Eiaculazione dolorosa
Buonasera.
Circa due mesi fa ho iniziato ad avere problemi urinari e dopo aver svolto qualche esame: urinocoltura (fatta due volte e due volte negativa), esame del PSA 0.76 e ecografia a reni, vescica e prostata dove l'ecografista mi ha detto che la prostata risulta essere leggermente infiammata.
Ho deciso di fare una visita urologica dove, dopo aver spiegato la situazione, l'urologo mi ha detto che probabilmente il problema risieda nella mia colite (che mi accompagna da anni ma non mi ha mai dato molti problemi) e mi ha consigliato di fare una colonscopia.
La cosa mi convince in quanto questi problemi sono sorti dopo una forte colite con espulsione di muco e feci non formate.
Durante questo periodo avevo difficoltà ad urinare e soprattutto bruciore durante e dopo aver urinato oltre a dolori nella zona del pube e dell'inguine e nicturia.
Una volta passata la colite continuavo ad andare in bagno di frequente (anche di notte) ma non avevo ne bruciore ne difficoltà ad urinare.
Qualche settimana fa ho avuto un altro attacco di colite più lieve e il bruciore e le difficoltà ad urinare si sono ripresentare rafforzando la teoria del coinvolgimento del colon.
Di tutto questo però non sono convinto di una cosa che mi ha detto l'urologo.
Gli ho spiegato che dopo l'eiaculazione sento delle fitte all'interno dell'uretra (come se pungesse) e un dolore che va dalla parte sinistra dell'inguine e si irradia fino all'interno coscia sinistra.
L'urologo mi ha detto che potrebbe essere dovuto a un qualche sforzo fatto ma mi sembra strano che si presenti solo dopo l'eiaculazione.
Mi ha anche detto che il varicocele (non so il grado ma l'andrologo mi disse che non era grave) non da questi problemi.
Per quanto riguarda la cura, oltre ovviamente verificare questa colite, e di prendere un integratore, somaprost plus, per almeno 3 mesi.
Quello che vorrei sapere è se la prostatite possa darmi questi dolori post eiaculazione e se l'integratore possa aiutarmi con questo problema visti i costi non proprio economici.
Circa due mesi fa ho iniziato ad avere problemi urinari e dopo aver svolto qualche esame: urinocoltura (fatta due volte e due volte negativa), esame del PSA 0.76 e ecografia a reni, vescica e prostata dove l'ecografista mi ha detto che la prostata risulta essere leggermente infiammata.
Ho deciso di fare una visita urologica dove, dopo aver spiegato la situazione, l'urologo mi ha detto che probabilmente il problema risieda nella mia colite (che mi accompagna da anni ma non mi ha mai dato molti problemi) e mi ha consigliato di fare una colonscopia.
La cosa mi convince in quanto questi problemi sono sorti dopo una forte colite con espulsione di muco e feci non formate.
Durante questo periodo avevo difficoltà ad urinare e soprattutto bruciore durante e dopo aver urinato oltre a dolori nella zona del pube e dell'inguine e nicturia.
Una volta passata la colite continuavo ad andare in bagno di frequente (anche di notte) ma non avevo ne bruciore ne difficoltà ad urinare.
Qualche settimana fa ho avuto un altro attacco di colite più lieve e il bruciore e le difficoltà ad urinare si sono ripresentare rafforzando la teoria del coinvolgimento del colon.
Di tutto questo però non sono convinto di una cosa che mi ha detto l'urologo.
Gli ho spiegato che dopo l'eiaculazione sento delle fitte all'interno dell'uretra (come se pungesse) e un dolore che va dalla parte sinistra dell'inguine e si irradia fino all'interno coscia sinistra.
L'urologo mi ha detto che potrebbe essere dovuto a un qualche sforzo fatto ma mi sembra strano che si presenti solo dopo l'eiaculazione.
Mi ha anche detto che il varicocele (non so il grado ma l'andrologo mi disse che non era grave) non da questi problemi.
Per quanto riguarda la cura, oltre ovviamente verificare questa colite, e di prendere un integratore, somaprost plus, per almeno 3 mesi.
Quello che vorrei sapere è se la prostatite possa darmi questi dolori post eiaculazione e se l'integratore possa aiutarmi con questo problema visti i costi non proprio economici.
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Concordiamo pienamente con l'opinione del nostro Collega,la sua prostatite è certamente legata alla malfunzione intestinale e allo squilibrio della flora batterica residente (microbiòta) che essa si porta appresso. L'eiaculazione non può che esacerbare i disturbi prostatici e questa è una ulteriore conferma della diagnosi. L'unica seria possibile via d'uscita è quindi senz'altro affrontare il problema dal punto di vista gastro-enterologico e nutrizionale. Gli scaffali della farmacia sono pieni di integratori alimentari genericamente indirizzati al benessere della prostata, nelle composizioni più varie e fantasiose. Alcuni specialisti vi sono affezionati, altri meno. L'unica vera certezza è che male non fanno.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 28/03/2023.
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