Devo procedere con la terapia antibiotica con urinocoltura positiva anche se i sintomi sono spariti?
Salve, ho 26 anni e ho sofferto per anni di cistiti ricorrenti (da quando ho 19 anni) da E. Coli per tre anni curate con antibiotici a ogni recidiva (3 mesi) su consiglio del medico di base.
Sono insorti così altri problemi di infezioni mai avute prima (gengivite e vaginite oltre a cistiti da batteri vari fino alla Klebsiella) e un sistema immunitario distrutto dai continui antibiotici presi che sembravano essere l'unica soluzione.
Così ho cercato di curarmi diversamente attraverso una solida prevenzione con ovuli, fermenti, dmannosio e cranberry il che a tratti ha funzionato almeno distanziando gli episodi di cistite (dietro indicazione di ginecologa e urologa).
Dopo circa 5 anni di calvario sono stata bene per due anni fino a qualche mese fa (luglio): cistite che si è risolta dopo una settimana con urocoltura negativa.
Circa due quasi tre mesi dopo (fine settembre) altro episodio di cistite che si è aggravato (anche a causa di un sistema immunitario provato da uno stress molto intenso) in cistopielite curata con due cicli di antibiotici tempestivi e rientrata nel giro di qualche settimana senza complicanze.
Dopo tre mesi, scorsa settimana (lunedì) mi ritrovo sintomi da cistite molto blandi, con un picco molto intenso di una giornata (mercoledì) che mi costringe a prendere cistalgan e poi i sintomi spariscono gradualmente. Dai primi sintomi assumo urogyn dmannosio 4 volte al giorno, sostituite da mercoledì (ad oggi) con Cistidyn una volta al giorno e per 5 giorni una bustina urogyn crispatus in una borraccia da mezzo litro d'acqua.
Intanto faccio l'urocoltura (mercoledì, il giorno del picco doloroso) che risulta positiva con carica batterica da 1milione ufc/ml di E. Coli.
Il nefrologo mi ha consigliato quando ancora avevo i sintomi (venerdì) ciproxin 400 per tre giorni (che non ho ancora preso).
Ad oggi (dopo 9 giorni) però non ho più nessun sintomo da sabato, quindi è ancora necessario l'antibiotico?
Purtroppo fino a prossima settimana non potrò fare l'urocoltura perché ho le mestruazioni.
Sono restia a prendere antibiotici perché sono arrivata al punto di avere ceppi resistenti e una cistite recidivante ogni tre mesi a causa del loro abuso anni fa, ma d'altra parte ho paura che possa insorgere nuovamente la cistopielite.
(Nessuno degli specialisti a cui mi sono rivolta, mi sta rispondendo al momento per questo scrivo qui)
Grazie in anticipo per qualunque consulto riceverò.
Sono insorti così altri problemi di infezioni mai avute prima (gengivite e vaginite oltre a cistiti da batteri vari fino alla Klebsiella) e un sistema immunitario distrutto dai continui antibiotici presi che sembravano essere l'unica soluzione.
Così ho cercato di curarmi diversamente attraverso una solida prevenzione con ovuli, fermenti, dmannosio e cranberry il che a tratti ha funzionato almeno distanziando gli episodi di cistite (dietro indicazione di ginecologa e urologa).
Dopo circa 5 anni di calvario sono stata bene per due anni fino a qualche mese fa (luglio): cistite che si è risolta dopo una settimana con urocoltura negativa.
Circa due quasi tre mesi dopo (fine settembre) altro episodio di cistite che si è aggravato (anche a causa di un sistema immunitario provato da uno stress molto intenso) in cistopielite curata con due cicli di antibiotici tempestivi e rientrata nel giro di qualche settimana senza complicanze.
Dopo tre mesi, scorsa settimana (lunedì) mi ritrovo sintomi da cistite molto blandi, con un picco molto intenso di una giornata (mercoledì) che mi costringe a prendere cistalgan e poi i sintomi spariscono gradualmente. Dai primi sintomi assumo urogyn dmannosio 4 volte al giorno, sostituite da mercoledì (ad oggi) con Cistidyn una volta al giorno e per 5 giorni una bustina urogyn crispatus in una borraccia da mezzo litro d'acqua.
Intanto faccio l'urocoltura (mercoledì, il giorno del picco doloroso) che risulta positiva con carica batterica da 1milione ufc/ml di E. Coli.
Il nefrologo mi ha consigliato quando ancora avevo i sintomi (venerdì) ciproxin 400 per tre giorni (che non ho ancora preso).
Ad oggi (dopo 9 giorni) però non ho più nessun sintomo da sabato, quindi è ancora necessario l'antibiotico?
Purtroppo fino a prossima settimana non potrò fare l'urocoltura perché ho le mestruazioni.
Sono restia a prendere antibiotici perché sono arrivata al punto di avere ceppi resistenti e una cistite recidivante ogni tre mesi a causa del loro abuso anni fa, ma d'altra parte ho paura che possa insorgere nuovamente la cistopielite.
(Nessuno degli specialisti a cui mi sono rivolta, mi sta rispondendo al momento per questo scrivo qui)
Grazie in anticipo per qualunque consulto riceverò.
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In una situazione di cistiti ricorrenti come la sua, la terapia antibiotica va effettuata con molta cautela e sempre solo se mirata. La prevenzione assume quindi un aspetto preponderante. La terapia con D-Mannosio e Cranberry può certamente aiutare (oltre ad una costante idratazione, circa 2 litri di acqua al dì), ma va effettuata in maniera costante, secondo uno schema che il suo urologo di fiducia potrà consigliarle. Non vanno assunti solo alla comparsa dei sintomi. Non potendola visitare di persona non è possibile consigliarle o meno l'assunzione di una terapia antibiotica in questo preciso momento, purtroppo.
Per visite e consulti: https://www.clickdoc.it/prenota-visita/69335/federico-romantini-urologo-alba_adriatica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 29/12/2022.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.