Intervento chirurgico vena dorsale superficiale pene trombizzata
Buongiorno
Ho ricevuto la diagnosi di trombosi della vena dorsale superficiale del pene (fatta da due urologi).
Dopo 7 settimane la vena è ancora dura e mi provoca dolore sia con pene a riposo che in erezione.
Non notando miglioramenti, sto pensando all’intervento chirurgico (resezione o stripping).
Avrei due domande:
- Potrei avere problemi di tumescenza del glande dopo l’operazione?
Ho letto che la vena dorsale superficiale drena il sangue dal glande
- So che questa vena non partecipa all’erezione dei corpi cavernosi.
Potrebbero comunque esserci rischi per l’erezione (anche in termini di dolore causato dall’estensione dei corpi cavernosi coperti da tessuto cicatrizzato a seguito della chirurgia)?
Grazie
Ho ricevuto la diagnosi di trombosi della vena dorsale superficiale del pene (fatta da due urologi).
Dopo 7 settimane la vena è ancora dura e mi provoca dolore sia con pene a riposo che in erezione.
Non notando miglioramenti, sto pensando all’intervento chirurgico (resezione o stripping).
Avrei due domande:
- Potrei avere problemi di tumescenza del glande dopo l’operazione?
Ho letto che la vena dorsale superficiale drena il sangue dal glande
- So che questa vena non partecipa all’erezione dei corpi cavernosi.
Potrebbero comunque esserci rischi per l’erezione (anche in termini di dolore causato dall’estensione dei corpi cavernosi coperti da tessuto cicatrizzato a seguito della chirurgia)?
Grazie
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La necessità di ricorrere alla chirurgia in questi casi è estremamente rara, vengono riferiti casi isolati nella letteratura scientifica, ma negli ultimi decenni non ricordiamo che nella nostra pratica si sia dovuto ricorrere a questi interventi. Riteniamo che buona parte dei Colleghi riterrebbe addirittura controproducente intervenire con rischio di indurre possibili retrazioni cicatriziali od alterazioni della sensibilità in strutture anatomiche così delicate. Buona parte di queste trombosi superficiali (malattia di Mondor) hanno una evoluzione benigna, ancorché molto graduale, se trattate con terapia anti-infiammatoria ed anti-coagulante. In ogni caso, eventuali indicazioni particolari devono essere poste esclusivamente da Colleghi con vasta e riconosciuta esperienza nella chirurgia andrologica ricostruttiva.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
E' molto probabile che ilfastidio sia destinato a ridursi progressivamente con il tempo, comunque come le abbiamo già scritto, una situazione così particolare merita un giudizio urologico non solo generico, ma da parte di un esperto andrologo-chirurgo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 07/03/2023.
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