Intervento di TURP effettuato da dieci giorni
Salve dott.
Chiedo qui una domanda per mio padre... Età 57 anni e mezzo, non fumatore, non beve... Alimentazione normale.
Gli è stato diagnosticato a giugno da un urologo della nostra provincia, una sclerosi del collo vescicale.
Ha preso come farmaco l'Urorec, un alfalitico, per cercare di urinare meglio con flusso migliore, fin quando nel mese di agosto di quest'anno, essendosi bloccato nell'urinare, gli è stato imposto di mettere un catetere e di tenerlo fino all'intervento di TURP bipolare, che è stato effettuato dieci giorni fa.
Ora, chiedo... Mio padre ha fatto l'intervento, ha rimosso il catetere come previsto dopo tre giorni dall'operazione, ha provato ad urinare autonomamente ma non vi è riuscito se non a gocce.
A questo punto gli è stato rimesso il catetere.
Secondo voi se è stato effettuato bene l'intervento di TURP, da cosa può derivare questo fatto di non urinare ancora bene?
È un fattore infiammatorio come conseguenza dell'operazione?
O deriva da altri fattori??
Grazie.
Chiedo qui una domanda per mio padre... Età 57 anni e mezzo, non fumatore, non beve... Alimentazione normale.
Gli è stato diagnosticato a giugno da un urologo della nostra provincia, una sclerosi del collo vescicale.
Ha preso come farmaco l'Urorec, un alfalitico, per cercare di urinare meglio con flusso migliore, fin quando nel mese di agosto di quest'anno, essendosi bloccato nell'urinare, gli è stato imposto di mettere un catetere e di tenerlo fino all'intervento di TURP bipolare, che è stato effettuato dieci giorni fa.
Ora, chiedo... Mio padre ha fatto l'intervento, ha rimosso il catetere come previsto dopo tre giorni dall'operazione, ha provato ad urinare autonomamente ma non vi è riuscito se non a gocce.
A questo punto gli è stato rimesso il catetere.
Secondo voi se è stato effettuato bene l'intervento di TURP, da cosa può derivare questo fatto di non urinare ancora bene?
È un fattore infiammatorio come conseguenza dell'operazione?
O deriva da altri fattori??
Grazie.
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Buongiorno,
all'eta' di 57 anni la diagnosi di sola sclerosi del collo vescicale mi sembra difficile. L'ostruzione e' dovuta all'iperplasia prostatica che probabilmente si e' aggiunta ad una vecchia sclerosi del collo vescicale presente da molti anni , cosi' da chiudere ed ostruire il collo vescicale ed uretra prostatica.
Se il paziente arriva ad un episodio di ritenzione acuta di urine, vuol dire che la situazione ostruttiva non e' di recente data ma lavora da anni contro la muscolatura vescicale.
Una sclerosi del collo vescicale inizia in eta' molto più' precoci, spesso viene sottovalutata o non diagnosticata perche' produce cambiamenti nella validità' del getto lenti ma progressivi e poco apprezzato dal paziente se non esegue esami come uroflussometria e residuo postminzioanle. In questo modo pero' la vescica ed il suo muscolo si danneggia per lungo tempo fino a portare ad alterazioni irreversibili.
Il fatto che il paziente continui a non avere una minzione spontanea anche dopo intervento di TURP puo' avere 3 spiegazioni
1. e' un evento temporaneo legato ad un edema di tipo infiammatorio post intervento che non permette una minzione spontanea. In pochi giorni e dopo trattamento opportuno antinfiammatorio dovrebbe risolversi e ritornare una minzione spontanea
2. l'intervento e' stato eseguito troppo tardi quando il muscolo vescicale, per il lungo stato ostruttivo causato prima dalla sclerosi del collo e poi anche dall'ipertrofia prostatica, ha perso completamente la capacita' di contrarsi e svuotare il suo contenuto, anche in assenza di ostruzione. Purtroppo in questo caso non ci sono soluzioni se non il catetere a permanenza
3. intervento di TURP non e' stato eseguito correttamente, e persiste del tessuto prostatico ostruttivo sull'uretra che non permette la minzione spontanea. In questo caso sara' necessario correggere con nuovo intervento endoscopico.
Se non si risolve la situazione in qualche giorno, l'esame che permette di verificare la perdita di contrattilità' del muscolo vescicale versus una persistente ostruzione e' l'esame urodinamico con cistomanometria
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza, Roma
all'eta' di 57 anni la diagnosi di sola sclerosi del collo vescicale mi sembra difficile. L'ostruzione e' dovuta all'iperplasia prostatica che probabilmente si e' aggiunta ad una vecchia sclerosi del collo vescicale presente da molti anni , cosi' da chiudere ed ostruire il collo vescicale ed uretra prostatica.
Se il paziente arriva ad un episodio di ritenzione acuta di urine, vuol dire che la situazione ostruttiva non e' di recente data ma lavora da anni contro la muscolatura vescicale.
Una sclerosi del collo vescicale inizia in eta' molto più' precoci, spesso viene sottovalutata o non diagnosticata perche' produce cambiamenti nella validità' del getto lenti ma progressivi e poco apprezzato dal paziente se non esegue esami come uroflussometria e residuo postminzioanle. In questo modo pero' la vescica ed il suo muscolo si danneggia per lungo tempo fino a portare ad alterazioni irreversibili.
Il fatto che il paziente continui a non avere una minzione spontanea anche dopo intervento di TURP puo' avere 3 spiegazioni
1. e' un evento temporaneo legato ad un edema di tipo infiammatorio post intervento che non permette una minzione spontanea. In pochi giorni e dopo trattamento opportuno antinfiammatorio dovrebbe risolversi e ritornare una minzione spontanea
2. l'intervento e' stato eseguito troppo tardi quando il muscolo vescicale, per il lungo stato ostruttivo causato prima dalla sclerosi del collo e poi anche dall'ipertrofia prostatica, ha perso completamente la capacita' di contrarsi e svuotare il suo contenuto, anche in assenza di ostruzione. Purtroppo in questo caso non ci sono soluzioni se non il catetere a permanenza
3. intervento di TURP non e' stato eseguito correttamente, e persiste del tessuto prostatico ostruttivo sull'uretra che non permette la minzione spontanea. In questo caso sara' necessario correggere con nuovo intervento endoscopico.
Se non si risolve la situazione in qualche giorno, l'esame che permette di verificare la perdita di contrattilità' del muscolo vescicale versus una persistente ostruzione e' l'esame urodinamico con cistomanometria
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza, Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 01/10/2022.
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