Epididimite derivante da prostatite (conformazione della prostata)
Buongiorno
un paio di settimane fa ho iniziato ad avere i primi problemi, difficoltà ad urinare, qualche dolore a livello addominale, poi una settimana fa dopo un rapporto sessuale si è gonfiato il testicolo destro. L'urologo mi ha diagnosticato una epididmite che deriva dalla conformazione della mia prostata (ho difficoltà ad urinare, il flusso delle urine è minore rispetto al normale).
Mi ha prescritto inizialmente degli antinfiammatori, antidolorifici in caso di dolore acuto e l'uso del sospensorio. Ho continuato a lavorare (non faccio un lavoro in cui posso stare seduto, porto pesi, sto spesso in piedi). Due giorni dopo ho accusato dei forti dolori addominali, sensazione di vomito, pensavo fosse una colica. Sono tornato dall'urologo il giorno stesso e mi ha detto che questo forte dolore ("colica") dipendeva ancora dal mio problema. E finalmente mi ha prescritto una cura antibiotica (levoxacin 500) e antinfiammatori (nimesulide). Mi ha detto di restare a riposo per una settimana.
Il testicolo ora è ancora gonfio. Quando sono sdraiato non ho nessun dolore, in piedi lo sento. E' possibile che il sospensorio sia troppo stretto?Devo rimanere sdraiato per guarire più in fretta?
La mia domanda riguarda appunto i tempi di guarigione e la terapia più adeguata per accelerare la guarigione.
Ho gravi problemi al lavoro se sarò costretto a letto per più di una settimana.
Potrei perderlo. E perderne altri. Comunque devo comunicare al mio datore di lavoro se e quando ritornerò a lavorare. Il medico che mi ha visitato non si esprime. Possibile che non ci siano delle statistiche che descrivono i tempi di guarigione per questi casi. Più o meno. Ho letto che per guarire completamente ci vogliono dai 6 mesi a un anno. Ma per guarire quel tanto che basta per riprendere il mio lavoro quanto tempo di vuole?Cosa devo fare per guarire più in fretta?
Ringraziando anticipatamente la vostra attenzione vi saluto cordialmente.
un paio di settimane fa ho iniziato ad avere i primi problemi, difficoltà ad urinare, qualche dolore a livello addominale, poi una settimana fa dopo un rapporto sessuale si è gonfiato il testicolo destro. L'urologo mi ha diagnosticato una epididmite che deriva dalla conformazione della mia prostata (ho difficoltà ad urinare, il flusso delle urine è minore rispetto al normale).
Mi ha prescritto inizialmente degli antinfiammatori, antidolorifici in caso di dolore acuto e l'uso del sospensorio. Ho continuato a lavorare (non faccio un lavoro in cui posso stare seduto, porto pesi, sto spesso in piedi). Due giorni dopo ho accusato dei forti dolori addominali, sensazione di vomito, pensavo fosse una colica. Sono tornato dall'urologo il giorno stesso e mi ha detto che questo forte dolore ("colica") dipendeva ancora dal mio problema. E finalmente mi ha prescritto una cura antibiotica (levoxacin 500) e antinfiammatori (nimesulide). Mi ha detto di restare a riposo per una settimana.
Il testicolo ora è ancora gonfio. Quando sono sdraiato non ho nessun dolore, in piedi lo sento. E' possibile che il sospensorio sia troppo stretto?Devo rimanere sdraiato per guarire più in fretta?
La mia domanda riguarda appunto i tempi di guarigione e la terapia più adeguata per accelerare la guarigione.
Ho gravi problemi al lavoro se sarò costretto a letto per più di una settimana.
Potrei perderlo. E perderne altri. Comunque devo comunicare al mio datore di lavoro se e quando ritornerò a lavorare. Il medico che mi ha visitato non si esprime. Possibile che non ci siano delle statistiche che descrivono i tempi di guarigione per questi casi. Più o meno. Ho letto che per guarire completamente ci vogliono dai 6 mesi a un anno. Ma per guarire quel tanto che basta per riprendere il mio lavoro quanto tempo di vuole?Cosa devo fare per guarire più in fretta?
Ringraziando anticipatamente la vostra attenzione vi saluto cordialmente.
[#1]
Caro lettore ,
purtroppo ci pone una serie di domande che solo il suo urologo che la conosce ed ha visto "nel reale" il suo quadro clinico può risponderle.
Di tutti i complessi problemi che ci pone noi possiamo dirle solo che generalmente, nell'arco di 10-15 giorni, una epididimite acuta si risolve.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
purtroppo ci pone una serie di domande che solo il suo urologo che la conosce ed ha visto "nel reale" il suo quadro clinico può risponderle.
Di tutti i complessi problemi che ci pone noi possiamo dirle solo che generalmente, nell'arco di 10-15 giorni, una epididimite acuta si risolve.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dott.Beretta
la ringrazio per la sua risposta. Questo mi tranquillizza. Secondo lei ci sono degli accorgimenti che posso seguire per guarire più velocemente o meglio per non creare problemi alla cura che sto seguendo?alimentazione?devo stare sempre sdraiato o seduto?rapporti sessuali?
Cordialmente
la ringrazio per la sua risposta. Questo mi tranquillizza. Secondo lei ci sono degli accorgimenti che posso seguire per guarire più velocemente o meglio per non creare problemi alla cura che sto seguendo?alimentazione?devo stare sempre sdraiato o seduto?rapporti sessuali?
Cordialmente
[#3]
Caro lettore,
in presenza di queste "problematiche infiammatorie andro-urologiche” possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale.
Si raccomanda vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza, attività fisica moderata ed infine limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati.
Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè, le bibite gassate od alcoliche.
Altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 – 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.
Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.
Spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.
Tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico.
Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
in presenza di queste "problematiche infiammatorie andro-urologiche” possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale.
Si raccomanda vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza, attività fisica moderata ed infine limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati.
Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè, le bibite gassate od alcoliche.
Altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 – 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.
Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.
Spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.
Tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico.
Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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[#4]
Ex utente
Grazie mille per tutti i suoi preziosi consigli.Alcune sono cose che sento per la prima volta.E' stato gentile da parte sua dedicarmi del tempo. Ho appuntamento dall'urologo la prossima settimana per una visita di controllo. La saluto cordialmente e ringrazio anche il sito per aver messo a disposizione questo servizio.
[#5]
Caro lettore,
fatta la valutazione urologica poi ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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www.centromedicocerva.it
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fatta la valutazione urologica poi ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della sua situazione clinica, se lo desidera.
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 09/07/2009.
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