Cosa mi succedera??

Ott.
2022 In esequito a comparsa di urine rosate e lieve fastidio in regione pelvica il paziente esegue ecografia addome con riscontro di neoformazione vescicale.

25.10.
22 Creat.
1.3 sMDRD 57
28.10.
22 C torace-addome completo con mdc: presenza in sede vescicale di formazione parietale post.
dx di circa 3.5 cm di 2 cm di spessore, sviluppata a ridosso del meato ureterale dx verosimilmente infiltrato in assenza di idronefrosi.
Diffusa malattia parietale mista dell'aorta addominale con sospetta stenosi critica del carrefour coinvolgente gli osti delle iliache comuni.
Stenosi subocclusiva ostiale dell'arteria renale dx con stenosi critica ostiale dell'arteria renale sinistra.
Ernia iatale.
Presenza di nodulo polmonare di 1 cm al segmento
posteriore del lobo inf.
sin in para-aortica.

2.12.
22 TURV (Urologia Novi): stenosi del meato uretrale che viene dilatato progressivamente.
In sede presfinterica stenosi dell'uretra valicabile con CV 20 Ch.
In uretra posteriore si descrivono lobi prostatici ostruenti.
In vescica mezzo limpido.
Il meato di sinistra si presenta in sede regolare.
In corrispondenza della parete laterale destra di descrive voluminosa neoformazione a larga base di impianto di circa 25 mm con fini calcificazioni in superficie.
la mucosa vescicale circostante appare eritematosa e bollosa e si estende fino al meato ureterale destro.
Il meato appare tuttavia beante e pervie.
In parete posteriore si descrivono alcune lesioni satelliti papillari circa 1 cm.

Biopsie: multipli focolai di carcinoma uroteliale di alto grado infiltrante il tessuto muscolare della tonaca propria pT2 G3 e carcinoma uroteliale di alto grado infiltrante il tessuto connettivo sottoepiteliale pT1 G3
3.12.
22 Creat.
1.33 SMDRD 55
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Non è chiaro se nell'intervento endoscopico le lesioni siano state completamente rimosse (resecate) oppure siano veramente solo state eseguite delle biopsie.
D'ogni modo, il riscontro istologico parrebbe deporre per una infiltrazione profonda della parete vescicale (pT2) e questo porta in genere a porre le indicazioni ad una asportazione della vescica con confezionamento di una derivazione delle urine, esterna o con ricostruzione della vescica. Questo in termini assolutamente generali, la situazione deve essere necessariamente essere valutata in base a molti altri fattori, che noi non conosciamo, dai Colleghi che la stanno seguendo direttamente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille nel caso si dovesse fare asportazione vescica totale con sacchetto estermo come sarebbe operazione decorso e la vita che mi attende????
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Premettiamo che questi sono argomenti molto complessi ed articolati da affrontare, inoltre la nostra conoscenza del suo caso è estremamete limitata alle poche notizie che lei ci fornisce. Pertanto solo i nostri Colleghi che la seguono direttament sono in grado di entarre nel necessario dettaglio.
D'ogni modo, in termini generali, l'intervento di asportazione della vescica avviene oggi ancora quasi sempre eseguito con chirurgia tradizionale a cielo aperto, più raramente in laparoscopia. E' comunque da considerare un intervento invasivo, che necessita di tempi di degenza e convalescenza non brevi. Peraltro, la radicalità oncologica rende indispensabile ed inevitabile tutto ciò. La vita con una derivazione urinaria esterna comporta alcuni accorgimenti cui in genere ci si abitua abbastanza rapidamente, ma non comporta particolari limitazioni od altri handicap.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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