Neoplasia vescicale

Salve, mio padre di età 70 anni (diabetico e iperteso) ha eseguito a inizio marzo un intervento TURBT alla vescica per asportare neoplasia di circa 6 cm.
Il materiale inviato per l'esame istologico è: A) numerosi frammenti grigiastri.
Esito istologico: Multipli frammenti riferibili a carcinoma uroteliale papillare di alto grado della vescica, anche con aspetti di differenziazione squamosa infiltrante il connettivo suburoteliale; rari frammenti di tonaca muscolare esenti da neoplasia.
pT1 HG sec.
ajcc 2017.
N) 4 macro frammenti.
Esito istologico: Il materiale esaminato si riferisce a carcinoma papillare uroteliale invasivo di basso grado, infiltrante il tessuto connettivo sottouroteliale e con aree di differenziazione squamosa.
Rari lembi di tessuto muscolare esenti da infiltrazione neoplastica.
pT1 LG sec.
ajcc 2017.
A seguito dell'esame istologico, l'urologo ha optato per una nuova TAC (l'ultima eseguita a gennaio, prima dell'intervento) e una nuova TUR di ristadiazione.
Dall'esame istologico pertanto, non si esclude l'infiltrazione della parete vescicale?
Qual è la finalità della nuova TUR?
In altre parole, qual è il livello di gravità della situazione e il livello di allerta?
Grazie in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Per una neoplasia inizialmente infiltrante lo strato sottostante la mucosa (T1) è altamente consigliabile effettuare una ri-stadiazione, dopo 2-3 mesi, prelevando tessuto a livello della cicatrice della precedente resezione. In questo caso, questa procedura è tanto più consigliabile viste le cospicue dimensioni della neoformazione asportata (6 cm).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it