Calcolo uretere sx
Salve a tutti sono un ragazzo di 27 anni, il 14 febbraio ho effettuato un eco addome completo per dolori al fianco sinistro e schiena che venivano spesso al mattino o la notte, mi è stato detto che non c’erano calcoli e che potrebbe essere ernia del disco.
Detto questo, il giorno dopo ho ancora dolori alla schiena e fianco sinistro e mi reco in pronto soccorso mi fanno una tac e risulta un calcolo massimo’ 9mm nel terzo medio uretere sinistro.
Mi dicono che è piccolo e di stare tranquillo, io mi affido a loro non essendo mai stato nel mondo della calcolosi è quindi per me la prima volta.
Mi danno una cura di cerifixim per 7 giorni associata a Tachipirina 1000 e fortilase ed omnic alla sera.
Durante il periodo dell antibiotico avevo forti coliche sopratutto alle 4 di notte passavano inizialmente con Tachipirina, poi ho visto che non serviva più a molto e ho preso voltaren compresse, che in pochi minuti mi aiutava a calmare il dolore al fianco/schiena/inguine sx.
Questo è durato per 7 giorni.
Adesso da 5 giorni non ho più coliche, finalmente, sono contento di questo ma sono anche un po’ dubbioso perché non ho visto nessun calcolo uscire.
Premetto che in questo periodo ho bevuto anche tisana spaccapietra 2 volte al giorno, così tanto per provare.
Adesso continuo a prendere omnic la sera e sto aspettando di fare un consulto urologico, omnic ovviamente ho notato che mi crea problemi nell’eiaculazione, ma non mi preoccupa penso sia normale.
È possibile che il calcolo si sia fermato o sia in vescica?
Provengo da coliche fortissime tutti i giorni per 7 giorni e adesso l’assenza quasi completa di sintomi cosa può indicare?
Mi è rimasta una sensazione di pressione non so se sia solo psicosomatico, ma quando sto sdraiato sul fianco sinistro a volte sento un po’ di pressione ma un fastidio lieve e non doloroso.
La pipì è normale, a volte trasparente, al mattino un po’ più gialla, però faccio pipì tranquillamente.
Grazie
Detto questo, il giorno dopo ho ancora dolori alla schiena e fianco sinistro e mi reco in pronto soccorso mi fanno una tac e risulta un calcolo massimo’ 9mm nel terzo medio uretere sinistro.
Mi dicono che è piccolo e di stare tranquillo, io mi affido a loro non essendo mai stato nel mondo della calcolosi è quindi per me la prima volta.
Mi danno una cura di cerifixim per 7 giorni associata a Tachipirina 1000 e fortilase ed omnic alla sera.
Durante il periodo dell antibiotico avevo forti coliche sopratutto alle 4 di notte passavano inizialmente con Tachipirina, poi ho visto che non serviva più a molto e ho preso voltaren compresse, che in pochi minuti mi aiutava a calmare il dolore al fianco/schiena/inguine sx.
Questo è durato per 7 giorni.
Adesso da 5 giorni non ho più coliche, finalmente, sono contento di questo ma sono anche un po’ dubbioso perché non ho visto nessun calcolo uscire.
Premetto che in questo periodo ho bevuto anche tisana spaccapietra 2 volte al giorno, così tanto per provare.
Adesso continuo a prendere omnic la sera e sto aspettando di fare un consulto urologico, omnic ovviamente ho notato che mi crea problemi nell’eiaculazione, ma non mi preoccupa penso sia normale.
È possibile che il calcolo si sia fermato o sia in vescica?
Provengo da coliche fortissime tutti i giorni per 7 giorni e adesso l’assenza quasi completa di sintomi cosa può indicare?
Mi è rimasta una sensazione di pressione non so se sia solo psicosomatico, ma quando sto sdraiato sul fianco sinistro a volte sento un po’ di pressione ma un fastidio lieve e non doloroso.
La pipì è normale, a volte trasparente, al mattino un po’ più gialla, però faccio pipì tranquillamente.
Grazie
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Dal nostro punto di vista un calcolo di 9 mm misurati alla TAC non è propriamente piccolo, la sua espulsione spontanea non è impossibile, ma oltre a tutte le cure che si possono attuare, è anche necessaria una buona dose di fortuna, cosa che il medico non sa come prescrivere ... La progressione dei calcoli lungo l'uretere è infatti assolutamente imprevedibile, ovviamente l'espulsione è più facile tanto più il calcolo è piccolo e tanto più vicino si trova alla vescica, ma le eccezioni a questa regola non sono così rare.
L'approccio terapeutico più comune è all'incirca quello che è stato prescritto anche a lei e in genere viene attuato per 2-3 settimane, a patto che nel frattempo le coliche non siano tropp intense e frequenti e non si manidìfestino altre complicazioni (es. febbre). Dopo questo tempo si controlla la situazione con una ecografia, che in molti casi è sufficiente a definire il quadro, qualche volta è necessario ripetere la TAC. A questo punto se vi è stata progressione significativa e non vi sono stati disturbi importanti, forse vi è spazio per lasciare che la fortuna faccia la sua parte, ma in caso contrario si pongono le indicazioni alla risoluzione operativa, che oggigiorno è sempre endoscopica (ureteroscopia operativa) con frammentazione laser del calcolo ed eliminazione dei residui. Ovviamente se già da subito i sintomi sono importanti, non si attende più di tanto e si passa direttamente all'intervento risolutivo.
Non vi sono purtroppo altri consigli significativi da dare, raccomandiamo comunque di non esagerare con l'acqua, poiché questo può appesantire il rene ed il calcolo non si sposta mai perché spinto dal flusso di urina, ma solo grazie alla compiacenza della mucosa e delle pareti dell'uretere.
L'approccio terapeutico più comune è all'incirca quello che è stato prescritto anche a lei e in genere viene attuato per 2-3 settimane, a patto che nel frattempo le coliche non siano tropp intense e frequenti e non si manidìfestino altre complicazioni (es. febbre). Dopo questo tempo si controlla la situazione con una ecografia, che in molti casi è sufficiente a definire il quadro, qualche volta è necessario ripetere la TAC. A questo punto se vi è stata progressione significativa e non vi sono stati disturbi importanti, forse vi è spazio per lasciare che la fortuna faccia la sua parte, ma in caso contrario si pongono le indicazioni alla risoluzione operativa, che oggigiorno è sempre endoscopica (ureteroscopia operativa) con frammentazione laser del calcolo ed eliminazione dei residui. Ovviamente se già da subito i sintomi sono importanti, non si attende più di tanto e si passa direttamente all'intervento risolutivo.
Non vi sono purtroppo altri consigli significativi da dare, raccomandiamo comunque di non esagerare con l'acqua, poiché questo può appesantire il rene ed il calcolo non si sposta mai perché spinto dal flusso di urina, ma solo grazie alla compiacenza della mucosa e delle pareti dell'uretere.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Dottore la ringrazio per la tempestiva risposta.
Anche a me è parso strano che dopo la tac mi veniva detto più volte tranquillo è piccolino ecco perché non si vedeva dall’ecografia
Io poi a casa mi sono informato su internet ed ho cominciato a dubitare sul fatto che il calcolo sia propriamente piccolo, certo non grande ma comunque di difficile espulsione. Ho anche avuto il dubbio che non lo hanno misurato bene, nella tac c’è scritto precisamente questo:
A livello del III medio del l’uretere di sinistra è presente formazione litiasica del diametro massimo 9mm con dilatazione delle vie escretrici a monte sino a livello dei calici con irregolarità del grasso perirenale.
Non formazioni litiasiche a livello di entrambi i reni.
Detto questo la ringrazio per le informazioni e vedrò un collega a tempo debito per stabilire il da farsi.
È vero, da 5 gg non ho più coliche, non ho dolori e la pipì non presenta sangue o schiuma o odore cattivo, la mia incertezza era data proprio da questo sentirmi così bene.
Deduco quindi che il calcolo può anche essersi fermato.
Anche a me è parso strano che dopo la tac mi veniva detto più volte tranquillo è piccolino ecco perché non si vedeva dall’ecografia
Io poi a casa mi sono informato su internet ed ho cominciato a dubitare sul fatto che il calcolo sia propriamente piccolo, certo non grande ma comunque di difficile espulsione. Ho anche avuto il dubbio che non lo hanno misurato bene, nella tac c’è scritto precisamente questo:
A livello del III medio del l’uretere di sinistra è presente formazione litiasica del diametro massimo 9mm con dilatazione delle vie escretrici a monte sino a livello dei calici con irregolarità del grasso perirenale.
Non formazioni litiasiche a livello di entrambi i reni.
Detto questo la ringrazio per le informazioni e vedrò un collega a tempo debito per stabilire il da farsi.
È vero, da 5 gg non ho più coliche, non ho dolori e la pipì non presenta sangue o schiuma o odore cattivo, la mia incertezza era data proprio da questo sentirmi così bene.
Deduco quindi che il calcolo può anche essersi fermato.
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La TAC dimostra chiaramente la sofferenza renale dovuta alla persistente ostruzione e alle ripetute coliche. Il dolore non è quasi mai dovuto alla presenza stessa del calcolo, ma all'ostruzione del deflusso dell'urina, con aumento di pressione all'interno del rene. Basta che il calcolo si sposti un poco o ruoti su se stesso perché l'urina defluisca ed il dolore scompaia. Che un calcolo di 9 mm venga espulso in modo del tutto inavvertito è possibile, ma talmente raro che è senz'altro opportuno andare a controllare accuratamente, anche se i sintomi paiono scomparsi. Poi ovviamente noi non possiamo che augurarle che il tutto si sia già risolto da solo e che quindi lei non debba avere più a che fare con gli urologi, almeno non per questo motivo!
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Ex utente
La ringrazio dottore, non sto qui a dilungarmi ancora di più, anche perché le sue spiegazioni sono state esaustive, molte cose sull’acqua, su quando si sente il dolore, sui movimenti del calcolo erano a me incomprese e grazie a lei ho capito di più la situazione!
Farò la visita e vedremo, gentilissimo.
Farò la visita e vedremo, gentilissimo.
[#5]
Ex utente
Dottore salve, volevo aggiornarla sulla situazione.
Ho effettuato visita urologo e mi ha fatto un ecografia dove si notavano i calici dilatati ma il calcolo di 9mm nell’uretere non si riesce a vedere, detto questo mi ha consigliato di interrompere la terapia espulsiva e sono stato messo in lista d’attesa per rirs.
Il fatto di non avere più coliche/sintomi secondo il parere del dottore è che il calcolo si sia trovato una tana e sta buono.
Le volevo chiedere se secondo lei è giusto procedere con l’intervento in questo caso e il mio dubbio principale è sul non vedere il calcolo, come funziona? Dovranno farmi un’altra tac? Oppure faccio intervento e vanno a occhio per cercarlo lungo l’uretere? La cosa che mi disturba è appunto questo non vedere il calcolo, non valutare i suoi movimenti dopo una settimana di coliche perchè non si vede da ecografia e sbrigativamente offrirmi la possibilità di operare in via endoscopica e basta interrompendo tutti i farmaci.
Grazie
Ho effettuato visita urologo e mi ha fatto un ecografia dove si notavano i calici dilatati ma il calcolo di 9mm nell’uretere non si riesce a vedere, detto questo mi ha consigliato di interrompere la terapia espulsiva e sono stato messo in lista d’attesa per rirs.
Il fatto di non avere più coliche/sintomi secondo il parere del dottore è che il calcolo si sia trovato una tana e sta buono.
Le volevo chiedere se secondo lei è giusto procedere con l’intervento in questo caso e il mio dubbio principale è sul non vedere il calcolo, come funziona? Dovranno farmi un’altra tac? Oppure faccio intervento e vanno a occhio per cercarlo lungo l’uretere? La cosa che mi disturba è appunto questo non vedere il calcolo, non valutare i suoi movimenti dopo una settimana di coliche perchè non si vede da ecografia e sbrigativamente offrirmi la possibilità di operare in via endoscopica e basta interrompendo tutti i farmaci.
Grazie
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Come forse le abbiamo già scritto, l'ecografia riesce a vedere i calcoli nell'uretere solo nei primi centimetri sotto il rene e negli ultimi sopra la vescica, quindi non in un lungo tratto intermedio, in cui l'uretere è mascherato in avanti dalle anse intestinali e dietro dalle ossa del bacino. In base all'evolvere della storia ed altri elementi (es. la dilatazione del rene), lo specalista decide se sia opportuno ottenere ulteriori informazioni eseguendo o ripetendo una TAC, oppure vi siano elementi inequivocabili che portino comunque alle indicazioni operative. Per l'intervento è sufficiente presumere la posizione del calcolo lungo l'uretere, che viene comunque esplorato sotto vista.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.1k visite dal 27/02/2023.
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