Continuo stimolo urina
Buongiorno, ormai da 3 anni la mia fidanzata soffre di un continuo stimolo di andare in bagno.
Siamo andato da urologi, da ginecologi e da uroginecologi e le hanno fatto fare tutta una serie di esami possibili ed immaginabili con nessun risvolto patologico (fortunatamente).
Lei ha dei fibromi e un calcolo renale.
Altra cosa che alcune volte capita è la presenza di infezione causata da clamidia (risultato di un tampone vaginale).
Cosa potreste suggerirci?
Siamo andato da urologi, da ginecologi e da uroginecologi e le hanno fatto fare tutta una serie di esami possibili ed immaginabili con nessun risvolto patologico (fortunatamente).
Lei ha dei fibromi e un calcolo renale.
Altra cosa che alcune volte capita è la presenza di infezione causata da clamidia (risultato di un tampone vaginale).
Cosa potreste suggerirci?
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Se la situazione è stata valutata ripetutamente da vari Colleghi, immaginiamo con l'esecuzione di accertamenti variamente approfonditi, è molto difficile per noi, ultimi arrivati e a distanza, essere in grado di dare delle indicazioni realmente utili. Le noizie che ci fornisce son perlatro molto scarne, possiamo solo osservare che:
- un calcolo renale non è in grado di condizionare lo stimolo urinario, merita comunque di essere considerato con attenzione, a prescindere;
- i fibromi dell'utero, specie se voluminosi, possono esercitare una compressione sulla vescica, con la quale l'utero intrattiene rapporti anatomici di assoluta contiguità;
- immaginiamo che sia stata eseguita - e forse anche più di una volta - una indagine urodinamica; se è stata rilevata una instabiità vescicale questa può essere stata trattata con farmaci, non ci pare con risultati apprezabili; nei casi più ribelli oggi si ipotizza la elettrostimolazione a mezzo neuromodulazione sacrale.
- un calcolo renale non è in grado di condizionare lo stimolo urinario, merita comunque di essere considerato con attenzione, a prescindere;
- i fibromi dell'utero, specie se voluminosi, possono esercitare una compressione sulla vescica, con la quale l'utero intrattiene rapporti anatomici di assoluta contiguità;
- immaginiamo che sia stata eseguita - e forse anche più di una volta - una indagine urodinamica; se è stata rilevata una instabiità vescicale questa può essere stata trattata con farmaci, non ci pare con risultati apprezabili; nei casi più ribelli oggi si ipotizza la elettrostimolazione a mezzo neuromodulazione sacrale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 388 visite dal 05/03/2023.
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