Adenocarcinoma prostatico gleason 4+5
Gentili Dottori, scrivo per mio padre, 70 anni.
Faccio una breve cronistoria:
- 02/2022: ci rivolgiamo ad uno specialista urologo per incontinenza urinaria, minzione molto frequente, bruciore.
Ecografia: fegato e vie biliari nella norma, reni normoconformati, buona rappresentazione della corticale e discriminazione corticomidollare, non idronefrosi.
Vescica distesa, non lesioni evidenti, testicoli nella norma, prostata trans rettale normoconformata, non lesioni focali, volume 43 cc alcune calcificazioni.
Conclusioni: ipertrofia prostatica con note di prostatite;
- 02/2022: Psa 3.32, psa libero 0.84, ratio 25.30
- 06/2022: Psa 2.57, Psa libero 0.94, ratio 36.60
- 08/2022: RM multiparametrica prostatica, esito PIRADS 1
- 12/2022: ecografia, esito sospetta neoplasia prostatica (fegato e vie biliari nella norma, reni con corticale normorappresentata, buona discriminazione corticomidollare, non idronefrosi.
Vescica distesa, non lesioni evidenti.
Testicoli nella norma.
Prostata transrettale, DISOMOGENEA IN TOTO).
Psa 4.
Posizionamento catetere
- 01/2023: biopsia (contestuale prescrizione di bicalutamide 150) con seguente diagnosi: A1) Adenocarcinoma prostatico, Gleason 4+5, interessante il 90% del materiale, con marcata reazione desmoplastica e associato carcinoma intraduttale.
(materiale frammentato).
Neuroinvasione: presente.
Grade Group: 5.
(WHO 2022); B1) Adenocarcinoma prostatico, Gleason 4+5, interessante il 90% del materiale, con marcata reazione desmoplastica (materiale frammentato).
Neuroinvasione: presente.
Grade Group: 5.
(WHO 2022);
- Viene quindi diagnosticata neoplasia prostatica di alto grado (psa 4; Gleason 4+5) e prescritta scintigrafia ossea; come terapia, prescritto decapeptyl 11.25 1 fiala ogni tre mesi e bicalutamide 50 mg da quando inizia decapeptyl.
Da fare a tre mesi dalla diagnosi: psa, tac addome con contrasto e controllo.
Da rivalutare per eventuale intervento chirurgico.
Ad oggi siamo in attesa di svolgere scintigrafia.
Abbiamo provato a rimuovere il catetere ma ha dovuto riposizionarlo perché non riusciva ad urinare.
A tal proposito vorrei domandarvi:
1) possibile che in occasione delle prime visite il medico non abbia riscontrato la patologia?
È possibile che il tumore si sia sviluppato solo in seguito?
2) la RM multiparametrica prostatica con esito PIRADS 1 dovrebbe indicare una bassa probabilità di tumore; se ho ben capito tale esame ha un’elevata attendibilità, come si conciliano l’esito di questo e il psa non elevato con la successiva biopsia?
3) cosa ne pensate della terapia prescritta?
Sarebbe opportuno svolgere ulteriori esami oltre alla scintigrafia?
4) quanto è grave la situazione e come potrebbe evolvere?
Come mai non ci è stato indicato lo stadio del tumore?
Vi ringrazio in anticipo per la Vostra grande disponibilità
Cordiali saluti
Faccio una breve cronistoria:
- 02/2022: ci rivolgiamo ad uno specialista urologo per incontinenza urinaria, minzione molto frequente, bruciore.
Ecografia: fegato e vie biliari nella norma, reni normoconformati, buona rappresentazione della corticale e discriminazione corticomidollare, non idronefrosi.
Vescica distesa, non lesioni evidenti, testicoli nella norma, prostata trans rettale normoconformata, non lesioni focali, volume 43 cc alcune calcificazioni.
Conclusioni: ipertrofia prostatica con note di prostatite;
- 02/2022: Psa 3.32, psa libero 0.84, ratio 25.30
- 06/2022: Psa 2.57, Psa libero 0.94, ratio 36.60
- 08/2022: RM multiparametrica prostatica, esito PIRADS 1
- 12/2022: ecografia, esito sospetta neoplasia prostatica (fegato e vie biliari nella norma, reni con corticale normorappresentata, buona discriminazione corticomidollare, non idronefrosi.
Vescica distesa, non lesioni evidenti.
Testicoli nella norma.
Prostata transrettale, DISOMOGENEA IN TOTO).
Psa 4.
Posizionamento catetere
- 01/2023: biopsia (contestuale prescrizione di bicalutamide 150) con seguente diagnosi: A1) Adenocarcinoma prostatico, Gleason 4+5, interessante il 90% del materiale, con marcata reazione desmoplastica e associato carcinoma intraduttale.
(materiale frammentato).
Neuroinvasione: presente.
Grade Group: 5.
(WHO 2022); B1) Adenocarcinoma prostatico, Gleason 4+5, interessante il 90% del materiale, con marcata reazione desmoplastica (materiale frammentato).
Neuroinvasione: presente.
Grade Group: 5.
(WHO 2022);
- Viene quindi diagnosticata neoplasia prostatica di alto grado (psa 4; Gleason 4+5) e prescritta scintigrafia ossea; come terapia, prescritto decapeptyl 11.25 1 fiala ogni tre mesi e bicalutamide 50 mg da quando inizia decapeptyl.
Da fare a tre mesi dalla diagnosi: psa, tac addome con contrasto e controllo.
Da rivalutare per eventuale intervento chirurgico.
Ad oggi siamo in attesa di svolgere scintigrafia.
Abbiamo provato a rimuovere il catetere ma ha dovuto riposizionarlo perché non riusciva ad urinare.
A tal proposito vorrei domandarvi:
1) possibile che in occasione delle prime visite il medico non abbia riscontrato la patologia?
È possibile che il tumore si sia sviluppato solo in seguito?
2) la RM multiparametrica prostatica con esito PIRADS 1 dovrebbe indicare una bassa probabilità di tumore; se ho ben capito tale esame ha un’elevata attendibilità, come si conciliano l’esito di questo e il psa non elevato con la successiva biopsia?
3) cosa ne pensate della terapia prescritta?
Sarebbe opportuno svolgere ulteriori esami oltre alla scintigrafia?
4) quanto è grave la situazione e come potrebbe evolvere?
Come mai non ci è stato indicato lo stadio del tumore?
Vi ringrazio in anticipo per la Vostra grande disponibilità
Cordiali saluti
[#1]
Buongiorno,
un carcinoma prostatico GS 9 con differenziazione intraduttale e' un tumore ad elevata aggressività' in grado di svilupparsi in pochi mesi progredendo fino a creare una ostruzione alla minzione come in questo caso. Inoltre questi tumori producono meno PSA di altri , rendendo più' difficile un sospetto iniziale.
E' quindi possibile che ai primi riscontri il tumore non fosse presente o percepibile.
Relativamente alla risonanza magnetica multiparametrica della prostata e' l'esame più' attendibile ed in genere, soprattutto quando viene mostrata una classe di rischio PIRADS 1-2 , il tumore non e' presente. E' pero' un esame molto dipendente dall'operatore e dalla qualità' della macchina ed in centri con non elevata esperienza, valutazioni non corrette sono possibili.
Relativamente alla terapia ho qualche dubbio:
- la terapia iniziale con bicalutamide 150 mg non esiste e' fuori di tutte le linee guida.
- la terapia con decapeptyl trimestrale deve essere accompagnata da bicalutamide 50 mg solo per 15-20 giorni prima e 15-20 giorni dopo la prima somministrazione, ma poi sempre interrotta la bicalutamide. Queste sono regole ormai ben note e codificate dalle linee guida e mi sembra strano che un centro competente proponga ancora un blocco androgenico totale continuando la bicalutamide .
- in generale il tumore e' molto aggressivo e cresce velocemente, non e' possibile aspettare molto per arrivare alla terapia. La scintigrafia ossea insieme ad una TC total body, o meglio una PET TC con PSMA deve subito dire l'estensione del tumore. Se il tumore e' limitato a prostata e tessuti circostanti senza lesioni a distanza, la prostatectomia radicale seguita da radioterapie esterna estesa alla pelvi e' una opzione da valutare rispetto alla radioterapia estesa in pelvi associata a 24-36 mesi di blocco androgenico.
In caso di localizzazioni secondarie invece la terapia locale da valutare puo' essere la radioterapia ( se meno di 3 lesioni a distanza) o nessuna ed affidarsi ad una terapia sistemica non solo di blocco androgenico ma con chemioterapia taxani.
E' una situazione complessa, un tumore piuttosto rapido, non bisogno perdere tempo e soprattutto affidarsi ad un centro con grande esperienza dove urologo, radioterapista ed oncologo collaborino a raggiungere il risultato migliore possibile
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza di Roma
un carcinoma prostatico GS 9 con differenziazione intraduttale e' un tumore ad elevata aggressività' in grado di svilupparsi in pochi mesi progredendo fino a creare una ostruzione alla minzione come in questo caso. Inoltre questi tumori producono meno PSA di altri , rendendo più' difficile un sospetto iniziale.
E' quindi possibile che ai primi riscontri il tumore non fosse presente o percepibile.
Relativamente alla risonanza magnetica multiparametrica della prostata e' l'esame più' attendibile ed in genere, soprattutto quando viene mostrata una classe di rischio PIRADS 1-2 , il tumore non e' presente. E' pero' un esame molto dipendente dall'operatore e dalla qualità' della macchina ed in centri con non elevata esperienza, valutazioni non corrette sono possibili.
Relativamente alla terapia ho qualche dubbio:
- la terapia iniziale con bicalutamide 150 mg non esiste e' fuori di tutte le linee guida.
- la terapia con decapeptyl trimestrale deve essere accompagnata da bicalutamide 50 mg solo per 15-20 giorni prima e 15-20 giorni dopo la prima somministrazione, ma poi sempre interrotta la bicalutamide. Queste sono regole ormai ben note e codificate dalle linee guida e mi sembra strano che un centro competente proponga ancora un blocco androgenico totale continuando la bicalutamide .
- in generale il tumore e' molto aggressivo e cresce velocemente, non e' possibile aspettare molto per arrivare alla terapia. La scintigrafia ossea insieme ad una TC total body, o meglio una PET TC con PSMA deve subito dire l'estensione del tumore. Se il tumore e' limitato a prostata e tessuti circostanti senza lesioni a distanza, la prostatectomia radicale seguita da radioterapie esterna estesa alla pelvi e' una opzione da valutare rispetto alla radioterapia estesa in pelvi associata a 24-36 mesi di blocco androgenico.
In caso di localizzazioni secondarie invece la terapia locale da valutare puo' essere la radioterapia ( se meno di 3 lesioni a distanza) o nessuna ed affidarsi ad una terapia sistemica non solo di blocco androgenico ma con chemioterapia taxani.
E' una situazione complessa, un tumore piuttosto rapido, non bisogno perdere tempo e soprattutto affidarsi ad un centro con grande esperienza dove urologo, radioterapista ed oncologo collaborino a raggiungere il risultato migliore possibile
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Chirurgia Robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Prof. Sciarra, la ringrazio per la pronta risposta
La pet tc con psma è alternativa a scintigrafia+tac, giusto ?
Non capisco perché per ora è stata prescritta solo scintigrafia e solo tra 3 mesi tac (solo addome e non total body)
Al momento siamo in cura presso Ospedale Manzoni di Lecco, dott. Scuzzarella, mi saprebbe dare un feedback su questo centro? Mi potrebbe indicare i migliori centri su Milano?
La ringrazio nuovamente
Simone
La pet tc con psma è alternativa a scintigrafia+tac, giusto ?
Non capisco perché per ora è stata prescritta solo scintigrafia e solo tra 3 mesi tac (solo addome e non total body)
Al momento siamo in cura presso Ospedale Manzoni di Lecco, dott. Scuzzarella, mi saprebbe dare un feedback su questo centro? Mi potrebbe indicare i migliori centri su Milano?
La ringrazio nuovamente
Simone
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 20/01/2023.
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