Ma sulle dimensioni della prostata
Gentili urologi chirurghi
sono affetto da IPB da alcuni anni, in trattamento con teraprost 5 mg (mezza x due volte al dì) e vorrei porre ora l'accento non sulle limitazioni e disturbi (sempre presenti) ma sulle dimensioni della prostata. Ricordo che qualche anno fa l'urologo mi parlò di 47 - 48 cc, poi lo stesso all'ultima visita (che a breve dovrò rifare certamente) nel settembre '08 mi disse "sarà 52 - 53 cc". Poichè leggendo e vedendo filmati in rete, in cui vengono trattate prostate con diverse tecnologie e metodiche, il chirurgo parla sempre (ed è scritto) in termini di grammi, in peso, vorrei capire qual'è il termine di conversione, in poche parole il peso specifico medio della prostata: è per caso uguale a 1? cioè si può dire che una prostata di 50 cc è (circa, va beh..) 50 gr? o quanto può pesare una prostata di tal volume? Tutto questo poi per evidenziare il secondo quesito, molto più interessante, ovvero poichè ho letto che si sceglie un determinato tipo di operazione o metodologia di intervento anche a seconda del peso di questa "benedetta" ghiandola, io vorrei sapere quanto pesa e se ad esempio potrebbe essere operabile - che so - magari, perchè no, con moderna tecnica laser (se il peso, o il volume che sia, non è già oltremodo eccessivo e causa diniego).
Ringrazio vivamente per la Vs cortese attenzione
sono affetto da IPB da alcuni anni, in trattamento con teraprost 5 mg (mezza x due volte al dì) e vorrei porre ora l'accento non sulle limitazioni e disturbi (sempre presenti) ma sulle dimensioni della prostata. Ricordo che qualche anno fa l'urologo mi parlò di 47 - 48 cc, poi lo stesso all'ultima visita (che a breve dovrò rifare certamente) nel settembre '08 mi disse "sarà 52 - 53 cc". Poichè leggendo e vedendo filmati in rete, in cui vengono trattate prostate con diverse tecnologie e metodiche, il chirurgo parla sempre (ed è scritto) in termini di grammi, in peso, vorrei capire qual'è il termine di conversione, in poche parole il peso specifico medio della prostata: è per caso uguale a 1? cioè si può dire che una prostata di 50 cc è (circa, va beh..) 50 gr? o quanto può pesare una prostata di tal volume? Tutto questo poi per evidenziare il secondo quesito, molto più interessante, ovvero poichè ho letto che si sceglie un determinato tipo di operazione o metodologia di intervento anche a seconda del peso di questa "benedetta" ghiandola, io vorrei sapere quanto pesa e se ad esempio potrebbe essere operabile - che so - magari, perchè no, con moderna tecnica laser (se il peso, o il volume che sia, non è già oltremodo eccessivo e causa diniego).
Ringrazio vivamente per la Vs cortese attenzione
[#2]
caro lettore,
la decisione circa la opportunità-necessità di sottoporsi ad intervento chirurgico non dipende dalle dimensioni della prostata ma dai disagi minzionali e dalle eventuali complicanze che l'aumento volumetrico della ghiandola possa aver indotto.
In pratica una valutazione da parte dello specialista che potrebbe, poi, consigliare la tecnica migliore per il paziente e per l'urologo
cari saluti
la decisione circa la opportunità-necessità di sottoporsi ad intervento chirurgico non dipende dalle dimensioni della prostata ma dai disagi minzionali e dalle eventuali complicanze che l'aumento volumetrico della ghiandola possa aver indotto.
In pratica una valutazione da parte dello specialista che potrebbe, poi, consigliare la tecnica migliore per il paziente e per l'urologo
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
Vi ringrazio gentili urologi
quindi è unitario e si può intendere indifferentemente in gr o cc
Da ciò che posso intuire, quindi endoscopia, nel caso delle dimensioni della mia prostata non si dovrebbero eventualmente fare tagli al corpo, ma intromissione di un tubicino...sarebbe quindi meno invasiva..
Carissimi saluti
quindi è unitario e si può intendere indifferentemente in gr o cc
Da ciò che posso intuire, quindi endoscopia, nel caso delle dimensioni della mia prostata non si dovrebbero eventualmente fare tagli al corpo, ma intromissione di un tubicino...sarebbe quindi meno invasiva..
Carissimi saluti
[#5]
Utente
Ringrazio gentili Medici, se pur con ritardo...sono sempre più convinto che "l'andar sotto i ferri" sarà l'unica soluzione, poichè mi pare che la situazione sia proprio compomessa e i farmaci più di tanto non fanno: il flusso è molto debole, spesso intermittente, mi pare poi che devo come "spingere" per finire di urinare, poi mi rimangono goccie di urina a fine minzione..le uniche cose che sembrano positive sono il PSA (che a breve vorrà confermare) ed il fatto che non mi devo alzare la notte, ogni tanto una volta al mattino presto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 43.1k visite dal 19/07/2009.
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