Help! Problema che va avanti da mesi. Richiesta consulto. Grazie
Buonasera e grazie per il Vs tempo.
Vorrei cortesemente un parere su di un problema che mi accompagna da qualche tempo, esattamente da Maggio del 2022.
Dopo un rapporto sessuale, accuso bruciore nella parte alta del grande, per intenderci appena sotto il meato urinario, saltuariamente anche bruciore durante la minzione.
Il tutto con un tempo variale di qualche giorno, per poi non accusare più disturbi per settimane e poi di nuovo ritornare tutto come prima anche senza un precedente rapporto. La mattina inoltre il glande si presenta irritato, con punti più scuri e pelle intorno al glande leggermente irritata, situazione che si normalizza durante la giornata.
Vado ad uno specialista che effettua ecografia e visita. Parla di una balanite da sfregamento.
Per precauzione mi prescrive azitromicina 1 grammo in dose unica e banival.
Ho premesso al medico che appena 1 mese prima avevo terminato una cura antibiotica importante Zitromax 1 al di x3gg ripetuto per 3 settimane consecutive. (Prescritta da un pneumologo per uno strascico da Covid). Insiste per la azitromicina a titolo precauzionale e chiaramente accetto.
La cura non da particolari effetti, se non transitori.
Dopo 2 mesi riprovo con un altro specialista nella mia città.
Il referto recita:
E. O. genitali esterni nella norma, scleroatrofia del prepuzio
E. R. prostata x 2 di consistenza adenomatosa
ECO- All'eco estemporanea, vescica distesa esente da alterazioni parietali.
Prostata simmetrica di 51 x 43 x 37 mm di diametro (46cc)
Regolare la porzione periferica ghiandolare e il profilo capsulare, nella norma le vescicole seminali.
CONCLUSIONI- Sintomi irritativi compatibili con iniziale IPB. Scleroatrofia del prepuzio
Terapia - A. B. Topster supposte 1 la sera per 10 gg - Turnover crema mattina e sera per 10 gg poi gg 2/3 a settimana la sera
Il turnover mi da bruciore per diverse ore dall'applicazione, sopportabile quindi concludo la terapia senza problemi.
Le analisi del sangue sono tutte nella norma (referto del 02/02/23). Può senz'altro interessare: Urine normali - URINOCOLTURA Negativo PSA 1, 79 ng/ml (fino a 4)
La cura purtroppo non da alcun effetto e risento lo specialista dopo 1 mese.
Mi consiglia Riflog 1 alla sera x 15gg - Profluss 1 al mattino x 15gg e Collagenil al posto del sapone 2 volte al giorno x 15 gg.
Anche questa cura un buco nell'acqua, anzi da quando uso il Collagenil noto il glande secco e irritato.
Ora miei cari Dottori mi rimane Louders oppure chiedere un consulto qui.
Posso anche cambiare specialista ma vorrei capire se è possibile un consiglio da parte Vs in modo da indirizzare correttamente le prossime mosse.
Al momento il problema rende i rapporti assolutamente meno piacevoli, il bruciore protratto da tempo ed il resto inizia a diventare poco piacevole abbassando la qualità della vita, certo non in maniera drastica ma è mia premura risolvere.
Ringrazio e auguro buone cose.
Saluti cordiali
Vorrei cortesemente un parere su di un problema che mi accompagna da qualche tempo, esattamente da Maggio del 2022.
Dopo un rapporto sessuale, accuso bruciore nella parte alta del grande, per intenderci appena sotto il meato urinario, saltuariamente anche bruciore durante la minzione.
Il tutto con un tempo variale di qualche giorno, per poi non accusare più disturbi per settimane e poi di nuovo ritornare tutto come prima anche senza un precedente rapporto. La mattina inoltre il glande si presenta irritato, con punti più scuri e pelle intorno al glande leggermente irritata, situazione che si normalizza durante la giornata.
Vado ad uno specialista che effettua ecografia e visita. Parla di una balanite da sfregamento.
Per precauzione mi prescrive azitromicina 1 grammo in dose unica e banival.
Ho premesso al medico che appena 1 mese prima avevo terminato una cura antibiotica importante Zitromax 1 al di x3gg ripetuto per 3 settimane consecutive. (Prescritta da un pneumologo per uno strascico da Covid). Insiste per la azitromicina a titolo precauzionale e chiaramente accetto.
La cura non da particolari effetti, se non transitori.
Dopo 2 mesi riprovo con un altro specialista nella mia città.
Il referto recita:
E. O. genitali esterni nella norma, scleroatrofia del prepuzio
E. R. prostata x 2 di consistenza adenomatosa
ECO- All'eco estemporanea, vescica distesa esente da alterazioni parietali.
Prostata simmetrica di 51 x 43 x 37 mm di diametro (46cc)
Regolare la porzione periferica ghiandolare e il profilo capsulare, nella norma le vescicole seminali.
CONCLUSIONI- Sintomi irritativi compatibili con iniziale IPB. Scleroatrofia del prepuzio
Terapia - A. B. Topster supposte 1 la sera per 10 gg - Turnover crema mattina e sera per 10 gg poi gg 2/3 a settimana la sera
Il turnover mi da bruciore per diverse ore dall'applicazione, sopportabile quindi concludo la terapia senza problemi.
Le analisi del sangue sono tutte nella norma (referto del 02/02/23). Può senz'altro interessare: Urine normali - URINOCOLTURA Negativo PSA 1, 79 ng/ml (fino a 4)
La cura purtroppo non da alcun effetto e risento lo specialista dopo 1 mese.
Mi consiglia Riflog 1 alla sera x 15gg - Profluss 1 al mattino x 15gg e Collagenil al posto del sapone 2 volte al giorno x 15 gg.
Anche questa cura un buco nell'acqua, anzi da quando uso il Collagenil noto il glande secco e irritato.
Ora miei cari Dottori mi rimane Louders oppure chiedere un consulto qui.
Posso anche cambiare specialista ma vorrei capire se è possibile un consiglio da parte Vs in modo da indirizzare correttamente le prossime mosse.
Al momento il problema rende i rapporti assolutamente meno piacevoli, il bruciore protratto da tempo ed il resto inizia a diventare poco piacevole abbassando la qualità della vita, certo non in maniera drastica ma è mia premura risolvere.
Ringrazio e auguro buone cose.
Saluti cordiali
[#1]
Cambiare ripetutamente lo specialista spesso non è la scelta giusta, a meno che vi siano davvero gravi problemi di comunicazione e fiducia. Nessuno di noi conosce il segreto di cure immeditamente rapide ed efficaci, specie in situazioni in cui non vi siano evidenze diagnostiche così chiare. Pertanto, lo specialista si muove per gradi e non è detto che il risultato si possa ottenere immediatamente, ci vuole un po' di pazienza da entrambe le parti.
Questi "fastidi" riferiti alla parte ventrale del glande, in assenza di evidenti lesioni locali, sono quasi sempre dovuti ad irritazione della prostata e vengono irradiati in avanti lungo l'uretra. Pertanto la causa non risiede nel punto in cui si percepesci il fastidio, anche una indagine endoscopica di quel tratto risulta quasi sempre negativa. Purtoppo qusto tipo di problema prostatico rientra nell'ambito delle irritazioni a lungo decorso, che sono notoriamente molto difficili da trattare in modo efficace. Leggiamo che sono già state instaurate le cure più comuni, senz'altro vi sono ancora altre strade da tentare. Escluderemmo senz'altro l'utilizzo di antibiotici e non insisteremmo più di tanto con il trattamento locale "dermatologico" che oltre a non essere efficace rischia di creare delle sensibilizzzioni tali da andare a costituire un ulteriore problema.
Questi "fastidi" riferiti alla parte ventrale del glande, in assenza di evidenti lesioni locali, sono quasi sempre dovuti ad irritazione della prostata e vengono irradiati in avanti lungo l'uretra. Pertanto la causa non risiede nel punto in cui si percepesci il fastidio, anche una indagine endoscopica di quel tratto risulta quasi sempre negativa. Purtoppo qusto tipo di problema prostatico rientra nell'ambito delle irritazioni a lungo decorso, che sono notoriamente molto difficili da trattare in modo efficace. Leggiamo che sono già state instaurate le cure più comuni, senz'altro vi sono ancora altre strade da tentare. Escluderemmo senz'altro l'utilizzo di antibiotici e non insisteremmo più di tanto con il trattamento locale "dermatologico" che oltre a non essere efficace rischia di creare delle sensibilizzzioni tali da andare a costituire un ulteriore problema.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dr. Piana, intanto la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato, tra le altre cose in un giorno festivo. Concordo con lei sul fatto che cambiare medico dopo il primo tentativo, non è la scelta migliore. Mi sono rivolto ad uno specialista in periodo di trasferta lavorativa e visto l'esito negativo del primo approccio ho pensato di riprovare con uno specialista nella città in cui vivo, per semplicità e praticità in un eventuale controllo a distanza. Non amo cambiare senza motivi validi, tenga presente che ho lo stesso medico di famiglia da oltre 20 anni e per quanto la comunicazione e la reperibilità non è ideale, posso contare sul fatto che oltre la competenza medica conosce perfettamente l'evoluzione della mia storia clinica, di fatto ciò rappresenta quasi sempre un valore aggiunto di notevole importanza. La ringrazio inoltre per i suoi preziosi consigli. Sono una persona estremamente paziente, forse anche troppo, pertanto non demordo e vado avanti fino alla risoluzione del problema.
Ho già scritto al medico che mi ha visitato, chiedendo alternative ai prodotti prettamente dermatologici che a quanto pare, su di me, hanno un evoluzione di solo controindicazioni.
Se mi è concesso le vorrei chiedere un'ultima cosa.
Non ho mai fatto e nessuno mi ha richiesto uno spermiogramma. Secondo lei è utile indagare anche in tal senso? Non ho competenza specifica e magari ho chiesto info su un esame inutile nel mio caso. Le confesso inoltre che sono altresì scettico in merito alla serenoa repens, ma vedo che è comunemente prescritta da tantissimi suoi colleghi. Solo una considerazione personale. Leggendo in rete ho notato che le terapie a me prescritte sono comuni a moltissime persone. Senz'altro funzioneranno, non metto in dubbio, ma possibile che questa importantissima specializzazione ha cosi poche arme a disposizione? Da fuori sembra che le soluzioni ai problemi della prostata sono fermi al solito integratore e alle supposte. Senza sminuire le qualità professionali di nessuno, lungi da me, ma noto questa tendenza di uso comune e ampliamente replicata. O probabilmente mi sono rivolto a professionisti che utilizzano in prima battuta un approccio consolidato. Sono grato per i suoi consigli. La saluto cordialmente.
Ho già scritto al medico che mi ha visitato, chiedendo alternative ai prodotti prettamente dermatologici che a quanto pare, su di me, hanno un evoluzione di solo controindicazioni.
Se mi è concesso le vorrei chiedere un'ultima cosa.
Non ho mai fatto e nessuno mi ha richiesto uno spermiogramma. Secondo lei è utile indagare anche in tal senso? Non ho competenza specifica e magari ho chiesto info su un esame inutile nel mio caso. Le confesso inoltre che sono altresì scettico in merito alla serenoa repens, ma vedo che è comunemente prescritta da tantissimi suoi colleghi. Solo una considerazione personale. Leggendo in rete ho notato che le terapie a me prescritte sono comuni a moltissime persone. Senz'altro funzioneranno, non metto in dubbio, ma possibile che questa importantissima specializzazione ha cosi poche arme a disposizione? Da fuori sembra che le soluzioni ai problemi della prostata sono fermi al solito integratore e alle supposte. Senza sminuire le qualità professionali di nessuno, lungi da me, ma noto questa tendenza di uso comune e ampliamente replicata. O probabilmente mi sono rivolto a professionisti che utilizzano in prima battuta un approccio consolidato. Sono grato per i suoi consigli. La saluto cordialmente.
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Lo spermiogramma è un'indagine indirizzata alla valuatzione del numero e della qualità degli spermatozoi, non crediamo che possa essere utile nel suo caso. Altra cosa la spermiocoltura, un'indagine il cui risultato deve essere sempre valutata con molto senso critico e relazionata alla realtà del quadro clinico, a rischio di terapie antibiotiche inutili e financo controproducenti. Sulle terapie per la "prostatite cronica" già abbiamo detto, il nostro approccio è notoriamente scettico riguardo alle terapie "d'appoggio" con integratori alimentari di origine vegetale, un po' più possibilista verso i veri anti-infiammatori a cicli ed i prodoti conteneti PEA. Molta importanza ascriviamo ai consigli diretti allo stile di vita, che deve essere indirizzato alla massima regolarità in tutti i suoi aspetti ed in particolare l'alimentazione, l'idratazione, la funzione intestinale, l'attività fisica e l'attività sessuale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 19/02/2023.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.