Utilizzo allopurinolo
Buongiorno,
mio marito in seguito a diversi calcoli (monoidrato 40% e acido urico 60%), prende ogni giorno ormai da oltre un anno l'allopulinoro da 300.
Ora sono sorti problemi di reflusso gastrico che prima non aveva.
Può essere collegato all'allopurinolo?
E' corretto pensare di utilizzarlo a vita per evitare la formazione di nuovi calcoli renali?
Grazie mille, un cordiale saluto
mio marito in seguito a diversi calcoli (monoidrato 40% e acido urico 60%), prende ogni giorno ormai da oltre un anno l'allopulinoro da 300.
Ora sono sorti problemi di reflusso gastrico che prima non aveva.
Può essere collegato all'allopurinolo?
E' corretto pensare di utilizzarlo a vita per evitare la formazione di nuovi calcoli renali?
Grazie mille, un cordiale saluto
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L'allopurinolo può manifestare degli effetti sull'apparato digerente, ma di per sè non può causare l'insorgere del reflusso, che ha cause anatomiche (ernia iatale ed altro) che sono costituzionali e non dipendono quindi dall'assunzione di farmaci.
L'allopurinolo può prevenire indirettamente la formazione di calcoli nella misura in cui è in grado di ridurre i livelli di acido urico nel sangue. Tutto questo deve essere documentato con controlli successivi, pertanto l'approccio non può essere genericamente empirico.
Come tutte le altre terapie di metafilassi della calcolosi urinaria, si pone il problema della loro durata nel tempo, che è indefinita ed idealmente anche "a vita". Ovviamente questo non è realistico, pertanto la terapia va rimodulata nel tempo in base all'andamento della calcolosi (es. frequenza delle recidive) ed al monitoraggio di alcuni esami di laboratorio (es. acido urico, acidità delle urine, ed altro).
Per quanto riguarda la attuale situazione, si potrà certamente sospendere temporneamente l'assunzione di allopurinolo e valutare l'andamento del disturbo gastrico.
L'allopurinolo può prevenire indirettamente la formazione di calcoli nella misura in cui è in grado di ridurre i livelli di acido urico nel sangue. Tutto questo deve essere documentato con controlli successivi, pertanto l'approccio non può essere genericamente empirico.
Come tutte le altre terapie di metafilassi della calcolosi urinaria, si pone il problema della loro durata nel tempo, che è indefinita ed idealmente anche "a vita". Ovviamente questo non è realistico, pertanto la terapia va rimodulata nel tempo in base all'andamento della calcolosi (es. frequenza delle recidive) ed al monitoraggio di alcuni esami di laboratorio (es. acido urico, acidità delle urine, ed altro).
Per quanto riguarda la attuale situazione, si potrà certamente sospendere temporneamente l'assunzione di allopurinolo e valutare l'andamento del disturbo gastrico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 10/02/2023.
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