Intervento prostatectomia radicale in laparoscopia
Buongiorno.
Mio marito è stato operato il 16 agosto di prostatectomia radicale in laparoscopia con asportazione dei linfonodi (per fortuna risultati negativi).
Attualmente dopo ormai 20 gg si trova ancora in ospedale in quanto ci sono stati alcune conseguenze.
Dapprima è risultato dalla tac (aveva sempre dolori) che si era riaperta la ferita tra uretra e vescica e quindi le urine passavano nell'addome che gli provocava ovviamente dolore (gliene è stata tolta 500 ml).
Quindi gli è stato consigliato di stare seduto per fare rimarginare bene il tutto.
Adesso dall'esame del contenuto del drenaggio è risultato che non c'è più urina (domani fanno una cisto di controllo) e che quindi è solo linfa (nelle 24 ore sono sempre circa 300 ml).
Il medico ha detto che si potrebbe anche prospettare l'idea di togliere il drenaggio e che la linfa potrebbe anche assorbirsi da sola.
Ma volevo chiedere se questa linfa lasciata così nello stomaco non diventi invece pericolosa e anche a rischio infezioni.
Ringrazio se vorrete rispondermi perchè cominciamo ad essere un po preoccupati.
Grazie attendo gentile risposta.
Mio marito è stato operato il 16 agosto di prostatectomia radicale in laparoscopia con asportazione dei linfonodi (per fortuna risultati negativi).
Attualmente dopo ormai 20 gg si trova ancora in ospedale in quanto ci sono stati alcune conseguenze.
Dapprima è risultato dalla tac (aveva sempre dolori) che si era riaperta la ferita tra uretra e vescica e quindi le urine passavano nell'addome che gli provocava ovviamente dolore (gliene è stata tolta 500 ml).
Quindi gli è stato consigliato di stare seduto per fare rimarginare bene il tutto.
Adesso dall'esame del contenuto del drenaggio è risultato che non c'è più urina (domani fanno una cisto di controllo) e che quindi è solo linfa (nelle 24 ore sono sempre circa 300 ml).
Il medico ha detto che si potrebbe anche prospettare l'idea di togliere il drenaggio e che la linfa potrebbe anche assorbirsi da sola.
Ma volevo chiedere se questa linfa lasciata così nello stomaco non diventi invece pericolosa e anche a rischio infezioni.
Ringrazio se vorrete rispondermi perchè cominciamo ad essere un po preoccupati.
Grazie attendo gentile risposta.
[#1]
Buongiorno,
dopo una prostatectomia radicale con linfadenectomia, la presenza di liquido dal drenaggio puo' essere rappresentata da urine se l'anastomosi fra uretra e vescica ha ceduto o da linfa.
L'aspetto e' molto simile, un esame della creatina dal liquido di drenaggio puo' aiutare a distinguere ma una cistografia permette di sapere se l'anastomosi fra uretra e vescica perde o no.
Se il drenaggio viene rimosso, questo liquido va in addome, non nello stomaco, libero in addome.
Se si tratta di urine, nell'addome libero puo' bloccare l'intestino per irritazione e puo' creare infezioni. Nel caso si tratti di urine non si puo' togliere il drenaggio fin quando l'anastomosi si chiude. L'anastomosi si chiude sostituendo il catetere con uno finestrato ( creando un apertura sopra al palloncino) per drenare meglio e rimanendo a lett a volte anche con una trazione.
Se si tratta di linfa non e' irritante per intestino e togliendo il drenaggio potrebbe essere semplicemente riassorbita dal peritoneo senza problemi. Pero' potrebbe anche formare un linfocele, cioè' una raccolta di linfasa cita che per compressione potrebbe dare una stasi venosa.
Quindi:
1. essere sicuri se si tratta di urine o linfa
2. se urine non si toglie il drenaggio fin quando non risolta la perdita come indicato
3. se si tratta di linfa, conviene tenere il drenaggio fin quando non si riduce per poi togliere. Una volta tolta bisogna controllare che non si formi un inflcele con ecografia e RM periodiche fino a 2 mesi.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostata
Universita' Sapienza
dopo una prostatectomia radicale con linfadenectomia, la presenza di liquido dal drenaggio puo' essere rappresentata da urine se l'anastomosi fra uretra e vescica ha ceduto o da linfa.
L'aspetto e' molto simile, un esame della creatina dal liquido di drenaggio puo' aiutare a distinguere ma una cistografia permette di sapere se l'anastomosi fra uretra e vescica perde o no.
Se il drenaggio viene rimosso, questo liquido va in addome, non nello stomaco, libero in addome.
Se si tratta di urine, nell'addome libero puo' bloccare l'intestino per irritazione e puo' creare infezioni. Nel caso si tratti di urine non si puo' togliere il drenaggio fin quando l'anastomosi si chiude. L'anastomosi si chiude sostituendo il catetere con uno finestrato ( creando un apertura sopra al palloncino) per drenare meglio e rimanendo a lett a volte anche con una trazione.
Se si tratta di linfa non e' irritante per intestino e togliendo il drenaggio potrebbe essere semplicemente riassorbita dal peritoneo senza problemi. Pero' potrebbe anche formare un linfocele, cioè' una raccolta di linfasa cita che per compressione potrebbe dare una stasi venosa.
Quindi:
1. essere sicuri se si tratta di urine o linfa
2. se urine non si toglie il drenaggio fin quando non risolta la perdita come indicato
3. se si tratta di linfa, conviene tenere il drenaggio fin quando non si riduce per poi togliere. Una volta tolta bisogna controllare che non si formi un inflcele con ecografia e RM periodiche fino a 2 mesi.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Tumore Prostata
Universita' Sapienza
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Intanto la voglio subito ringraziare per la chiara e sollecita risposta. Volevo precisare che l'esame della creatinina è stato fatto 2 giorni fa e hanno rilevato che non risulta più esserci urine nel drenaggio e che la trazione gli viene messa (anche se alle volte gli stessi medici sono discordanti tra di loro). Quindi adesso faranno una cistografia domani per vedere appunto a che punto è la cicatrizzazione e poi decidere se togliere o no il drenaggio. Chiedo ancora una cosa approfittando della sua disponibilità, a quanto dovrebbe abbassarsi la quantità della linfa per togliere in sicurezza il drenaggio? Adesso appunto siamo più o meno sui 300 nelle 24 ore.
[#3]
Utente
Buongiorno dottore. Volevo aggiornarla. Stamattina mio marito ha fatto la cistoscopia ed è tutto a posto, solo gli hanno detto che forse risulta un minuscolo "buchino" ma dovuto al fatto che col contrasto può essere normale perchè spinge parecchio. Quindi stanno valutando il discorso di mandarlo a casa con il drenaggio per la linfa e andare a controlli settimanali. Avrei però ancora due dubbi. Il primo è se è corretto o se magari dovrebbero valutare qualche altro sistema per far riassorbire più velocemente sta linfa e soprattutto se prima o poi cesserà sta forte produzione. Altro dubbio è che il catetere perde e quindi lui risulta sempre bagnato (e a 56 anni è abbastanza demoralizzante). Io lavoro in ospedale (sono una oss) e quando ero in ps vedevo che quando questo succedeva lo cambiavano magari mettendone anche maggiore (tipo un 18 o un 20). Oppure per l'operazione che ha subito non c'entra niente ed è una cosa abbastanza normale? Grazie di cuore. Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 05/09/2022.
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