Modesto l'aggetto endo vescicale prostatico

Buongiorno, sono un uomo di 32 anni ed ho effettuato ecografia addome completo oggi seguito diagnosi varicocelle grado I-II e infezione vie seminali (risolta poi spontaneamente).
Vi sottopongo il referto relativo alla parte prostatica:

Ghiandola prostatica a configurazione bilobata avente i seguenti diametri di 37mm 31mm 33mm ad ecostruttura finemente disomogenea con fini calcificazioni intra ghiadolari.
Ben rappresentata la componente stromale connettivale.
Margini ghiandolari regolari.
Modesto l'aggetto endo vescicale prostatico.
Vescicole seminali simmetriche lievemente ectasiche.


Cosa significa?
Devo preoccuparmi?
Cosa vuol dire Modesto l'aggetto endovescicale prostatico?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La prostata si trova sotto il pavimento della vescica e quando si ingrossa tende a "spingere" verso l'alto; questo viene descritto all'ecografia ed alla cistografia appunto come "aggetto endo vescicale". Se questo "aggetto" è "modesto" vuol dire che la sua prostata non è ingrossata. come è normale che sia alla sua età. Invece allo stesso esame la sua prostata porta minimi segni di precedenti infiammazioni ora guarite (fini calcificazioni), coerentemente con quanto le è accaduto di recente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille, a questo punto però mi chiedo come ma continuo ad avere in momenti sporadici fastidi nella zona perineale, bruciori alla punta del pene e altri sintomi legati ad una prostatite. Quale può essere la causa? ho effettuato sia spermiogramma che spermiocoltura per 3 volte con esisti negativi, ma i sintomi seppur sporadici persistono. Grazie
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Utente
Utente
Gentmo, le comunico inoltre che a seguito di ecografia ed ecocolordoppler è stato effettuato sia spermiogramma (tutti i paramentri sono nella norma) che 2 spermocolture con esito negativo. Per quanto riguarda il doppler si evince quanto segue: Esame eseguito con sonda lineare. Normale spessore della fasce dartoiche. Didimi in posizione anatomica.Assenza di neoformazioni espansive. Epididimi di volume regolare. Presenza di fisiologico idrocele bilaterale. A sinistra presenza di dilatazione del plesso Pampiniforme. Al controllo colordoppler si evidenzia reflusso patologico alla manovra di Valsava come da Varicocelle di grazo I-II a sinistra. Premetto che ho effettuato dal clinico anche massaggio prostatico con annesso tampone uretale di cui resto in attesa di referto. Il discorso è che a momenti io lamento fastidi prostatici sporadici e non riesco a venire a capo della causa e della soluzione. Da cosa può essere dipeso? Devo preoccuparmi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
I suoi disturbi, abitualmente catalogati come "prostatite cronica" sono molto comuni (diremmo sempre più comuni). Se lei fa una breve ricerca vedrà che almeno un terzo delle richieste di consulto che ci pervengono riguardano situazioni molto simili. Buona parte delle prostatiti non hanno un'origine infettiva batterica, o sel'hanno avuta questa è stata assolutamente transitoria. In quanto al tampone uretrale in corso, l'esito dovrà essere considerato con attenzione e buon senso, poiché in questi casi il rischio di falsi positivi e conseguenti inutili terapie antibiotiche è molto elevato. Ricordi comunque che più di farmaci ed integratori, dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile, è importantissimo il rispetto di indicazioni inerenti lo stile di vita, con particolare riferimento all'alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Tutte queste dovrebbero essere indirizzate alla massima regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta. Data la mia età dovrei preoccuparmi delle "calcificazioni intra ghiadolari prostatiche"?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
No, rilegga cosa le abbiamo scritto nel nostro primo contributo.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Gentmo, ho ricevuto esito tampone uretale post massaggio prostatico che riporta infezione da Kocuria rosea. L'urologo mi ha prescritto una cura antibiotica da effettuare per 10 giorni. Io però sono perplesso e temo che si tratti di un inquinamento del tampone (ho letto che è una cosa molto comune in questi tipo di esami) e che quindi i miei problemi, ormai che durano da 1 anno con alti e bassi, non si risolvano.

Lei cosa mi consiglia?
Inoltre visto la persistenza dei miei sintomi, leggendo in internet ho riscontrato alcuni pazienti che parlano di "terzo lobo" e altri di IBP ma io non ho idea di cosa voglia dire e spero non riguardi la mia situazione visto che ho 32 anni.

Cosa potrebbe dirmi in merito? Sto iniziando a subire un contraccolpo psicologico dopo 1 anno, non ne posso più e spesso mi capita di stare sempre sul chi va là come se potesse nascondersi qualcosa di grave..
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
E' davvero molto improbabile che la sua prostatite sia dovuta a questo batterio di cui sinceramente non abbiamo mai sentito parlare ... Alla sua età l'ingrossamento prostatico benigno è ancora parecchio di là da venire e non se ne può neanche parlare. Buona parte delle prostatiti oggi non hanno una causa batterica e sono l'oggetto di almeno un terzo delle richieste di consulto su questo portale. Una breve e facile richiesta le potrà fornire tutte le informazioni necessarie.

Paolo Piana
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Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta. In sitesi cosa devo fare? Come posso risolvere il problema, ammesso che quella infezione riscontrata è poco attendibile. Seppur comune, come vengono risolte le prostatiti alla mia età? Antifiammatorio locale (supposta) e basta?
Premetto che è 1 mesetto che ho cambiato regimi alimentare e sono tornato ad allenarmi e soprattutto quando mi alleno, nei giorni successivi, ho maggiori fastidi. Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Come sempre rispondiamo a questo quesito ... Meno farmaci si assumono e meglio è, tantomeno antibiotici. Di integratori alimentari per la prostata sono zeppe le farmacie, la loro efficacia è tanto variabile quanto imprevedibile, ma almeno non dovrebbero avere effetti collaterali. Ogni urologo ha le sue preferenze ed abitudini, è opportuno far riferimento ad un solo specialista con il quale si intrattenga un buon rapporto di comunicazione e fiducia, evitando inutili e costosi pellegrinaggi. Dal nostro punto di vista il più efficace dei provvedimenti è l'adozione di uno stile di vita improntato alla massima regolarità, con particolare riferimento ad alimentazone, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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