.
Da un mese ormai è sparito completamente il solito dolore che avevo da due anni. Completamente dal giorno che ho espulso il calcolo.
Le mie domande per approfondire quello che è successo sono queste: Quattro visite, una tac, ecografie, come ha fatto a sfuggire questo calcolo espulso di queste dimensioni?
Posso pensare che per due anni è rimasto bloccato nell'uretra e nessuno se se ne accorto?
Dentro la prostata o più giu per intenderci o sono solo mie fantasie?
La calcificazione rilevata alla tac è quella che ancora risulta oggi in vescica di 1. 6?
C’è la possibilità che la calcificazione sia fissa e non un calcolo mobile quello rimasto in vescica?
Ora mi è stato detto nelle ultime due visite-da un medico che va fatta una cistoscopia al più presto per capire la natura del calcolo che sicuramente sarà calcolo ma va visto, io mi chiedo fosse stato quacosa di brutto in due anni non rimaneva certo uguale.
-da un altro medico avendo visto il calcolo espulso, intanto dice di farlo analizzare, e provare per 6 mesi a bere molto associato ad un integratore che mi ha dato e vedere se si puo frantumare espellere spontaneamente.
e poi altrimenti valutare intervento ecc
Penso mi può essere utile avere più consulti possibili in una situazione cosi dove ho gia fatto abbastanza visite specialistiche.
Grazie
I Sintomi erano dolore come una scossa pulsante dall'ano alla punta del pene.
Si è alternato a periodo diminuendo per poi ricomparire senza mai sparire completamente.
Nel 2021 sono stato visitato da 3 urologi, e un proctologo, per cercare di capire cosa avevo in quel periodo i sintomi erano forti e con il tempo sono rimasti più sopportabili e con pause di quasi assenza fastidio.
E' stato rilevato da tutti un calcolo in vescica di cm 1. 6. (Confermato in una tac fatta per altri motivi, nel referto: vescica repleta contenente un calcolo ovale di circa 12 mm di diametro massimo, adagiato sulla parete postero-inferiore in sede paramediana sinistra) la prostata sempre nella norma.
Solo uno dei medici mi ha disse che avevo la prostata un po congesta prescrivendomi supposte antinfiammatorie, che in questi due anni ho ripetuto qualche volta in periodi quando dolore era forte.
Un mese fa, una mattina mi sveglio si ripresenta il solito dolore, ma acutissimo e invalidante le solite scosse/dolori erano fiù forti, con brividi. Dura circa per due ore fortissimo poi passa ma rimango indolenzito e con difficoltà ad urinare con sintomi come fosse cistite-prostatite insieme.
Fisso un appuntamento con l’urologo che avverrà 10 giorni dopo.
Due giorni dopo trovo un calcolo di 1. 2 cm che ho espulso.
Alla visita viene confermata la presenza del solito calcolo 1. 6 cm.
Ho fatto vedere la pietra all’urologo ed mi ha confermato stupito, che era un calcolo quello espulso.
Da un mese ormai è sparito completamente il solito dolore che avevo da due anni. Completamente dal giorno che ho espulso il calcolo.
Le mie domande per approfondire quello che è successo sono queste: Quattro visite, una tac, ecografie, come ha fatto a sfuggire questo calcolo espulso di queste dimensioni?
Posso pensare che per due anni è rimasto bloccato nell'uretra e nessuno se se ne accorto?
Dentro la prostata o più giu per intenderci o sono solo mie fantasie?
La calcificazione rilevata alla tac è quella che ancora risulta oggi in vescica di 1. 6?
C’è la possibilità che la calcificazione sia fissa e non un calcolo mobile quello rimasto in vescica?
Ora mi è stato detto nelle ultime due visite-da un medico che va fatta una cistoscopia al più presto per capire la natura del calcolo che sicuramente sarà calcolo ma va visto, io mi chiedo fosse stato quacosa di brutto in due anni non rimaneva certo uguale.
-da un altro medico avendo visto il calcolo espulso, intanto dice di farlo analizzare, e provare per 6 mesi a bere molto associato ad un integratore che mi ha dato e vedere se si puo frantumare espellere spontaneamente.
e poi altrimenti valutare intervento ecc
Penso mi può essere utile avere più consulti possibili in una situazione cosi dove ho gia fatto abbastanza visite specialistiche.
Grazie
[#1]
Buongiorno,
una storia molto particolare.
Se una TC, ecografia mostra un sospetto calcolo vescicale di oltre 1 centimetro, non ci sono molti dubbi nell'indicazione diagnostica. Bisogna eseguire una cistoscopia e verificare la diagnosi radiologica. Se verificata, il calcolo va asportato, frantumato meccanicamente o con laser sempre per via endoscopica, per evitare che lo stesso porti infezioni o possa incunearsi nell'uretra come successo per altro calcolo che e' riuscito eroicamente ad espellere da solo.Il consiglio e' quindi di eseguire quanto prima una cistoscopia e procedere a rimozione se calcolo vescicale.
Calcificazioni della parete vescicale non sono generalmente presenti se non come esiti di interventi pregressi.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Direttore Scuola Specializzazione Urologia
Chirurgia robotica
Universita' Sapienza Roma
https://alessandrosciarra.it
https://www.urolspec-sapienza-edu.it/
una storia molto particolare.
Se una TC, ecografia mostra un sospetto calcolo vescicale di oltre 1 centimetro, non ci sono molti dubbi nell'indicazione diagnostica. Bisogna eseguire una cistoscopia e verificare la diagnosi radiologica. Se verificata, il calcolo va asportato, frantumato meccanicamente o con laser sempre per via endoscopica, per evitare che lo stesso porti infezioni o possa incunearsi nell'uretra come successo per altro calcolo che e' riuscito eroicamente ad espellere da solo.Il consiglio e' quindi di eseguire quanto prima una cistoscopia e procedere a rimozione se calcolo vescicale.
Calcificazioni della parete vescicale non sono generalmente presenti se non come esiti di interventi pregressi.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Direttore Scuola Specializzazione Urologia
Chirurgia robotica
Universita' Sapienza Roma
https://alessandrosciarra.it
https://www.urolspec-sapienza-edu.it/
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Grazie Dott Sciarra, si è una storia particolare anche perché se non avessi trovato il calcolo espulso, non l'avrei mai saputo, come può immaginare sono molto contento ma a metà.
Ero convintissimo che all'ecografia non trovassero più niente ma invece il quadro attuale è questo che le ho raccontato e va risolto. Purtroppo la cistoscopia è un discorso che già si era messo da parte due anni fa in quanto ero in cura per un serio disordine autoimmune ed era impossibile farla.
Oggi sto bene ma sono ancora provato per tutto quello che ho affrontato, e a questo si aggiunge un rifiuto totale per la cistoscopia esame che trovo molto brutto, è più forte di me, ho già cercato di capire qualcosa e sicuramente non accetterei di farla con il cistoscopio rigido. Ma sarà difficilissimo per me decidermi. Sono abituato a situazioni molto peggiori ma è davvero antipatico questo esame. Non ho mai sofferto di cistite in vita mia nemmeno con le difese immunitarie sottozero causate da farmaci. Quindi non mi preoccupa molto i rischio di l'infezione ma più un eventuale incunearsi del calcolo come mi ha spiegato. Forse essendo tondo quello che ho attualmente in vescica questa possibilità è bassa a meno che non si rompa, infatti quello che ho espulso era si grande lungo 1,2 cm ma con un forma favorevole ( come un missile ).
Se può essere analizzato quest'ultimo mio dubbio, riguardo il referto tac total body con contrasto, che le ho scritto nella domanda precedente, prima che mi arrivasse quel referto mi è stato detto vocalmente da un dei medico che analizzava le prime immagini in radiologia esattamente cosi: vedo un immagine calcifica a livello dello scavo pelvico probabilmente è a cavallo tra prostata e vescica, avendo inclinato il piano sembrerebbe un grosso calcoletto al livello del pavimento vescicale in prossimità dell'impronta della superficie prostatica, può essere anche espressione di dolori pelvici diffusi specialmente a sinistra si trova.
La mia domanda è si riferisce a quello incuneato nell'uretra secondo lei? Nell'ultima visita mi è stato detto si riferisce a quello che ho attualmente in vescica. In entrambi i casi non c'è traccia dell'altro calcolo?
Grazie
Ero convintissimo che all'ecografia non trovassero più niente ma invece il quadro attuale è questo che le ho raccontato e va risolto. Purtroppo la cistoscopia è un discorso che già si era messo da parte due anni fa in quanto ero in cura per un serio disordine autoimmune ed era impossibile farla.
Oggi sto bene ma sono ancora provato per tutto quello che ho affrontato, e a questo si aggiunge un rifiuto totale per la cistoscopia esame che trovo molto brutto, è più forte di me, ho già cercato di capire qualcosa e sicuramente non accetterei di farla con il cistoscopio rigido. Ma sarà difficilissimo per me decidermi. Sono abituato a situazioni molto peggiori ma è davvero antipatico questo esame. Non ho mai sofferto di cistite in vita mia nemmeno con le difese immunitarie sottozero causate da farmaci. Quindi non mi preoccupa molto i rischio di l'infezione ma più un eventuale incunearsi del calcolo come mi ha spiegato. Forse essendo tondo quello che ho attualmente in vescica questa possibilità è bassa a meno che non si rompa, infatti quello che ho espulso era si grande lungo 1,2 cm ma con un forma favorevole ( come un missile ).
Se può essere analizzato quest'ultimo mio dubbio, riguardo il referto tac total body con contrasto, che le ho scritto nella domanda precedente, prima che mi arrivasse quel referto mi è stato detto vocalmente da un dei medico che analizzava le prime immagini in radiologia esattamente cosi: vedo un immagine calcifica a livello dello scavo pelvico probabilmente è a cavallo tra prostata e vescica, avendo inclinato il piano sembrerebbe un grosso calcoletto al livello del pavimento vescicale in prossimità dell'impronta della superficie prostatica, può essere anche espressione di dolori pelvici diffusi specialmente a sinistra si trova.
La mia domanda è si riferisce a quello incuneato nell'uretra secondo lei? Nell'ultima visita mi è stato detto si riferisce a quello che ho attualmente in vescica. In entrambi i casi non c'è traccia dell'altro calcolo?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.5k visite dal 22/04/2023.
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Approfondimento su Prostatite
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