Distensione addominale, tensione pelvica e bruciore al glande (prostatite?)
Gentilissimi,
vi contatto per avere da voi una delucidazione sulla problematica che mi accingo ad esporvi.
Da diversi anni soffro di marcata distensione addominale, confermata da più ecografie che sottolineano l'abbondante presenza di meteorismo tale a volte da rendere difficoltosa la corretta esecuzione dell'esame.
Per tale sintomatologia mi sono rivolto ad uno specialista gastroenterologo il quale, dopo test per la celiachia, coprocultura, colonscopia e gastroscopia, ha escluso la presenza di patologie in atto.
Il problema della distensione addominale è cominciato contestualmente a problemi della defecazione (sensazione di evacuazione incompleta), senso di gas intrappolati all'altezza del bacino, forte tensione pelvica e problemi di erezione, con bruciore e dolore al glande, indipendentemente dalla minzione.
Recentemente ho effettuato presso uno specialista andrologo un eco-color doppler basale e dinamico penieno per valutare la situazione vascolare di cui vi allego referto:
"L'esame eseguito con sonda lineare in larga banda da 5-12 MHz ha documentato corpi cavernosi e spongioso dell'uretra normoconformati, privi di patologia espansiva apprezzabile con la metodica. Setto intercavernoso dal normale spessore. Albuginea apparentemente integra.
Dopo farmacoinfusione intracavernoso di alprostadil (6 mcg) si è registrata una pronta caduta delle resistenze periferiche, con raggiungimento di una rigidità pressoché completa, mantenuta sino a fine esame (FIC finale 2-3). Minimo recurvatum laterale sinistro.
Le arterie cavernose presentano calibro normale e decorso rettilineo, in assenza di rilevabili minus di riempimento vasale.
Elicine di I ordine emergenti ad angolo acuto.
L'analisi spettrale condotta a livello delle arterie cavernose, in sede medio-prossimale e crurale, ha mostrato picchi sistolici nella norma; tempo di accelerazione regolare in ambo i lati.
Lo studio della fase diastolica ha mostrato un rapido raggiungimento della linea di base con inversione di flusso a fine osservazione.
Flussi registrati a fine osservazione (+25 minuti):
Art. Cav. DX: PSV 44. 8 (v. n. >35) cm/s EDV -8. 7 (v. n. <5) cm/sec IR 1. 20 (v. n. >0. 85)
Art. Cav. SX: PSV 42. 6 (v. n. >35) cm/s EDV 0. 0 (v. n. <5) cm/sec IR 1. 00 (v. n. >0. 85)
Conclusioni: studio vascolare nella norma. "
Avendo potuto escludere patologie di natura vascolare volevo dunque porvi la seguente domanda: è possibile che i problemi di erezione e bruciore al glande (ma anche di distensione addominale) siano frutto di un'infiammazione della prostata non diagnosticata che ha causato a sua volta un ipertono del pavimento pelvico (difficoltà a rilassare i muscoli dello sfintere anale, pene flaccido sempre contratto, bruciore con erezione scarsa e dolorante)?
Esistono esami diagnostici per poter valutare la funzionalità del pavimento pelvico?
Per la prostata è sufficiente un esame del liquido seminale?
Quali esami specifici dovrei fare per poter arrivare ad una diagnosi?
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
vi contatto per avere da voi una delucidazione sulla problematica che mi accingo ad esporvi.
Da diversi anni soffro di marcata distensione addominale, confermata da più ecografie che sottolineano l'abbondante presenza di meteorismo tale a volte da rendere difficoltosa la corretta esecuzione dell'esame.
Per tale sintomatologia mi sono rivolto ad uno specialista gastroenterologo il quale, dopo test per la celiachia, coprocultura, colonscopia e gastroscopia, ha escluso la presenza di patologie in atto.
Il problema della distensione addominale è cominciato contestualmente a problemi della defecazione (sensazione di evacuazione incompleta), senso di gas intrappolati all'altezza del bacino, forte tensione pelvica e problemi di erezione, con bruciore e dolore al glande, indipendentemente dalla minzione.
Recentemente ho effettuato presso uno specialista andrologo un eco-color doppler basale e dinamico penieno per valutare la situazione vascolare di cui vi allego referto:
"L'esame eseguito con sonda lineare in larga banda da 5-12 MHz ha documentato corpi cavernosi e spongioso dell'uretra normoconformati, privi di patologia espansiva apprezzabile con la metodica. Setto intercavernoso dal normale spessore. Albuginea apparentemente integra.
Dopo farmacoinfusione intracavernoso di alprostadil (6 mcg) si è registrata una pronta caduta delle resistenze periferiche, con raggiungimento di una rigidità pressoché completa, mantenuta sino a fine esame (FIC finale 2-3). Minimo recurvatum laterale sinistro.
Le arterie cavernose presentano calibro normale e decorso rettilineo, in assenza di rilevabili minus di riempimento vasale.
Elicine di I ordine emergenti ad angolo acuto.
L'analisi spettrale condotta a livello delle arterie cavernose, in sede medio-prossimale e crurale, ha mostrato picchi sistolici nella norma; tempo di accelerazione regolare in ambo i lati.
Lo studio della fase diastolica ha mostrato un rapido raggiungimento della linea di base con inversione di flusso a fine osservazione.
Flussi registrati a fine osservazione (+25 minuti):
Art. Cav. DX: PSV 44. 8 (v. n. >35) cm/s EDV -8. 7 (v. n. <5) cm/sec IR 1. 20 (v. n. >0. 85)
Art. Cav. SX: PSV 42. 6 (v. n. >35) cm/s EDV 0. 0 (v. n. <5) cm/sec IR 1. 00 (v. n. >0. 85)
Conclusioni: studio vascolare nella norma. "
Avendo potuto escludere patologie di natura vascolare volevo dunque porvi la seguente domanda: è possibile che i problemi di erezione e bruciore al glande (ma anche di distensione addominale) siano frutto di un'infiammazione della prostata non diagnosticata che ha causato a sua volta un ipertono del pavimento pelvico (difficoltà a rilassare i muscoli dello sfintere anale, pene flaccido sempre contratto, bruciore con erezione scarsa e dolorante)?
Esistono esami diagnostici per poter valutare la funzionalità del pavimento pelvico?
Per la prostata è sufficiente un esame del liquido seminale?
Quali esami specifici dovrei fare per poter arrivare ad una diagnosi?
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
[#1]
Anche se legittimo, talora può essere vano tentare di ricondurre disturbi diversi tra loro ad una unica causa, nulla toglie che patologie diverse possano insorgere contemporaneamente. Senz'altro la prostata non può essere l'origine di tutti i suoi fastidi, piuttosto potrebbe risentire di una situazione intestinale non buona. Peraltro, se gli accertamenti specifici sull'intestino non pare abbiano evidenziato nulla di significativo, lei continua comunque a lamentare in primo luogo il meteorismo, pertanto qualche forma di alterazione funzionale esiste certamente. Sulle condizioni del pavimento pelvico a distanza nulla si può dire, se vi è un dubbio consistente a riguardo, sarebbe opportuna la valutazione da parte di un Collega urologo con competenza specifica nei disturbi funzionali (c.d. neuro-urologo). Con un esito eco-doppler così chiaramente normale, se vi sono disturbi dell'erezione, è quasi certo che siano sostenuti da una reazione emotivo-ansiosa e non vi possano essere cause organiche a monte.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gentilissimo dott. Piana, la ringrazio per la sua risposta.
Per il meteorismo lo specialista gastroenterologo mi aveva prescritto un ciclo di fermenti lattici VSL#3 che però non ha risolto il problema.
Lei ritiene che meteorismo ed eventuali problemi alla prostata non siano collegati?
Nella sua risposta ha accennato a valutare una visita da parte di un neuro-urologo con competenza specifica nei disturbi funzionali.
A quali esami specifici dovrei sottopormi per poter giungere ad una diagnosi?
La ringrazio.
Per il meteorismo lo specialista gastroenterologo mi aveva prescritto un ciclo di fermenti lattici VSL#3 che però non ha risolto il problema.
Lei ritiene che meteorismo ed eventuali problemi alla prostata non siano collegati?
Nella sua risposta ha accennato a valutare una visita da parte di un neuro-urologo con competenza specifica nei disturbi funzionali.
A quali esami specifici dovrei sottopormi per poter giungere ad una diagnosi?
La ringrazio.
[#3]
Come le abbiamo scritto, è la prostata che può risentire di un probelma intestinale, praticamente mai viceversa. Per il resto, non vi sono accertamenti da eseguire a priori, prima di tutto la situazione deve essere valutata da uno specialista competente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 04/03/2023.
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