Sangue nelle urine: evoluzione dei fatti
Salve, mi sono già rivolto al sito per un consulto di andrologia con oggetto <a href="http://www.medicitalia.info/00it/topic_dett.asp?idtopic=1197&idspec=41&idforum=1">"sangue nelle urine"</a>, del 16/09/2003 ore 0.28.40, a cui ha risposto il dott. Vincenzo Pietrosino, vi invito a consultarla per aver più chiaro la mia situazione. Innanzitutto lo ringrazio per l'interesse mostrato nei miei confronti. Purtroppo non ho potuto mettere in pratica i suoi preziosi consigli, poichè solo oggi riapro questra casella email dopo il periodo estivo e, non avendo più riscontrato i sintomi di cui ho parlato, ho colpevolmente ed azzardatamente lasciato cadere la cosa nel silenzio, anche perchè l'imbarazzo ha di nuovo prevalso sul buonsenso.
Tuttavia nel frattempo mi è capitato di avere il mio primo rapporto sessuale con una ragazza (seguito due sere dopo dal secondo) e, C.V.D, è stato un disastro annunciato:l'impaccio, l'insicurezza, i giaà esposti problemi di qualità e mantenimento dell'erezione, il luogo(una Ford Fiesta)hanno contribuito al disastro; in più, la seconda volta si è parzialmente distaccata la pellicina che unisce il glande alla pelle che ricopre il pene, causando una forte dolore ed una copiosa fuoriuscita di sangue (di cui peraltro mi sono accorto solo a casa nell'accendere la luce. Il risultato, inutile dirlo, è stato un forte imbarazzo ed un insopportabile dolore ai testicoli ed al glande.
A tal proposito, mi chiedo se sia opportuno distaccare completamente la pellicina ed in tal caso a chi rivolgermi, ed inoltre se devo rispettare dei precisi accorgimenti igienici (prodotti disinfettanti da applicare), visto che mi brucia un po' nel lavarmi e nell' urinare.
Come vede le cose sviluppano in peggio, e si aggiungono nuovi tasselli alla già disastrosa situazione, non so proprio come e da che parte iniziare ad affrontarla, ancor più ora che ho accettato il rischio di espormi in prima persona rendendo palese ad una ragazza la mia situazione, anche per la curiosità morbosa di vedere se i miei timori erano fondati, e se davvero non fossi in grado di gestire un rapporto sessuale, cosa che purtroppo si è avverata.
MI SCUSO SE HO INVASO UN CAMPO CHE FORSE NON E' DI VOSTRA SPECIFICA COMPETENZA,soprattutto per la vastità e la complessità del mio caso, che tocca l'area urologica, andrologica, endocrinologica e, soprattutto psicologica e che non può certo risolversi con un consulto online, ma non so a chi rivolgermi ed il mezzo telematico mi da la forza di affrontare il problema, spero solo possa essere un punto di partenza, vista la disponibilità che avete già dimostrato, e che possiate indirizzarmi nella strada giusta.
Mi scuso di nuovo e vi ringrazio infinitamente a prescindere da quanto possiate essere concretamente utili al mio caso.
Cordiali saluti
Tuttavia nel frattempo mi è capitato di avere il mio primo rapporto sessuale con una ragazza (seguito due sere dopo dal secondo) e, C.V.D, è stato un disastro annunciato:l'impaccio, l'insicurezza, i giaà esposti problemi di qualità e mantenimento dell'erezione, il luogo(una Ford Fiesta)hanno contribuito al disastro; in più, la seconda volta si è parzialmente distaccata la pellicina che unisce il glande alla pelle che ricopre il pene, causando una forte dolore ed una copiosa fuoriuscita di sangue (di cui peraltro mi sono accorto solo a casa nell'accendere la luce. Il risultato, inutile dirlo, è stato un forte imbarazzo ed un insopportabile dolore ai testicoli ed al glande.
A tal proposito, mi chiedo se sia opportuno distaccare completamente la pellicina ed in tal caso a chi rivolgermi, ed inoltre se devo rispettare dei precisi accorgimenti igienici (prodotti disinfettanti da applicare), visto che mi brucia un po' nel lavarmi e nell' urinare.
Come vede le cose sviluppano in peggio, e si aggiungono nuovi tasselli alla già disastrosa situazione, non so proprio come e da che parte iniziare ad affrontarla, ancor più ora che ho accettato il rischio di espormi in prima persona rendendo palese ad una ragazza la mia situazione, anche per la curiosità morbosa di vedere se i miei timori erano fondati, e se davvero non fossi in grado di gestire un rapporto sessuale, cosa che purtroppo si è avverata.
MI SCUSO SE HO INVASO UN CAMPO CHE FORSE NON E' DI VOSTRA SPECIFICA COMPETENZA,soprattutto per la vastità e la complessità del mio caso, che tocca l'area urologica, andrologica, endocrinologica e, soprattutto psicologica e che non può certo risolversi con un consulto online, ma non so a chi rivolgermi ed il mezzo telematico mi da la forza di affrontare il problema, spero solo possa essere un punto di partenza, vista la disponibilità che avete già dimostrato, e che possiate indirizzarmi nella strada giusta.
Mi scuso di nuovo e vi ringrazio infinitamente a prescindere da quanto possiate essere concretamente utili al mio caso.
Cordiali saluti
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innanzitutto considerando le varie situazioni e patologie sarebbe opportuno consultare un medico urologo ed effettuare una visita.
Permangono i problemi da affrontare dal punto di vista sessuologico....ma risolvi prima quelli che sembrano essere di origine organica come il frenulo corto e parzialmente lacerato.Ti consiglio di curare un pò te stesso e non trascurarti come hai già fatto.
Permangono i problemi da affrontare dal punto di vista sessuologico....ma risolvi prima quelli che sembrano essere di origine organica come il frenulo corto e parzialmente lacerato.Ti consiglio di curare un pò te stesso e non trascurarti come hai già fatto.
Dott.Vincenzo Petrosino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.6k visite dal 25/09/2003.
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