22 anni prostatite

Buonasera dottori,
richiedo un consulto in merito ad una problematica che mi porto dietro da tre mesi.
Tutto è iniziato con un'influenza a cui è seguito bruciore alla minzione e pesantezza anale, il medico mi ha consigliato ciprofloxacina per 6 giorni, assunta senza grossi effetti.
Dopodichè, ho avuto leggeri fastidi di bruciori alla minzione e perianali (con prurito anale) per diverse settimane, finchè la scorsa settimana ho consultato un urologo il quale mi ha diagnosticato la prostatite e come cura mi ha prescritto:
-Bactrim 2 volte al giorno per 10 giorni
-Riflog supposte per 10 giorni
-Xinprox 2 volte al giorno per 20 giorni
-Yovis 1 bustina al giorno per 20 giorni

Sto seguendo alla lettera la cura e sono esattamente al quinto giorno di antibiotico.
Il punto è che i primi due giorni ho avuto un forte miglioramento, mentre il terzo e quarto giorno il miglioramento è totalmente svanito, sono ripiombato nei soliti bruciori diffusi al pene, nel pube sinistro e all'atto della minzione e una sensazione di pesantezza/congestione nell'ano, tutti sintomi che peraltro tendono a intensificarsi nel corso della giornata e subito dopo la defecazione.

Devo preoccuparmi di questo andamento?
Per certi versi mi pare quasi peggiorato il quadro complessivo, o comunque stazionario, ma non di certo migliorato.
Ero molto fiducioso di avere avuto un miglioramento veloce, ma purtroppo non è stato così.

Se quando ho finito l'antibiotico, presento ancora questi disturbi, devo farlo subito presente all'urologo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
L'insorgenza di disturbi prostatici in seguito all'influenza, anche al Covid, è abbastanza frequente, per cause difficili da chiarire. Che si tratti di una infiammazione sostenuta da batteri è solo una supposizione, non avendo dei riscontri colturali positivi. Anche se in genere vengono prescritti degli antibiotici, nella nostra esperienza questi riultano raramente risolutivi. La sua situazione rispecchia tutto sommato questo andamento, ciò ci fa pensare che non vi sia una causa infettiva evidente, ma il disturbo sia causato principalmente da congestione con sovrapposta infiammazione della ghiandola. D'altronde è così che si sviluppa la maggior parte delle prostatiti, la vera prostatite batterica si manifesta in genere con febbre anche elevata e dolore pelvico variamente irradiato, solo secondariamente con disturbi urinari.
Noi riteniamo che in questi quadri anche l'efficacia degli integratori sia modesta, d'altronde questi sono perlopiù mirati all'ingrossamento benigno dell'età matura, che è una situazione completamente diversa. Più efficace parrebbe essere la somministrazione di veri anti infiammatori, eventualmente a brevi cicli ripetuti, associati ad un po' di ... santa pazienza ... ed il rispetto di uno stile di vita più regolare possibile, nei suoi principali aspetti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta, dottore.
In effetti, fortunatamente, non ho mai avuto sintomi pesanti da questo punto di vista come febbre e dolori, e sono rimasti pressochè costanti in tutti questi mesi da quando sono cominciati. Ho da poco terminato la cura antibiotica ed effettivamente non ho avuto un gran miglioramento, forse si sono un po' attenuati i disturbi in generale ma non di certo risolti.
L'urologo mi ha detto di ripetere la visita tra circa due mesi, dopo aver fatto una spermiocoltura e un'ecografia addome completo. Le vorrei chiedere dopo quanti giorni dalla fine dell'antibiotico posso procedere con l'esame colturale e soprattutto se è davvero necessario dover aspettare tutto questo tempo per una nuova visita, dal momento che il problema pare esserci ancora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
L'attesa per il nuovo controllo è assolutaente indicativa, in genere "si dà tempo al tempo" perché le cose migliorino spontaneamente, cosa che tutto sommato è piuttosto frequente. D'ogni modo lei si faccia vedere con gli esiti degli esami richiesti. La spermicoltura non è un esame molto specifico, il suo risultato va sempre interpretato attentamente e correlato alla situazione specifica, altrimenti si rischia di assumere inutilmente altri antibiotici.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera, in attesa dei nuovi esami che farò a breve, Le vorrei chiedere se la sintomatologia che presento in modo molto altalenante col passare delle ore può essere sempre ricondotta all'infiammazione prostatica. In poche parole, noto che i bruciori interni alla minzione e a livello anale peggiorano al momento della defecazione e tendono a durare per diverse ore, spesso associati a prurito anale. Inoltre, tale bruciore talvolta si presenta nella zona inguinale e addominale inferiore sinistra (per intenderci, a livello della zona sovrapubica spostandosi verso sinistra) e anche a livello della coscia, sempre sinistra. Non presento mai dolore per fortuna, ma una sorta di bruciore interno abbastanza intenso e fastidioso.
Le vorrei chiedere se la prostata infiammata può dare sintomi del genere anche a livello delle cosce oppure se potrebbe essere una problematica che, ad esempio, ha a che vedere con l'intestino. Ho anche notato che ultimamente ho molta più aria nella pancia rispetto al normale e le feci si sono tendenzialmente ridotte rispetto a qualche mese fa.
Porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
La situazione intestinale dovrebbe essere eventualmente valutata da un proctologo. Le relazioni tra retto/ano e prostata sono molto strette, a volte non si riesce a percepire bene quale dei due influenzi l'altro. D'ogni modo, è addirittura proverbiale la varietà di manifestazioni della prostatite. C'è chi lamenta feddo ai piedi ... freddo alle mani ... mal di testa ...

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
Buongiorno, dopo quasi un mese dall'apertura di questo consulto purtroppo i sintomi continuano ad essere pressoché stazionari, e i più rilevanti rimangono sempre il pizzicore sulla punta del pene quando fuoriesce l'urina e la solita sensazione di gonfiore e bruciore nella zona perianale e anale, il tutto tende ad accentuarsi per diverse ore dopo la defecazione (anche con feci morbide) e l'eiaculazione. Per fortuna non ho notato finora riduzioni nel getto urinario o difficoltà particolari ad urinare, ma a fasi alterne noto un odore leggermente più forte delle urine (non so se è una mia fissazione in realtà).
In ogni caso, ho ricevuto oggi stesso l'esito della spermicoltura che recita:
"L'esame ha avuto esito negativo"
MICETI negativo
Questo esito mi lascia ancora più dubbi di prima, poiché l'esame richiesto era "spermicoltura + cb + atb" e pensavo ci avrei trovato qualche informazione in più, inoltre non capisco perché ci sia solo la dicitura dei miceti e non dei batteri, in ogni caso so che non è un esame molto specifico.
Le mie domande sono: potrebbe essere un falso negativo? Se allora non vi è infezione, da cosa potrebbe essere causata? Io penso anche di avere delle emorroidi poichè qualche anno fa ho avuto un episodio di sanguinamento e da quando ho sta maledetta prostatite il prurito anale che mi danno si è accentuato. Potrebbero essere le sole emorroidi a causarmi l'infiammazione prostatica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
E' abbastanza frequente che le spermiocolture siano falsamente positive per contaminazone da batteri opportunisti che colonizzano la pelle e le mucose dell'area genitale. Se l'esame è negativo, non andremmo a cerrcare molto più in là, la maggioranza delle prostatiti non ha una causa infettiva. Per il reso, le abbiamo già scritto: "La situazione intestinale dovrebbe essere eventualmente valutata da un proctologo. Le relazioni tra retto/ano e prostata sono molto strette, a volte non si riesce a percepire bene quale dei due influenzi l'altro."

Paolo Piana
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[#8]
Utente
Utente
Gentile dottore,
come da Lei consigliato mi sono recato da un proctologo e mi è stata diagnosticata una congestione emorroidaria interna di I grado che, a quanto pare, sembrerebbe essa all'origine dei principali disturbi. Sto facendo terapia locale e sembra che stia andando un po' meglio a livello anale, tuttavia continua a permanere il solito fastidio sotto forma di pizzicore/leggero bruciore al primo getto di urina. Noto che questo problema talvolta sparisce per qualche ora per poi ripresentarsi il giorno seguente subito dopo la defecazione (anche morbida), inoltre diventa leggermente più forte quando bevo acqua più abbondante e mi devo dunque recare in bagno più frequentemente a svuotare la vescica.
Può sempre essere espressione dell'infiammazione prostatica, a sua volta probabilmente causata dalla congestione emorroidaria?
Mi tocca risentire ancora una volta l'urologo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Può sempre essere espressione dell'infiammazione prostatica, a sua volta probabilmente causata dalla congestione emorroidaria?

Certamente sì.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Gent.mo dottore,
dopo altri mesi purtroppo non ho ancora risolto del tutto i problemi. La congestione emorroidaria è migliorata ma non guarita, mentre il dolore/pizzicore all'inizio della minzione a giorni alterni continua ad esserci, e come sempre si accentua nel momento in cui mi capita che, dopo aver bevuto molta acqua, la vescica ha bisogno di essere svuotata più frequentemente. E' come se il fastidio sparisse urinando meno, e aumentasse urinando di più. Non ho problemi all'eiaculazione. La prostata mi è stata controllata anche oggi dal proctologo, e come la volta precedente, risulta tutto nella norma e non accuso dolore alla palpazione.
Oggi, inoltre, mi è stata diagnosticata un'infiammazione del colon, dato un valore della calprotectina fecale leggermente più alto della norma, ragion per cui dovrò sottopormi ad una cura con FeedColon per 2 mesi.
Mi chiedevo:

- dato che il fastidio urinario aumenta quando la vescica si riempie più velocemente, potrebbe esserci una disfunzione di quest'ultima? Premetto che non ho mai avuto problemi del genere, prima della prostatite di 6 mesi fa...

- il colon infiammato, oltre a infiammare le emorroidi, può essere la causa della persistenza di questi fastidi alla minzione? Purtroppo il proctologo non mi ha dato una risposta soddisfacente...

In attesa di una Sua cortese risposta, porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Tutte le malfuzioni intestinali si riflettono in modo variabile sulla prostata. I suoi disturbi sono tipicamente irritativi, non ci pare esistano elementi per caratterizzarli come funzionali.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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