Adenocarcinoma prostata gleason (5+4) uomo 81 anni: chirurgia o radioterapia?

Buonasera, scrivo per mio padre, 81 anni.
Psa in aumento negli anni, ad oggi 12. 4. Biopsia eseguita in gennaio 2020 negativa.
Prostatiti ricorrenti, ma in genere non ha sintomi urinari.

Da rmn prostatica del 30. 01.
2023 emergeva quanto segue: "al terzo ghiandolare intermedio in sede posteriore sx riconoscibile area di restrizione della diffusione di circa 20mm (estensione cranio causale 14mm), con ampio contatto sul profilo capsulare in quadro sospetto per processo eteroformativo (Pirads 5), contigua a breve stria ipointensa in T2 nel contesto del fascio vasculo-nervoso adiacente come per estensione extraprostatica.
Focale spot di restrizione della diffusione di 5mm al terzo ghiandolare intermedio in sede posteromediale dx, sospetto (Pirads 4).
Vescichette seminali pressochè collabite.
vescica pressochè vuota.
Formazione nodulare verosimilmente linfonodale di 11x6mm in paravescicale dx.
Formazione nodulare di circa 6 mm nei piani adiposi periprostatici a sx.
Non versamento libero nei piani addominali esaminati".

In data 14. 03. 2023 veniva sottoposto a biopsia con esito:
"A. focolaio di 12 mm di adenocarcinoma acinare della prostata, grado primario: 5, grado sec. 4, Gleason 9.
B. Microfocolaio a di adenocarcinoma acinare, gr. primario 5.
L. Frustolo con proliferazione microacinare atipica (ASAP) " (questo relativamente alla parte dx).

Relativamente alla parte sx della prostata si legge: "Frustolo con neoplasia intraepiteliale di alto grado (PIN- HG) ".
Gli altri frustoli esenti da neoplasia (n. 14 prelievi in totale).

L'urologa che ci segue ci ha già anticipato che la terapia d'elezione sarà la radioterapia unita a terapia ormonosoppressiva.
Ma da quanto leggo dalla rm sembra che il cancro abbia già iniziato a migrare (vd. invasione vascolare e linfonodi sospetti). . . quindi mi chiedo se la sola terapia radioterapica e ormonale possano garantire una sopravvivenza sovrapponibile a quella post chirurgica (come riferitomi dall'urologa).

Chiedo anche se la radioterapia riesca a bloccare anche le cellule maligne qualora avessero già colpito altre zone o fossero passate a linfonodi e sangue...
Oltre a questo, chiedo quale possa essere la prognosi vista l'alta aggressività del K in questione.

Ringrazio sin da ora chi vorrà fornirmi qualche delucidazione in merito.

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Concordiamo senz'altro con le indicazioni alla radio-ormonoterapia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie del riscontro dott. Piana
Mi sa cortesemente riferire secondo la Sua esperienza se la radioterapia è in grado anche di bloccare la diffusione del cancro se è già migrato altrove? (vasi e, forse, linfonodi)
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Dove eventualmente non arrivasse l'effcacia diretta delle radiazioni, sarebbe efficace l'ormono-terapia. E' per questo che i due trattamenti vengono associati.
In un uomo di più di 80 anni l'intervento chirurgico radicale è molto più invasivo e passibile di complicazioni rispetto a soggetti più giovani. In particolare, il rischio di incontinenza urinaria post-operatoria diventa molto consistente, con il grosso impatto psicologico che questa può avere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora della risposta
Chiedo ancora una precisazione... l'urologa che ci segue ci ha sempre detto che il passare del tempo non avrebbe compromesso nulla (la rm prostata è stata fatta con 3 mesi di ritardo) ma questo lo ha detto perche ipotizzava un gleason più basso ...
Ora non sappiamo ancora quale sarà l'iter prima di inizare le terapie (tac addome?scintigrafia?) e la ns grande preoccupazione è di perdere troppo tempo ...
Possiamo confidare nella lentezza di progressione del tumore vista l'età oppure bisogna agire celermente?
(ci sentiamo poco seguiti purtroppo)
Grazie e voglia scusare le molte domande
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Posto che chi ben comincia è a metà dell'opera ... diremmo che realisticamente non vi sia uregenza assoluta e le cose possano essere intraprese con relativa calma. Diciamo che se si riesce ad iniziare la radioterapia entro 2-3 mesi non vi sia nulla da temere.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#6]
Utente
Utente
Va bene, grazie
E la terapia ormonale invece non dovrebbe iniziare subito dopo l'istologico positivo?così almeno mi aveva anticipato l'urologa ...
(mi scusi l'ansia ma mio padre 10 anni fa è sopravvissuto ad una duodenocefalopancreasectomia con complicanze post operatorie per k duodeno e a un ricovero per polmonite covid ... questo è un fulmine e ciel sereno..)
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Sì certo, il blocco androgenico può iniziare da subito.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera,grazie ancora della solerte risposta
La aggiorno: oggi sono riuscita a vedere l'urologa ed entro 2 settimane mio padre farà la tac addome e la scintigrafia ossea.
Nel mentre già inizia il casodex 50mg per 4 settimane ed enantone fiale 25mg ogni 3 settimane per due anni ... concorda nell'unire queste due terapie ormonali?
Crede che potrà avere molti effetti collaterali?
Grazie ancora della sua disponibilità e attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Questa è la classica terapia di blocco androgenico totale, non ci sono alternative. Gli effetti collaterali sono modesti a fronte dell’efficacia dell terapia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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