Operazione malattia collo vescicale

Buonasera, vorrei sapere se esistesse una tecnica che preservi l’eiaculazione in caso di intervento del collo vescicale?
E se è normale che io abbia infezioni croniche urinarie?

Visto che sono abbastanza giovane e non vorrei un danno simile.
Grazie mille in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
La disostruzione di un collo vescicale stretto o sclerotico si effettua ovvamente per permettere un miglior flusso dell'urina. Durante l'eiaculazione, normalmente il collo vescicale si chiude in modo riflesso ed involontario. Dopo un eventuale intervento, questa chiusura riflessa non avviene più o è comunque ridotta, quindi all'eiaculazione il liquido seminale trova in tutto o in parte più libero sfogo verso la vescica, piuttosto che incanalarsi lungo l'uretra verso l'esterno. Questa evenienza è definita "eiaculazione retrograda" e di per sè non porta alterazioni fisiche particolari, a parte una possibile riduzione della fertilità. Tutto il resto della sfera genitale (es. erezione, sensibilità) non risulta alterata. A tutt'oggi non esiste una tecnica in grado di garantire con assoluta certezza il miglior compromesso tra permettere un più libero flusso urinario e mantenere l'eiaculazione inalterata. Sono nel tempo stati proposti vari artifici tecnici per favorire questo risultato, ma nessuno specialista onesto sarebbe in grado di garantirlo con certezza. Spesso il desiderio di preservare l'eiaculazione tende a tenere la mano dell'operatore "troppo leggera" sulla apertura del collo vescicale e questo porta ad un risultato "idraulico" non soddisfacente oppure ad una recidiva entro breve tempo. La soluzione di questo annoso contrasto di interessi tra libertà di flusso urinario e fertilità si trova applicando il buon senso sia da parte dello specialista che del paziente. In primo luogo restringendo le indicazioni operaive alle situazioni di ostruzione conclamata, con sintomi importanti e conferma della diagnosi in base ad accertamenti completi (endoscopia, indagine urodinamica) in particolare laddove la persistenza di una grave ostruzione metterebbe a rischio la vescica, se non addirittura i reni. In secondo luogo, gli attuali mezzi dellafecondazione assistita rendono possibile il recupero degli spematozoi anche in quantità molto ridotte, rendendo possibile il concepimento anche in situazioni molto marginali. Tutto questo deve essere ampiamente e chiaramente discusso tra l specialista ed il paziente nell'ambito di un corretto consenso informato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta . Quindi se ho capito bene anche in caso di perdita dell’eiaculazione sarebbe possibile il recupero di una minima parte di spermatozoi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
È comunque raro che l’eiaculazione esterna venga persa del tutto, il più delle volte si tratta di una riduzione più o meno accentuata. Il recupero degli spermatozoi è possibile, le tecniche di fecondazione assistita sono avanzatissime.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille dottore. Le chiedo solo un altra informazione. È correlato il fatto che io abbia molte infezioni ricorrenti tra cui enterococcus faecalis, klebsiella e proteus? Ora ho l’urinocoltura sempre positiva all’enterococcus da almeno sei mesi e dolori forti all’inguine.
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