Cistite dopo intervento
Lo scorso aprile ho eseguito una miomectomia laparotomica perché avevo due fibromi che mi causavano delle difficoltà. Durante il ricovero mi hanno messo il catetere per due giorni.
L'intervento è andato bene e dai controlli risultava essere tutto apposto.
Da allora però accusò sintomi riconducibili ad una cistite.
Dopo alcuni mesi dall'operazione mi sono recata in pronto soccorso con sintomi quali pancia gonfia, dolore al basso ventre, diarrea alternata a stitichezza e difficoltà ad urinare.
Mi hanno consigliato di prendere amoxicillina+acido clavulanico e per qualche settimana i sintomi sono migliorati.
Dopo un po' però gli stessi sintomi si sono ripresentati.
Per verificare eventuale infezione ho eseguito un urinocoltura che ahimè è risultata negativa.
Presento ancora i sintomi e chiedo che altri esami potrei eseguire nella possibilità di un eventuale infezione.
L'intervento è andato bene e dai controlli risultava essere tutto apposto.
Da allora però accusò sintomi riconducibili ad una cistite.
Dopo alcuni mesi dall'operazione mi sono recata in pronto soccorso con sintomi quali pancia gonfia, dolore al basso ventre, diarrea alternata a stitichezza e difficoltà ad urinare.
Mi hanno consigliato di prendere amoxicillina+acido clavulanico e per qualche settimana i sintomi sono migliorati.
Dopo un po' però gli stessi sintomi si sono ripresentati.
Per verificare eventuale infezione ho eseguito un urinocoltura che ahimè è risultata negativa.
Presento ancora i sintomi e chiedo che altri esami potrei eseguire nella possibilità di un eventuale infezione.
[#1]
Dr. Paolo Piana
Urologo
43.6k 1.9k
Pancia gonfia, dolore al basso ventre, diarrea alternata a stitichezza sono sintomi più facilmente correlabili all’intestino. La difficoltà ad urinare dovrebbe invece essere meglio caratterizzata, per comprendere se veramente si tratti di sintomi riconducibili ad una cistite . Le differenze possono essere sottili, ma solo una corretta interpretazione può portare ad affrontare la situazione nel modo più corretto. Più che sulla positività o meno dell’urocoltura, che può essere condizionata da fattori esterni (es. intestinali), è interessante valutare il sedimento dell’esame delle urine, ovvero la presenza e quantità di tracce di sangue e cellule infiammatorie (leucociti). Il tutto ovviamente accompagnato da una attenta valutazione diretta da parte di un nostro Collega specialista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 18/01/2023.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.