Incontinenza dopo rimozione di catetere vescicale
Buonasera gentili Dottori.
Volevo porvi un quesito riguardo a quanto sta interessando mio padre 92enne.
A seguito di episodi di ematuria ha avuto l'applicazione di un catere vescicale per circa 8gg.
Gli episodi di ematuria sono scomparsi nel giro di tre giorni dall'applicazione del catetere.
Al termine degli 8gg, il catetere è stato rimosso ed è stato effettuato lavaggio vescicale.
L'episodio è stato inquadrato dallo specialista come 'probabile' effetto dei farmaci anticoagulanti che mio padre assume da almeno 3 decenni, come terapia post cardiaco-ischemica.
Tuttavia dalla rimozione del catetere due giorni fa, mio padre manifesta episodi di incontinenza urinaria e impossibilità di controllare lo stimolo, arrivando ad andare in bagno anche 10 o più volte al giorno, per emissione di quantitativi minimi.
Credo che sia normale manifestazione dopo 'l'introduzione comunque di un corpo estraneo'.
Ma la domanda che vi pongo è se può essere una sintomatologia duratura o temporanea, in caso di quanto tempo?
Grazie per la cortese attenzione
Volevo porvi un quesito riguardo a quanto sta interessando mio padre 92enne.
A seguito di episodi di ematuria ha avuto l'applicazione di un catere vescicale per circa 8gg.
Gli episodi di ematuria sono scomparsi nel giro di tre giorni dall'applicazione del catetere.
Al termine degli 8gg, il catetere è stato rimosso ed è stato effettuato lavaggio vescicale.
L'episodio è stato inquadrato dallo specialista come 'probabile' effetto dei farmaci anticoagulanti che mio padre assume da almeno 3 decenni, come terapia post cardiaco-ischemica.
Tuttavia dalla rimozione del catetere due giorni fa, mio padre manifesta episodi di incontinenza urinaria e impossibilità di controllare lo stimolo, arrivando ad andare in bagno anche 10 o più volte al giorno, per emissione di quantitativi minimi.
Credo che sia normale manifestazione dopo 'l'introduzione comunque di un corpo estraneo'.
Ma la domanda che vi pongo è se può essere una sintomatologia duratura o temporanea, in caso di quanto tempo?
Grazie per la cortese attenzione
[#1]
È evidente che ad un’età così avanzata vi possano essere delle alterazioni a livello della prostata e della vescica in grado di causare disturbi ad urinare e sanguinamento. Immaginiamo che in corrispondenza dell’episodio di ematuria suo padre sia stato sottoposto almeno a qualche accertamento (es. ecografia) che abbia potuto dare un’idea almeno iniziale della situazione. Per interpretare gli attuali disturbi è quindi indispensabile una attenta valutazione specialistica urologica diretta.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.5k visite dal 03/03/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.