Problemi sangue in urine e sperma per infiammazione alla prostata
Buonasera, a 16 anni ho avuto un problema di infiammazione della prostata, come sintomi sangue nello sperma e nelle urine.
Da li in poi ho fatto visita dall urologo e ecografie che hanno stabilito che avevo una calcificazione.
Premetto che sono passati 12 anni e in questo lasso di tempo avvolte ritornava solo il sangue nello sperma, parliamo di 1 volta ogni 9 mesi circa, con durata di un massimo di 3 giorni.
Ora a distanza di tempo, ho iniziato a bere acqua fiuggi, dopo 1 settimana ho iniziato ad avere di nuovo sangue nelle urine (gocce finali mentre vado di corpo) e nello sperma.
Ho contattato la dottoressa che mi ha fatto fare esami urine complete con risultati ottimi e urinocoltura negativo.
Dopo di che ho fatto anche ecografia alla prostata, testicoli, vescica e reni, dove era tutto negativo, prostata normale con calcificazioni.
Il medico vedendomi con l ansia mi ha detto di stare tranquillo che non è nulla di "maligno" ma può darsi che sia il fatto che l acqua che assumevo abbia "infastidito" le calcificazioni, consigliandomi comunque la visita dall urologo.
Detto ciò il medico di base mi ha prescritto i tamponi uretrali, urinocoltura e l esame citologico delle urine, ecco ora io inizio ad avere ansia, ho notato che il sangue nelle ultime gocce di urina mi escono solo dopo un caso di sangue nello sperma, altrimenti dopo due settimane di sintomi era praticamente sparito.
Ho 29 anni e vorrei sapere cosa ne pensate voi, premetto che ho iniziato ad avere questi problemi appunto dopo aver consumato acqua fiuggi.
Da li in poi ho fatto visita dall urologo e ecografie che hanno stabilito che avevo una calcificazione.
Premetto che sono passati 12 anni e in questo lasso di tempo avvolte ritornava solo il sangue nello sperma, parliamo di 1 volta ogni 9 mesi circa, con durata di un massimo di 3 giorni.
Ora a distanza di tempo, ho iniziato a bere acqua fiuggi, dopo 1 settimana ho iniziato ad avere di nuovo sangue nelle urine (gocce finali mentre vado di corpo) e nello sperma.
Ho contattato la dottoressa che mi ha fatto fare esami urine complete con risultati ottimi e urinocoltura negativo.
Dopo di che ho fatto anche ecografia alla prostata, testicoli, vescica e reni, dove era tutto negativo, prostata normale con calcificazioni.
Il medico vedendomi con l ansia mi ha detto di stare tranquillo che non è nulla di "maligno" ma può darsi che sia il fatto che l acqua che assumevo abbia "infastidito" le calcificazioni, consigliandomi comunque la visita dall urologo.
Detto ciò il medico di base mi ha prescritto i tamponi uretrali, urinocoltura e l esame citologico delle urine, ecco ora io inizio ad avere ansia, ho notato che il sangue nelle ultime gocce di urina mi escono solo dopo un caso di sangue nello sperma, altrimenti dopo due settimane di sintomi era praticamente sparito.
Ho 29 anni e vorrei sapere cosa ne pensate voi, premetto che ho iniziato ad avere questi problemi appunto dopo aver consumato acqua fiuggi.
[#1]
Ricordi che per avere una buona idratazione è sufficiente bere qualsiasi tipo di acqua, pur che non sia infetta o disgustosa, e non è affatto detto che la più costosa sia necessariamente la più efficace. Talora l'acqua del rubinetto ("del sindaco") ha caratteristiche anche migliori.
Le calcificazioni della prostata sono il residuo di infiammazioni precedenti (anche molto remote), al momento guarite. L'urina non può arrivare a queste formazioni, che in genere interessano la parte esterna della prostata, pertanto l'ipotesi di cui ci scrive non ha alcun fondamento razionale. La presenza delle calcificazioni è invece in accordo con il tipo di sanguinamento che lei manifesta (emospermia ed ematuria terminale). Se gli accertamenti generali sono per il resto negativi, come prevedibile, diremmo che non vi sino provvedimenti particolari da prendere. Le calcificazioni non si possono sciogliere o rimuovere ed il sanguinamento saltuario che possono indurre è assolutamente minimo ed insignificante. Giusto comunque effettuare qualche saltuario controllo, con esami e visita specialistica urologica.
Le calcificazioni della prostata sono il residuo di infiammazioni precedenti (anche molto remote), al momento guarite. L'urina non può arrivare a queste formazioni, che in genere interessano la parte esterna della prostata, pertanto l'ipotesi di cui ci scrive non ha alcun fondamento razionale. La presenza delle calcificazioni è invece in accordo con il tipo di sanguinamento che lei manifesta (emospermia ed ematuria terminale). Se gli accertamenti generali sono per il resto negativi, come prevedibile, diremmo che non vi sino provvedimenti particolari da prendere. Le calcificazioni non si possono sciogliere o rimuovere ed il sanguinamento saltuario che possono indurre è assolutamente minimo ed insignificante. Giusto comunque effettuare qualche saltuario controllo, con esami e visita specialistica urologica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Ogni 2-3 anni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 26/02/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.