All’att.ne dott.Piana(se possibile):ipotesi infezione alle vie urinarie
Buongiorno
Da ca 3 settimane ho bruciore al meato uretrale con secrezioni trasparenti a fasi alterne; mi ha allarmato più che altro il bruciore, in quanto, tali secrezioni mi è già capitato di averle, presumibilmente causate da congestioni prostatite (prostata che all’ecografia si presenta di dimensioni nella norma per la mia età, ma grossolanamente fibrocalcifica).
Dati i disturbi ho pensato a un rapporto occasionale protetto avuto qualche giorno prima, che è stato temporaneamente interrotto con eccitazione manuale della partner mantenendo il preservativo e, successivamente tolto e prosecuzione manuale per un po’ e poi inserimento nuovo condom per conclusione rapporto; non so se tale dinamica di contatto con mani umide di secrezioni vaginali possa essere veicolo di infezioni, sta di fatto che i disturbi mi hanno condotto a questa ipotesi.
Ho chiesto un appuntamento con l’urologo di fiducia che purtroppo è in ferie e, quindi l’appuntamento è fissato per fine gennaio.
Nel frattempo, volendo evitare di assumere antibiotici inutilmente, ho effettuato, a 11 gg dal predetto rapporto, esami urine, urinocoltura, ricerca tricomonhas e clamidia su urine pcr.
Di seguito gli esiti:
Urine in ordine tranne la presenza nel sedimento di 11 eritrociti (rif.
<15); leucociti 2 (rif.
<20); ph 5, 5; peso sp.
1029; di solito il sedimento riporta nulla di patologico.
Urinocoltura negativa, trichomonas negativa; per la clamidia l’esito è: non rilevato; presumo significhi negativa ma, in passato lo stesso esame riportava negativa.
Chiedo se gli esami possano intendersi risolutivi o sarebbe preferibile ripetere le urine per presenza eritrociti e leucociti e ulteriori ricerche per eventuali agenti infettivi; ho consultato un altro centro che effettua un pacchetto screening di 7 esami tra cui ureaplasma, mycoplasmi, gonorrea.
Mi scuso per essermi un po’ dilungato; ringrazio per l’attenzione.
Da ca 3 settimane ho bruciore al meato uretrale con secrezioni trasparenti a fasi alterne; mi ha allarmato più che altro il bruciore, in quanto, tali secrezioni mi è già capitato di averle, presumibilmente causate da congestioni prostatite (prostata che all’ecografia si presenta di dimensioni nella norma per la mia età, ma grossolanamente fibrocalcifica).
Dati i disturbi ho pensato a un rapporto occasionale protetto avuto qualche giorno prima, che è stato temporaneamente interrotto con eccitazione manuale della partner mantenendo il preservativo e, successivamente tolto e prosecuzione manuale per un po’ e poi inserimento nuovo condom per conclusione rapporto; non so se tale dinamica di contatto con mani umide di secrezioni vaginali possa essere veicolo di infezioni, sta di fatto che i disturbi mi hanno condotto a questa ipotesi.
Ho chiesto un appuntamento con l’urologo di fiducia che purtroppo è in ferie e, quindi l’appuntamento è fissato per fine gennaio.
Nel frattempo, volendo evitare di assumere antibiotici inutilmente, ho effettuato, a 11 gg dal predetto rapporto, esami urine, urinocoltura, ricerca tricomonhas e clamidia su urine pcr.
Di seguito gli esiti:
Urine in ordine tranne la presenza nel sedimento di 11 eritrociti (rif.
<15); leucociti 2 (rif.
<20); ph 5, 5; peso sp.
1029; di solito il sedimento riporta nulla di patologico.
Urinocoltura negativa, trichomonas negativa; per la clamidia l’esito è: non rilevato; presumo significhi negativa ma, in passato lo stesso esame riportava negativa.
Chiedo se gli esami possano intendersi risolutivi o sarebbe preferibile ripetere le urine per presenza eritrociti e leucociti e ulteriori ricerche per eventuali agenti infettivi; ho consultato un altro centro che effettua un pacchetto screening di 7 esami tra cui ureaplasma, mycoplasmi, gonorrea.
Mi scuso per essermi un po’ dilungato; ringrazio per l’attenzione.
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Salve; a completamento diagnostico, nel dubbio di infezioni del tratto genitale, spesso è utile anche un tampone uretrale ed una spermiocoltura, specie se si sono manifestate secrezioni uretrali. Ne parli con il medico di fiducia, che saprà chiarire se vi è indicazione agli ulteriori esami nel suo caso specifico.
Per quanto riguarda la trasmissibilità delle infezioni, il contatto con eventuali liquidi infetti, anche se trasportati dalle mani e non da contatto diretto, può essere causa di infezione!
Per quanto riguarda la trasmissibilità delle infezioni, il contatto con eventuali liquidi infetti, anche se trasportati dalle mani e non da contatto diretto, può essere causa di infezione!
Per visite e consulti: https://www.clickdoc.it/prenota-visita/69335/federico-romantini-urologo-alba_adriatica
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Utente
Buongiorno Dott. Piana/Dr Romantini
Ho effettuato oggi una visita presso un altro urologo perché l’urologo di fiducia non può ricevermi prima del 10/02/2022. Ho portato esami precedenti + screening su urine pcr 30ml primo getto mattutino del 3/1/23 per micoplasmi, ureaplasma, trichomonas, gonorrea, clamidia risultati tutti negativi. Alla visita e ecografia tutto nella norma. Il bruciore al meato, indipendentemente dall’urinazione, permane; non più secrezioni.
Per la dinamica del rapporto occasionale avvenuto l’11/12/22 con possibilità di veicolo infezione indiretta tramite mani sporche di secrezioni vaginali e il permanere del bruciore l’urologo consiglia cura antibiotica a largo spettro nel dubbio possa esserci una infezione in quanto asserisce che, se la carica batterica fosse bassa, gli esami risulterebbero comunque negativi anche a fronte di un eventuale infezione.
La cura prevede:
Ceftriaxone intramuscolo + 1 g di azitromicina lo stesso giorno; di seguito 2 cp al giorno di doxiciclina 100 mg per 7 giorni.
Se fosse stato il mio urologo non mi sarei posto troppe domande; il dottore che mi ha visitato, è un ragazzo di 32 anni specializzato in urologia da metà 2021; per cui, chiedo un parere a Voi sulla base della Vs esperienza, se la cura è plausibile e assolutamente necessaria o sarebbe più utile attendere la visita con urologo di fiducia del 10/2/22, se questo non possa comportare il rischio di peggioramento del quadro clinico.
Grazie, Cordiali saluti
Ho effettuato oggi una visita presso un altro urologo perché l’urologo di fiducia non può ricevermi prima del 10/02/2022. Ho portato esami precedenti + screening su urine pcr 30ml primo getto mattutino del 3/1/23 per micoplasmi, ureaplasma, trichomonas, gonorrea, clamidia risultati tutti negativi. Alla visita e ecografia tutto nella norma. Il bruciore al meato, indipendentemente dall’urinazione, permane; non più secrezioni.
Per la dinamica del rapporto occasionale avvenuto l’11/12/22 con possibilità di veicolo infezione indiretta tramite mani sporche di secrezioni vaginali e il permanere del bruciore l’urologo consiglia cura antibiotica a largo spettro nel dubbio possa esserci una infezione in quanto asserisce che, se la carica batterica fosse bassa, gli esami risulterebbero comunque negativi anche a fronte di un eventuale infezione.
La cura prevede:
Ceftriaxone intramuscolo + 1 g di azitromicina lo stesso giorno; di seguito 2 cp al giorno di doxiciclina 100 mg per 7 giorni.
Se fosse stato il mio urologo non mi sarei posto troppe domande; il dottore che mi ha visitato, è un ragazzo di 32 anni specializzato in urologia da metà 2021; per cui, chiedo un parere a Voi sulla base della Vs esperienza, se la cura è plausibile e assolutamente necessaria o sarebbe più utile attendere la visita con urologo di fiducia del 10/2/22, se questo non possa comportare il rischio di peggioramento del quadro clinico.
Grazie, Cordiali saluti
[#3]
Utente
Buongiorno
Volevo integrare il consulto per spermiocoltura richiesta da urologo relativamente alla metodica di raccolta; ho già mandato una email al laboratorio (molto conosciuto in centro- nord italia, di cui si avvalgono spesso anche gli ospedali) ma, già per la pcr su urine erano stati poco esaustivi; mi avevano detto in prima battuta, genericamente, di raccogliere quanto necessario; poi di riempire il contenitore; in realtà poi ho scoperto che occorre raccogliere non più di 10-30ml; ho raccolto 30ml.
Per la spermiocoltura ho letto di metodiche contrastanti, urinare prima/dopo; quella che mi sembra più esaustiva è di raccogliere il primo mitto di urina da integrare a spermiocoltura per rendere l’esame più esaustivo. Già che ci sono vorrei integrare alla coltura ordinaria anche la ricerca di miceti, gonococco, micoplasmi, clamidia, in pcr sempre su sperma; gradirei un Vs parere su metodica raccolta e integrazione esami pcr se utili o superflui dato che già eseguiti su urine primo mitto.
Grazie, cordialmente
Volevo integrare il consulto per spermiocoltura richiesta da urologo relativamente alla metodica di raccolta; ho già mandato una email al laboratorio (molto conosciuto in centro- nord italia, di cui si avvalgono spesso anche gli ospedali) ma, già per la pcr su urine erano stati poco esaustivi; mi avevano detto in prima battuta, genericamente, di raccogliere quanto necessario; poi di riempire il contenitore; in realtà poi ho scoperto che occorre raccogliere non più di 10-30ml; ho raccolto 30ml.
Per la spermiocoltura ho letto di metodiche contrastanti, urinare prima/dopo; quella che mi sembra più esaustiva è di raccogliere il primo mitto di urina da integrare a spermiocoltura per rendere l’esame più esaustivo. Già che ci sono vorrei integrare alla coltura ordinaria anche la ricerca di miceti, gonococco, micoplasmi, clamidia, in pcr sempre su sperma; gradirei un Vs parere su metodica raccolta e integrazione esami pcr se utili o superflui dato che già eseguiti su urine primo mitto.
Grazie, cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 29/12/2022.
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