Prostatite e minzione frequente
Buonasera Dottori,
Mi è stata diagnosticata una prostatite da circa due settimane.
La diagnosi è arrivata dopo circa tre settimane dalla comparsa di sintomi (principalmente urgenza minzionale e dolore a basso ventre e perineo), questo perché non avendone mai sofferto prima, ahimè ho impiegato del tempo prima di recarmi da un urologo, il quale ha effettuato la diagnosi dopo aver visionato esami del sangue (PSA ok), effettuato esplorazione ed ecografia all’addome.
A valle di questa visita mi è stato richiesto approfondimento con urinocoltura e spermiocoltura con antibiogramma e nel frattempo prescritta cura antinfiammatoria con seractil 5gg, Topster 10gg, Serpens 30gg.
A distanza di circa una settimana ho ricevuto l’esito di urinocoltura (negativo) e spermiocoltura con presenza di citrobacter Koseri con Carica Batterica: >1000000 UFC/ml.
A questo punto l’urologo, accertata la causa batterica, mi ha prescritto Ciproxin 500mg per 21gg.
Arrivo quindi alla mia domanda.
Sto seguendo la cura antibiotica e sono al giorno 11, tuttavia continuo ad avere questo sintomo di necessità minzionale persistente, sintomo che si era molto alleviato con la cura antinfiammatoria ma che si è ripresentato poco dopo averla terminata, l’ho comunicato all’urologo che mi ha prescritto ulteriori 10 giorni di Topster (sono al quinto giorno) ma non ci sono miglioramenti sensibili.
Mi chiedevo se fosse normale che comunque dopo 11 giorni di antibiotico e aver ripreso l’antinfiammatorio ancora non percepisca un sensibile miglioramento.
Vi chiedo quindi se c’è qualcos’altro che posso fare per migliorare i sintomi oppure se sono normali questi tempi ed è solo una questione di pazienza di attendere che l’antibiotico abbia la sua efficacia.
Grazie anticipatamente per la vostra risposta.
Saluti.
Mi è stata diagnosticata una prostatite da circa due settimane.
La diagnosi è arrivata dopo circa tre settimane dalla comparsa di sintomi (principalmente urgenza minzionale e dolore a basso ventre e perineo), questo perché non avendone mai sofferto prima, ahimè ho impiegato del tempo prima di recarmi da un urologo, il quale ha effettuato la diagnosi dopo aver visionato esami del sangue (PSA ok), effettuato esplorazione ed ecografia all’addome.
A valle di questa visita mi è stato richiesto approfondimento con urinocoltura e spermiocoltura con antibiogramma e nel frattempo prescritta cura antinfiammatoria con seractil 5gg, Topster 10gg, Serpens 30gg.
A distanza di circa una settimana ho ricevuto l’esito di urinocoltura (negativo) e spermiocoltura con presenza di citrobacter Koseri con Carica Batterica: >1000000 UFC/ml.
A questo punto l’urologo, accertata la causa batterica, mi ha prescritto Ciproxin 500mg per 21gg.
Arrivo quindi alla mia domanda.
Sto seguendo la cura antibiotica e sono al giorno 11, tuttavia continuo ad avere questo sintomo di necessità minzionale persistente, sintomo che si era molto alleviato con la cura antinfiammatoria ma che si è ripresentato poco dopo averla terminata, l’ho comunicato all’urologo che mi ha prescritto ulteriori 10 giorni di Topster (sono al quinto giorno) ma non ci sono miglioramenti sensibili.
Mi chiedevo se fosse normale che comunque dopo 11 giorni di antibiotico e aver ripreso l’antinfiammatorio ancora non percepisca un sensibile miglioramento.
Vi chiedo quindi se c’è qualcos’altro che posso fare per migliorare i sintomi oppure se sono normali questi tempi ed è solo una questione di pazienza di attendere che l’antibiotico abbia la sua efficacia.
Grazie anticipatamente per la vostra risposta.
Saluti.
[#1]
Dal nostro punto di vista la sua spermiocoltura è falsamente positiva, poiché i batteri rilevati non sono comunemente coinvolti nelle infezioni urogenitali, ma sono presenti sulla pelle dell’area genitale e l’ultimo tratto dell’uretra. Questi batteri dunque contaminano il liquido biologico per contatto al passaggio durante la raccolta. Questo equivoco giustifica lo scarso o nullo beneficio dalla somministrazione di antibiotici. La vera prostatite acuta batterica, oggigiorno non molto frequente, si manifesta con febbre elevata e risponde in genere rapidamente alla terapia antibiotica, anche empirica a largo spettro. La quasi totalità delle prostatiti non ha una causa batterica, ma è perlopiù dovuta a congestione della ghiandola, con eventuale infiammazione sovrapposta, per la quale non esistono oggi terapie specifiche di sicura efficacia. Ogni urologo si basa sulle sue abitudini ed esperienza, utilizzando combinazioni di anti infiammatori ed integratori alimentari dalla composizione più varia e fantasiosa. In questa sede noi sempre ricordiamo che in queste situazioni, più che farmaci e costosi integratori, possono essere più efficaci i provvedimenti diretti allo stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità, nelle sue più comuni espressioni: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille dottore per la sua risposta.
Ad integrazione di quanto scritto sopra e a questo punto coerentemente con la sua spiegazione, tutto è iniziato con la comparsa di arrossamento prima e di puntini rossi poi su glande e prepuzio. In questo momento sono in cura da un urologo che ha incentrato la terapia su integratori e stile di vita, però il rossore e i puntini sono di nuovo comparsi qualche giorno fa sempre su glande e prepuzio. Può essere questo dovuto alla presenza del batterio riscontrato?ed eventualmente è possibile applicare qualche farmaco topico per debellarl?
Grazie mille ancora per la risposta.
Un saluto.
Ad integrazione di quanto scritto sopra e a questo punto coerentemente con la sua spiegazione, tutto è iniziato con la comparsa di arrossamento prima e di puntini rossi poi su glande e prepuzio. In questo momento sono in cura da un urologo che ha incentrato la terapia su integratori e stile di vita, però il rossore e i puntini sono di nuovo comparsi qualche giorno fa sempre su glande e prepuzio. Può essere questo dovuto alla presenza del batterio riscontrato?ed eventualmente è possibile applicare qualche farmaco topico per debellarl?
Grazie mille ancora per la risposta.
Un saluto.
[#3]
Diremmo di non pasticciare ulterormente con gli antibiotici. Segua le indicazioni del Collega che la sta seguendo direttamente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 02/04/2023.
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