Incontinenza importante anni dopo prostatectomia radicale - possibili soluzioni

Gentili medici scrivo per conto di mio padre.
Di seguito una anamnesi riassuntiva.
Intervento di prostatectomia radicale il 14/03/2007 per adenok, radioterapia adiuvante dal 24/05/2007 al 18/07/2007 (residua incontinenza lieve).
Nel 2020, in seguito ad infezioni urinarie recidivanti eseguita prima uretrocistoscopia seguita da intervento di uretrotomia per stenosi anastomosi uretrovescicale (residua incontinenza maggiore).
Nel novembre 2022 infezioni urinarie recidivanti e disuria: eseguita seconda uretrocistoscopia seguita da intervento, il 24/01/2023, di uretrotomia endoscopica, TUR del collo vescicale e litolapassi.
Il 17/02/2023 e il 23/02/2023 ritenzione urinaria e posizionato catetere vescicale: il 10/03/2023 rimosso catetere.
Non disuria, ma incontinenza importante.
PSA 0, 006.
A distanza di mesi dall’ultimo intervento è rimasta ad oggi una grave incontinenza che per ora è stata arginata con pannoloni e una sorta di preservativo dotato di una sacca per raccogliere l’urina.
Sarei grato a tutti coloro i quali sapessero indicarmi i passi da intraprendere in maniera graduale per risolvere possibimente in maniera definitiva il problema.
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Evidentemente suo padre ha approfittato per moti anni di una sorta di pseudo-continenza sorretta da un restringimento (stènosi) non serrato del collo vescicale, complicazione possibile, ma non frequente di tutti gli interventi su questo tratto anatomico, paer patologia benigna o tumorale. Purtroppo questa sorta di equilibrio ad un certo punto si è rotto per motivi difficili da interpretare (es. possibile dismicrobismo intestinale con più facile insorgenza di infezioni delle vie urinarie?). Come talora accade, quando si vanno a trattare endoscopicamente queste situazioni, si scatena una cicatrizazione esuberante con rapida recidiva, fibrosi e sclerosi dei tessuti. E' una evoluzione certamente benigna, ma purtroppo molto invalidante dal punto di vista funzionale. Per risolvere l'incontinenza oggi vi saebbero molte possibilità, con interventi tutto sommato semplici, poco invasivi e risultati soddisfacenti, ma l'instabilità della situazione del collo vescicale rende molto arduo porre delle indicazioni. Noi riteniamo che per il momento non sia opportuno intervenire in alcun modo, ma attendere l'evoluzione della situazione del collo vescicale nei prossimi 12-18 mesi. Se si rilevasse una confortante e soddisfacente stabilizzazione, si potrebbe cercare di risolvere l'incontinenza. In caso contrario, pertanto con ulteriore recidiva del restringimento, la situazione tornerebbe di competenza chirurgica, con necessità di ricostruzione completa del tratto di congiunzione tra uretra e vescica, Si tratta di un intervento molto delicato, di competenza specifica dei pochi Colleghi con ampia e provata esperienza nella chirurgia avanzata dell'uretra. Questo intervento probabilmente risolverebbe l'incontinenza solo parzialmente, ma porrebbe delle affidabili basi per un trattamento successivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno e grazie mille per la risposta così dettagliata ed esaustiva.
Da quello che posso capire io dalla Sua risposta, lei intravede quindi possibilità di una regressione spontanea della grave incontinenza? Inoltre, a mio padre è stato consigliato un esame urodinamico invasivo. Nel contesto che Le ho sopra descritto pensa che potrebbe essere utile?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
L'indagine urodinamica è ovviamente indispensabile e ci stupiamo che non sia ancora stata eseguita. Sperare in un miglioramento spontaneo del'incontinenza ci pare purtroppo vano. Nella migliore dele ipotesi si può sperare che non vi sia una ulteriore recidiva della sclerosi del collo vescicale e che quindi si possa correggere l'incontinenza con uno dei vari interventi mini-invasivi a disposizione (es. benderelle, palloncini, ecc.).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Di nuovo grazie infinite, risulta adesso tutto molto più chiaro. Se mi è consentito, vorrei chiedere ancora due ultime cose.
Cosa intende dire esattamente, che un eventuale intervento di ricostruzione del tratto uretra-vescica è molto delicato, che è pericoloso per il paziente o di difficile riuscita?
Infine, esiste una sorta di profilassi comportamentale/alimentare da adottare in modo da sfavorire la comparsa della recidiva della sclerosi del collo vescicale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
L'intervento di ricostruzione chirurgica del collo vescicale non è affatto pericolso, ma tecnicamente piuttosto delicato e pertanto deve essere effettuato da un Collega che abbia una vasta e comprovata esperienza sttoriale nella chirurgia dell'uretra. Realisticamente, si tratta di pochi super-specialisti. Non vi sono consigli particolari da dare dal punto di vista alimentare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ho capito. Di nuovo un grazie di cuore per la sua gentilezza e disponibilita.
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