Infiammazione, stenosi uretrale o altro?

Buongiorno, ho 25 anni e circa 9 mesi fa ho sofferto di minzione frequente, con un forte stimolo ad urinare ogni 1, 5-2 ore (senza dolore ne bruciore).

Dopo una visita dallo specialista (prostata piccola, non sospetta nè dolente) ho assunto integratori Xinprox e Kubiker per circa 30 giorni e mi sono sottoposto a esami delle urine (nella norma), spermiocoltura e urocoltura (entrambe negative).

Con gli integratori, la situazione è migliorata per poi risolversi.
In più, durante l'assunzione di questi ultimi, ho tenuto un diario minzionale per 3 giorni (6/7 minzioni al giorno, con in media 2000 ml di urina giornaliera e un'assunzione di liquidi tra i 2000 e i 2500 ml giornalieri) e ho effettuato una ecografia reno-vescicale (tutto nella norma e assenza di residuo post-minzionale).

Successivamente, a inizio agosto ho riscontrato macchie eritematose sul glande con secrezioni biancastre e un leggero prurito nella zona interessata (la mia partner totalmente asintomatica), in concomitanza a una terapia antibiotica di Augmentin per mal d'orecchio.
Dopo la visita (diagnosi di candidosi) e a seguito di applicazione di Gynocanesten e di 1 compressa di Diflucan, il quadro si è progressivamente risolto.

Un paio di settimane fa ho notato un arrossamento nella zona del meato uretrale esterno, in seguito ad un rapporto protetto con la mia partner.

Ho pensato ad una infiammazione dovuta al rapporto e dopo qualche giorno di lavaggi con detergente Nikoderm e nuova applicazione di Gynocanesten, il rossore è diminuito fino a scomparire.

Da circa 4 giorni, però, il rossore del meato è tornato e si associa ad un nuovo stimolo minzionale aumentato.
Ho notato inoltre che il getto di urina è spesso più sottile del solito e appare doppio, come se fosse "sfrangiato".

Lo specialista mi ha detto di attendere qualche giorno e lavare bene la zona arrossata.
Nel caso di persistenza del quadro attuale, si dovrebbe secondo lui eseguire una cistoscopia.

Per completezza di informazioni, ho una leggera fimosi non serrata (senza dolore in erezione) e il frenulo breve.

Volevo chiedere... è possibile che tali sintomi siano da associare a una stenosi uretrale?
Sono abbastanza preoccupato, anche se i sintomi non sono stati continui nel corso di questi mesi (ad esempio, lo stimolo di urinare con frequenza non l'ho più avvertito da marzo/aprile fino a qualche giorno fa) e non ho mai, finora, avuto dolori/bruciori particolari o perdite di sangue.


Grazie, Cordiali Saluti.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il segno più caratteristico ed inequivocabile della stenosi dell’uretra è la riduzione costante del getto urinario, perlopiù non associato ad altri disturbi irritativi. La sua storia non porta a pensare a questo tipo di diagnosi, il sospetto può comunque eessere rapidamente chiarito con l’esecuzione di una flussometria urinaria, prima di pensare ad indagini più invasive.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per il consulto.
La situazione negli ultimi giorni pare migliorata, l'arrossamento del meato uretrale esterno si è al momento risolto e la potenza del getto ora non mi sembra particolarmente diversa dal solito.
Il getto esce doppio ma si unisce immediatamente appena uscito e quindi non mi crea difficoltà a urinare.
Quest'ultima caratteristica l'ho notata però soltanto urinando a glande scoperto (cosa che non ho praticamente mai fatto fino ad ora), quindi il getto potrebbe anche essere stato sempre così?
La minzione più frequente (finora sempre non difficoltosa ne dolorosa) può anche essere dovuta ad un aspetto mentale (pensandoci mi capita di avere lo stimolo a breve distanza temporale tra una minzione e l'altra) e/o allo stress?
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il prepuzio crea una sorta di "imbuto", è ovvio che il getto dell'urina a glande scoperto sia diverso, variabile comunque in base alla conformazione del meato che è variabile da soggetto a soggeto. In assenza di disturbi irritativi, la frequenza dello stimolo può anche subire un condizionamento psicologico, questo è talmente comune da essere proverbiale, almeno nel sesso femminile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Tutto chiaro, la ringrazio ancora per il consulto.
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