Rm prostata con indice pirads 4
Salve cari dottori, vi scrivo per merito di mio padre (età 67 anni) familiarità con tumore prostatico!
Una settimana fa ha eseguito una RM multipara metrica con seguente risultato:
Lo studio multiparametrico della prostata è stato effettuato su magnete ad alto campo operante a 1, 5 Tesla e bobina body a 32 canali.
Sono state effettuate scansioni secondo un piano assiale coronale e saggittale in sequenza turbo spin Echo T1 T2-pesante, scansione assiale ecoplanari pesante in diffusione e scansione m-Dixon T1 dinamiche durante la somministrazione per bolo del mezzo di contrasto con valutazione della perfusione ghiandolare.
È stato usato per la caratterizzazione della lesione software dedicato Dyna CAD
Prostata volume stimato di circa 30cc
PSA DENSITY 0, 53 Ng/ml2
ZONA DI TRANSIZIONE: un po' disomogenea, non apprezzabili alterazioni focali
ZONA PERIFERICA: area nodulare ipointensa in T2 con diametro di circa 1, 6cm nell' emighiandola di sin, a sede epocale 0 posterò laterale (PZpm) caratterizzata da restrizione del segnale in diffusione e netta ipointensitá in mappa ADC con discreta impregnazione contrastografica (score PI-RADS 4)
È simmetrica la morfologia delle vescichette seminali.
Vescica discretamente distesa esente da alterazioni parietali o difetti di riempimento endoluminari.
In sede ileopelvica non si apprezzano immagini da riferire a linfonodi aumentati di volume.
Questo è il referto, adesso siamo in attesa della visita dall' urologo e sicuramente della biopsia! La mia domanda è... Questo PIRADS 4 INDICA CHE già c'è un tumore?
Se è sì che gravita c'è?
O se sono dei valori normali per una persona di 67 anni, che sicuramente.
dovra togliere la prostata?
Volevo da voi specialisti un riscontro su questo esame e se c'è da preoccuparsi!
Grazie in anticipo e buon lavoro
Cordiali saluti
Una settimana fa ha eseguito una RM multipara metrica con seguente risultato:
Lo studio multiparametrico della prostata è stato effettuato su magnete ad alto campo operante a 1, 5 Tesla e bobina body a 32 canali.
Sono state effettuate scansioni secondo un piano assiale coronale e saggittale in sequenza turbo spin Echo T1 T2-pesante, scansione assiale ecoplanari pesante in diffusione e scansione m-Dixon T1 dinamiche durante la somministrazione per bolo del mezzo di contrasto con valutazione della perfusione ghiandolare.
È stato usato per la caratterizzazione della lesione software dedicato Dyna CAD
Prostata volume stimato di circa 30cc
PSA DENSITY 0, 53 Ng/ml2
ZONA DI TRANSIZIONE: un po' disomogenea, non apprezzabili alterazioni focali
ZONA PERIFERICA: area nodulare ipointensa in T2 con diametro di circa 1, 6cm nell' emighiandola di sin, a sede epocale 0 posterò laterale (PZpm) caratterizzata da restrizione del segnale in diffusione e netta ipointensitá in mappa ADC con discreta impregnazione contrastografica (score PI-RADS 4)
È simmetrica la morfologia delle vescichette seminali.
Vescica discretamente distesa esente da alterazioni parietali o difetti di riempimento endoluminari.
In sede ileopelvica non si apprezzano immagini da riferire a linfonodi aumentati di volume.
Questo è il referto, adesso siamo in attesa della visita dall' urologo e sicuramente della biopsia! La mia domanda è... Questo PIRADS 4 INDICA CHE già c'è un tumore?
Se è sì che gravita c'è?
O se sono dei valori normali per una persona di 67 anni, che sicuramente.
dovra togliere la prostata?
Volevo da voi specialisti un riscontro su questo esame e se c'è da preoccuparsi!
Grazie in anticipo e buon lavoro
Cordiali saluti
[#1]
Buongiorno,
la risonanza magnetica multiparametrica e' la tecnica radiologica da utilizzare per definire un sospetto di neoplasia prostatica ed ha sostituito la vecchia ecografia prostatica transrettale.
La RM multiparametrica indica il grado di probabilità' che un nodulo possa essere tumore attraverso uno score PIRADS che va da 1 a 5. Nel caso mostrato si parla di un nodulo di 16 mm abbastanza grande, con uno score di 4, quindi alto sospetto per neoplasia.
La RM multiparametrica non fornisce una diagnosi di neoplasia ma solo indica una probabilità'. La RM deve essere seguita dalla biopsia e sara' l'esame istologico dalla biopsia a dare la diagnosi eventuale di neoplasia e caratterizzare la sua aggressività'.
La RM quindi fornisce un sospetto da verificare alla biopsia.
Non mi da' informazioni sul grado di aggressività'. Dice l'estensione del nodulo e se la diagnosi istologica sara' di neoplasia, mi dice se e' confinata alla prostata o ha una estensione sospetta anche fuori della prostata.
Nel caso mostrato, quindi l'indicazione e' certamente per una verifica bioptica del nodulo mostrato alla RM attraverso una biopsia con tecnica di fusione d'immagine che permette di mirare sulle immagini RM l'area sospetta, trasformando le immagini di risonanza in immagini ecografie
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare sulla Prostata
Universita' Sapienza di Roma
la risonanza magnetica multiparametrica e' la tecnica radiologica da utilizzare per definire un sospetto di neoplasia prostatica ed ha sostituito la vecchia ecografia prostatica transrettale.
La RM multiparametrica indica il grado di probabilità' che un nodulo possa essere tumore attraverso uno score PIRADS che va da 1 a 5. Nel caso mostrato si parla di un nodulo di 16 mm abbastanza grande, con uno score di 4, quindi alto sospetto per neoplasia.
La RM multiparametrica non fornisce una diagnosi di neoplasia ma solo indica una probabilità'. La RM deve essere seguita dalla biopsia e sara' l'esame istologico dalla biopsia a dare la diagnosi eventuale di neoplasia e caratterizzare la sua aggressività'.
La RM quindi fornisce un sospetto da verificare alla biopsia.
Non mi da' informazioni sul grado di aggressività'. Dice l'estensione del nodulo e se la diagnosi istologica sara' di neoplasia, mi dice se e' confinata alla prostata o ha una estensione sospetta anche fuori della prostata.
Nel caso mostrato, quindi l'indicazione e' certamente per una verifica bioptica del nodulo mostrato alla RM attraverso una biopsia con tecnica di fusione d'immagine che permette di mirare sulle immagini RM l'area sospetta, trasformando le immagini di risonanza in immagini ecografie
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare sulla Prostata
Universita' Sapienza di Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 19.2k visite dal 08/11/2022.
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