è possibile che io abbia contagiato il mio partner?
Salve sono un ragazzo di 20 anni, 4 mesi fa circa ho iniziato a frequentarmi con un ragazzo coetaneo e abbiamo avuto diversi rapporti sessuale (vorrei precisare che non ho mai avuto rapporti sessuali prima e quindi ero abbastanza sicuro di non aver delle mst) verso natale del 2022 ho notato che dopo un rapporto sessuale avevo un bruciore (credo, perchè la sensazione di bruciore assomiglia più a quando sto fuori al freddo e il vento mi arriva in faccia) sul glande e una maggiore frequenza minzionale (questi due sintomi dopo due giorni circa passavano).
Vorrei precisare anche che in passato avevo diversi episodi di frequenza minzionale maggiore rispetto ad altri giorni ma non era mai costante (2/3/4 giorni e passava).
Per sicurezza sono andato dal mio medico di base che mi ha prescritto una urinocoltura e una spermiocoltura (tutte e due risultati negativi) e per mia decisione ho fatto delle analisi per HIV, sifilide e epatite (tutto negativo).
Ho fatto poi una visita urologica e mi hanno prescritto 200mg di bassado ogni 12 ore per 7 giorni e una iniezione 1 g di ceftriaxone (terminata il tutto circa 2 settimane fa) e un integratore Ferprost per un mese.
Non avevo avuto una diagnosi precisa dai dottori dato che tutti gli esami che avevo fatto sono risultati negativi.
I primi giorni della terapia avevo notato che la frequenza minzionale era peggiorato (anche di molto) con un lievissimo migliorato nei giorni successivi e a fine terapia non era svanito (adesso sembra migliorato ma non sono sicuro che sia scomparso, vorrei precisare che in questo periodo sono anche molto ansioso per la sessione universitaria e per la paura di aver trasmesso qualcosa al mio partner) L’altro ieri ho avuto il primo rapporto con il mio partner dopo un mese e per sicurezza ho usato il preservativo (per il rapporto orale, anale l’ho sempre usato), ma ho notato che a fine rapporto il glande sembrava arrossato (color rosa molto intenso) e lentamente ha iniziato a ritornare di un colorito mio solito (circa dopo un giorno, è normale?) e era ritornato anche quel strano bruciore ma solo dopo essermene tornato a casa, cioè circa 24 ore dopo il rapporto (è durato circa per 2/3 ore e poi è svanito).
Le mie domande sono:
1) pur non avendo fatto mai sesso prima di incontrare il mio partner è possibile che io gli abbia trasmesso qualcosa?
(il mio partner dice che non ha nessun sintomo dalla prima volta che lo abbiamo fatto e aveva donato il sangue e dagli esami del sangue aveva tutto negativo)
2) urinocoltura e la spermiocoltura quanto sono precisi nel rilevare i batteri?
Perchè non mi hanno prescritto un tampone uretrale e dovrei farlo?
(non mi sembra di avere secrezioni strane e durante la visita urologica non ne hanno notato)
3) come dovrei comportarmi?
Il mio partner dovrebbe fare qualche esame pur non avendo sintomi?
Se si, quali? O è tutto inutile perché li ho già fatti io e sono risultati negativi?
4) è possibile che io abbia fatto una terapia antibiotica inutile? (quindi è possibile che io non abbia mai avuto un infezione?)
Se sì, ci sono conseguenze?
Vi sarei molto grati se mi rispondesse a tutte le domande grazie mille e buon lavoro
Vorrei precisare anche che in passato avevo diversi episodi di frequenza minzionale maggiore rispetto ad altri giorni ma non era mai costante (2/3/4 giorni e passava).
Per sicurezza sono andato dal mio medico di base che mi ha prescritto una urinocoltura e una spermiocoltura (tutte e due risultati negativi) e per mia decisione ho fatto delle analisi per HIV, sifilide e epatite (tutto negativo).
Ho fatto poi una visita urologica e mi hanno prescritto 200mg di bassado ogni 12 ore per 7 giorni e una iniezione 1 g di ceftriaxone (terminata il tutto circa 2 settimane fa) e un integratore Ferprost per un mese.
Non avevo avuto una diagnosi precisa dai dottori dato che tutti gli esami che avevo fatto sono risultati negativi.
I primi giorni della terapia avevo notato che la frequenza minzionale era peggiorato (anche di molto) con un lievissimo migliorato nei giorni successivi e a fine terapia non era svanito (adesso sembra migliorato ma non sono sicuro che sia scomparso, vorrei precisare che in questo periodo sono anche molto ansioso per la sessione universitaria e per la paura di aver trasmesso qualcosa al mio partner) L’altro ieri ho avuto il primo rapporto con il mio partner dopo un mese e per sicurezza ho usato il preservativo (per il rapporto orale, anale l’ho sempre usato), ma ho notato che a fine rapporto il glande sembrava arrossato (color rosa molto intenso) e lentamente ha iniziato a ritornare di un colorito mio solito (circa dopo un giorno, è normale?) e era ritornato anche quel strano bruciore ma solo dopo essermene tornato a casa, cioè circa 24 ore dopo il rapporto (è durato circa per 2/3 ore e poi è svanito).
Le mie domande sono:
1) pur non avendo fatto mai sesso prima di incontrare il mio partner è possibile che io gli abbia trasmesso qualcosa?
(il mio partner dice che non ha nessun sintomo dalla prima volta che lo abbiamo fatto e aveva donato il sangue e dagli esami del sangue aveva tutto negativo)
2) urinocoltura e la spermiocoltura quanto sono precisi nel rilevare i batteri?
Perchè non mi hanno prescritto un tampone uretrale e dovrei farlo?
(non mi sembra di avere secrezioni strane e durante la visita urologica non ne hanno notato)
3) come dovrei comportarmi?
Il mio partner dovrebbe fare qualche esame pur non avendo sintomi?
Se si, quali? O è tutto inutile perché li ho già fatti io e sono risultati negativi?
4) è possibile che io abbia fatto una terapia antibiotica inutile? (quindi è possibile che io non abbia mai avuto un infezione?)
Se sì, ci sono conseguenze?
Vi sarei molto grati se mi rispondesse a tutte le domande grazie mille e buon lavoro
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1) Molto improbabile.
2) Il tampone uretrale è un esame assai poco preciso, a meno che venga effettuato direttamente su una secrezione evidente ed abbondante.
3) Se non vi sono disturbi evidenti, diremmo che non sia il caso di fare ulteriori accertamenti.
4) In linea di massima, ogni terapia antibiotica dovrebbe essere sorretta da una positività degli esami colturali o la presenza di segni evidenti di complicazione, come la febbre. In molto casi alcuni Colleghi sono comunque spinti a prescrivere antibiotici di copertura per tamponare l’emotività del soggetto.
2) Il tampone uretrale è un esame assai poco preciso, a meno che venga effettuato direttamente su una secrezione evidente ed abbondante.
3) Se non vi sono disturbi evidenti, diremmo che non sia il caso di fare ulteriori accertamenti.
4) In linea di massima, ogni terapia antibiotica dovrebbe essere sorretta da una positività degli esami colturali o la presenza di segni evidenti di complicazione, come la febbre. In molto casi alcuni Colleghi sono comunque spinti a prescrivere antibiotici di copertura per tamponare l’emotività del soggetto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 10/02/2023.
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