Emissione di pus dall’uretra da due mesi
Buonasera, mi rivolgo a voi perché soffro di questo problema da due mesi e non ho ancora trovato un rimedio.
A febbraio inizio a notare secrezioni biancastre dall’uretra, un paio di volte accompagnate da presenza di sangue, e sotto consiglio del farmacista applico gyno-canesten.
Non risolvendo, mi reco dal medico di famiglia che mi prescrive per 5 giorni un antibiotico.
Dopo tale terapia noto una diminuzione del pus, ma dopo qualche giorno aumenta e inizio ad avere un dolore acuto e molto forte all’uretra e alla prostata ogni volta che urinavo.
Vado quindi da un urologo che sospetta prostatite ed esegue raccolta liquido prostatico con massaggio.
In attesa dell’esito mi prescrive Topster supposte per 15 gg per il dolore alla minzione.
Il dolore sparisce ma il pus persiste.
L’esito della raccolta è negativo ai batteri, non è stato quindi eseguito antibiogramma, ma mi prescrive Ciperus 750 antibiotico per 8 giorni.
Finisco la cura ma il pus continua a essere presente.
Sono passati due mesi dall’inizio del problema, sono preoccupato perché non so di cosa si tratta e temo ci possano essere complicazioni tipo sterilità o che possa trattarsi di tumori.
Dal quadro sopra descritto, a cosa si potrebbe pensare.
Vi ringrazio anticipatamente.
A febbraio inizio a notare secrezioni biancastre dall’uretra, un paio di volte accompagnate da presenza di sangue, e sotto consiglio del farmacista applico gyno-canesten.
Non risolvendo, mi reco dal medico di famiglia che mi prescrive per 5 giorni un antibiotico.
Dopo tale terapia noto una diminuzione del pus, ma dopo qualche giorno aumenta e inizio ad avere un dolore acuto e molto forte all’uretra e alla prostata ogni volta che urinavo.
Vado quindi da un urologo che sospetta prostatite ed esegue raccolta liquido prostatico con massaggio.
In attesa dell’esito mi prescrive Topster supposte per 15 gg per il dolore alla minzione.
Il dolore sparisce ma il pus persiste.
L’esito della raccolta è negativo ai batteri, non è stato quindi eseguito antibiogramma, ma mi prescrive Ciperus 750 antibiotico per 8 giorni.
Finisco la cura ma il pus continua a essere presente.
Sono passati due mesi dall’inizio del problema, sono preoccupato perché non so di cosa si tratta e temo ci possano essere complicazioni tipo sterilità o che possa trattarsi di tumori.
Dal quadro sopra descritto, a cosa si potrebbe pensare.
Vi ringrazio anticipatamente.
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Rivolgersi al farmacista per diagnosi e cure nella maggior parte dei casi non porta a nulla di buono. fa solo perdere tempo e talora denaro.
Il fatto che alla coltura non siano stati riscontrati batteri, ci fa pensare che quanto lei osserva non sia "pus", bensì secrezione della prostata (che è una ghiandola), magari aumentata ed addensata per presenza di infiammazione, non necessariamente legata ad infezione. Questo fenomeno, detto "prostatorrèa", è abbastanza comune in queste forme di prostatite a lungo decorso, purtroppo non esistono terapie specifiche sicuramente efficaci. L'importante è andare per passi successivi, sempre guidati da uno specialista, preferibilmente senza cambiarlo continuamente. Come sempre scriviamo in questa sede, più che farmaci e costosi integratori alimentari, in queste situazioni sono efficaci i provvedimenti diretti allo stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità, nelle sue espressioni più comuni. alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Il fatto che alla coltura non siano stati riscontrati batteri, ci fa pensare che quanto lei osserva non sia "pus", bensì secrezione della prostata (che è una ghiandola), magari aumentata ed addensata per presenza di infiammazione, non necessariamente legata ad infezione. Questo fenomeno, detto "prostatorrèa", è abbastanza comune in queste forme di prostatite a lungo decorso, purtroppo non esistono terapie specifiche sicuramente efficaci. L'importante è andare per passi successivi, sempre guidati da uno specialista, preferibilmente senza cambiarlo continuamente. Come sempre scriviamo in questa sede, più che farmaci e costosi integratori alimentari, in queste situazioni sono efficaci i provvedimenti diretti allo stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità, nelle sue espressioni più comuni. alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 02/04/2023.
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