Problemi post intervento fimosi
Salve , ho 28 anni . Circa 10 anni fa mi sono sottoposto ad un intervento di fimosi. Per ben 4 volte in questi anni ho avuto problemi lungo la parte sotto il glande, ovvero quella linea lungo la quale ci sono le cicatrici derivanti dai punti di sutura allora applicati. A intervalli del tutto irregolari (è capitato la prima volta un anno dopo l'intervento , poi 3 anni dopo due volte e l'ultima volta il mese scorso), mi si formano dei noduli piuttosto duri, che puntualmente dopo qualche settimana si infiammano e fanno gonfiare la parte fino al punto che la "pallina" stessa viene espulsa in modo naturale. Il mese scorso l'ho ritrovata negli slip, ed era di consistenza morbida, di colore giallognolo e abbastanza maleodorante. E' possibile che siano eccessive produzioni delle ghiandole sebacee dovute proprio alla presenze di cicatrici in quel punto? Grazie
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Caro lettore,
è difficile in questi casi da un computer , senza una valutazione clinica diretta , dirle esattamente quale è il problema e impostare una strategia terapeutica. Una ipotesi potrebbe essere ,ma è veramente passato molto tempo (10 anni!), che siano ancora i punti ( materiale non riassorbibile?) che periodicamente vengono espulsi. Insomma è giunto il momento di una attenta valutazione da parte di uno specialista urologo-andrologo.
Un cordiale saluto.
è difficile in questi casi da un computer , senza una valutazione clinica diretta , dirle esattamente quale è il problema e impostare una strategia terapeutica. Una ipotesi potrebbe essere ,ma è veramente passato molto tempo (10 anni!), che siano ancora i punti ( materiale non riassorbibile?) che periodicamente vengono espulsi. Insomma è giunto il momento di una attenta valutazione da parte di uno specialista urologo-andrologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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[#4]
Gentile utente,
bisognerebbe anzitutto capire i motivi che hanno condotto ad un intervento di fimosi; sappia che spesso tale condizione è uno degli esiti di una patologia infiammatoria cronica dell'apparato genitale chiamata "lichen sclerosus" il quale anche dopo l'intervento di fimosi e senza una terapia specifica può andare avanti interessando i tessuti viciniori, il glande, l'uretra e la regione perineo-anale.
mi sembra difficile ipotizzare dei granulomi da corpo estraneo (punti di sutura non riassorbiti) dopo 10 anni, anche perchè di solito in quelle zone si preferisce applicare delle suture non riassorbibili.
un'altra delle ipotesi riconducibili a tale situazione post-intervento potrebbe essere quella di una linfangite anche di tipo sclerosante, la quale è causata dal "taglio" di canalicoli linfatici perizonali: tutto questo comunque solo in ipotesi poichè l'unica via percorribile così come evinto dai Colleghi che mi hanno preceduto è una visita urologica o dermato-venereologica in prima istanza.
Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
bisognerebbe anzitutto capire i motivi che hanno condotto ad un intervento di fimosi; sappia che spesso tale condizione è uno degli esiti di una patologia infiammatoria cronica dell'apparato genitale chiamata "lichen sclerosus" il quale anche dopo l'intervento di fimosi e senza una terapia specifica può andare avanti interessando i tessuti viciniori, il glande, l'uretra e la regione perineo-anale.
mi sembra difficile ipotizzare dei granulomi da corpo estraneo (punti di sutura non riassorbiti) dopo 10 anni, anche perchè di solito in quelle zone si preferisce applicare delle suture non riassorbibili.
un'altra delle ipotesi riconducibili a tale situazione post-intervento potrebbe essere quella di una linfangite anche di tipo sclerosante, la quale è causata dal "taglio" di canalicoli linfatici perizonali: tutto questo comunque solo in ipotesi poichè l'unica via percorribile così come evinto dai Colleghi che mi hanno preceduto è una visita urologica o dermato-venereologica in prima istanza.
Cari Saluti.
Dott. Luigi LAINO
Dermatologo e Venereologo, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#6]
Gentile Utente,
condivisibile il parere del Collega LAINO circa l'opportunità di un controllo specialistico Dermatologico. Di certo il problema che riferisce non può più essere correlato con il normale fenomeno di riassorbimento del materiale di sutura utilizzato per l'intervento di circoncisione. A meno che non sia stato adoperato materiale "non" riassorbibile, cosa che non mi sembra verosimile.
Mi faccia sapere l'evoluzione della faccenda.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
condivisibile il parere del Collega LAINO circa l'opportunità di un controllo specialistico Dermatologico. Di certo il problema che riferisce non può più essere correlato con il normale fenomeno di riassorbimento del materiale di sutura utilizzato per l'intervento di circoncisione. A meno che non sia stato adoperato materiale "non" riassorbibile, cosa che non mi sembra verosimile.
Mi faccia sapere l'evoluzione della faccenda.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#7]
Caro lettore ,
vista la relativa omogeneità delle risposte , a questo punto bisogna fare un attento controllo uro-andrologico nonchè dermatologico e poi ci informi dell'esito.
Un cordiale saluto ed ancora auguri di buone feste.
vista la relativa omogeneità delle risposte , a questo punto bisogna fare un attento controllo uro-andrologico nonchè dermatologico e poi ci informi dell'esito.
Un cordiale saluto ed ancora auguri di buone feste.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.1k visite dal 04/12/2006.
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