Tamsulosina e demenza

Buongiorno, per difficoltà urinarie che proseguono ormai dal 2019, a cui sono seguiti antibiotici, quintali d'integratori, un piccolo intervento di fissazione del testicolo mobile esarcebato dalla prostatite (sono monorchide per un incidente), moltissimi esami tra le quali una uro-tac eseguita per idrofrenosi (causata dalla prostatite), l'urologo attuale m'ha prescritto a lungo termine l'utilizzo di alfalitici.

Attualmente la diagnosi è probabile sclerosi del collo vescicale dovuta alle infiammazioni ricorrenti e perdita di elasticità della prostata a causa delle diffuse calcificazioni, attualmente non operabile vista la mia giovane età.

Ho utilizzato Terazosina, sospesa per palpitazioni e tamsulosina, che mi tappa il naso ma che tollero meglio.

I dubbi rimangono su quest'ultimo farmaco, che pare da ultimi studi causare demenza e che mi rende restio dall'utilizzarlo, anche se mi elimina il gocciolamento, la sensazione di bruciore dopo aver urinato ed il bruciore perianale e rende più fluida l'uscita dell'urina evitandomi l'utilizzo del torchio (ho anche la vescica con pareti ispessite).

Attualmente ho 40 anni, il farmaco dovrebbe ritardare l'operazione il più possibile, ma qual è la possibilità di causare effetti collaterali intellettivi?

Per quanto potrei assumerlo senza rischi?
E l'alfuzosina è praticamente identica alla Terazosina oppure è meno influente a livello cardiaco?
Grazie e buon lavoro.