Calcolo uretere 8mm
Salve dottore, ho un calcolo in uretere sinistro da 2 mesetti, attualmente sono in lista d’attesa e mi chiameranno per fare la pre ospedalizzazione a breve, deduco però che i tempi saranno lunghi, penso che se ne parlerà a metà Maggio.
Il mio calcolo si trovava a febbraio nella parte media dell’uretere.
Detto questo, espongo il mio quesito, non ho coliche, le ho avute all’inizio del percorso per una settimana dove ho preso omnic per 7 giorni.
Adesso sono 2 mesi che non prendo niente, bevo normalmente e bevo acqua e limone ogni tanto, la pipì è sempre normale di abbondanza e di colore è gialla o trasparente solo alcune volte la vedo un po’ schiumosa ma va e viene.
Sabato sono stato in pronto soccorso per controllarmi, sentendo comunque fastidì quando stavo sdraiato, volevo assicurarmi che fosse tutto ok.
Ripeto dopo 2 mesi la tac
Il calcolo di 8mm adesso risulta nel terzo medio tratto distale quasi in vescica come è scritto sul referto e come mi ha confermato il dottore che mi ha visitato
Risulta una lieve dilatazione dell’uretere a monte, mi ha consolato perché pensavo di avere un idronefrosi peggiore, ripeto che oltre il fastidio ogni tanto se mi appoggio sul fianco sx non ho altri sintomi se non giorno si e giorno no sintomi di infezione urinaria, quindi bruciore, fastidio in fossa iliaca sx, ecc.
ma va e viene.
Creatinina a febbraio era alta adesso è a 75.
Urea è a 22
Il mio quesito è: dovendo ora aspettare un mesetto per operarmi, non sarebbe opportuno provare ad assumere omnic proprio ora che è nel tratto distale e quindi potrebbe avere efficacia mentre attendo?
Anche per evitare un blocco al meato?
Il dottore mi ha detto che vuole operare e basta, ma penso sia proprio il suo modus operandi, non l’ho visto mai convinto della terapia espulsiva, e quindi sto cercando un altro parere in questa sede.
È vero, 8mm sono difficili da espellere, questo lo so, ma la mancanza di complicanze e di sintomi, sto davvero bene, mi fa venire il dubbio di non averci provato fino in fondo, magari adoperando tamsulosina proprio ora che il calcolo sta quasi alla fine.
Le sarei grato per qualche delucidazione sull mia idea, e ovviamente se sto dicendo cavolate e potrebbe solo peggiorarmi me lo dica tranquillamente.
La ringrazio in anticipo
Il mio calcolo si trovava a febbraio nella parte media dell’uretere.
Detto questo, espongo il mio quesito, non ho coliche, le ho avute all’inizio del percorso per una settimana dove ho preso omnic per 7 giorni.
Adesso sono 2 mesi che non prendo niente, bevo normalmente e bevo acqua e limone ogni tanto, la pipì è sempre normale di abbondanza e di colore è gialla o trasparente solo alcune volte la vedo un po’ schiumosa ma va e viene.
Sabato sono stato in pronto soccorso per controllarmi, sentendo comunque fastidì quando stavo sdraiato, volevo assicurarmi che fosse tutto ok.
Ripeto dopo 2 mesi la tac
Il calcolo di 8mm adesso risulta nel terzo medio tratto distale quasi in vescica come è scritto sul referto e come mi ha confermato il dottore che mi ha visitato
Risulta una lieve dilatazione dell’uretere a monte, mi ha consolato perché pensavo di avere un idronefrosi peggiore, ripeto che oltre il fastidio ogni tanto se mi appoggio sul fianco sx non ho altri sintomi se non giorno si e giorno no sintomi di infezione urinaria, quindi bruciore, fastidio in fossa iliaca sx, ecc.
ma va e viene.
Creatinina a febbraio era alta adesso è a 75.
Urea è a 22
Il mio quesito è: dovendo ora aspettare un mesetto per operarmi, non sarebbe opportuno provare ad assumere omnic proprio ora che è nel tratto distale e quindi potrebbe avere efficacia mentre attendo?
Anche per evitare un blocco al meato?
Il dottore mi ha detto che vuole operare e basta, ma penso sia proprio il suo modus operandi, non l’ho visto mai convinto della terapia espulsiva, e quindi sto cercando un altro parere in questa sede.
È vero, 8mm sono difficili da espellere, questo lo so, ma la mancanza di complicanze e di sintomi, sto davvero bene, mi fa venire il dubbio di non averci provato fino in fondo, magari adoperando tamsulosina proprio ora che il calcolo sta quasi alla fine.
Le sarei grato per qualche delucidazione sull mia idea, e ovviamente se sto dicendo cavolate e potrebbe solo peggiorarmi me lo dica tranquillamente.
La ringrazio in anticipo
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I suoi attuali disturbi non sono certamente legati ad una infezione, ma si tratta dei comuni sintomi irritativi legati alla presenza del calcolo nell'ultimo tratto dell'uretere, che vengono colloquialmente definiti "sintomatologia espulsiva". Lo sbocco in vescica (meàto) è generalmente il tratto meno compiacente di tutto l'uretere, infatti una discreta parte dei calcoli da rimuovere si trovano a questo livello. Anche se non vi sono sintomi particolari o segni di complicazione imminente, a questo punto solo la fortuna può favorire una espulsione spontanea, pertanto lo specialista (che sulla sola fortuna non si può basare) fa bene a programmare l'intervento. Comunque, tutti gli urologi che si occupano di calcoli hanno memoria di situazioni risoltesi spontaneamente anche a poche ore dall'intervento. In conclusione, riprendere la terapia espulsiva male non può fare, ma certamente non ci si deve fare molto conto e, soprattutto, questo non deve indurre ulteriori attese per la risoluzione definitiva del caso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 17/04/2023.
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