Dimensioni prostata
buongiorno dottori volevo porre una domanda, ho 49 anni e sono in sovrappeso, sono stato dal proctologo che mi ha visitato e non mi ha riscontrato niente a livelli prostatico, poi ho avuto problemi con minzione cioe' dolore alla fine della minzione e dolore pelvico, ho fatto emocromo con formula ok, psa prostatico ok, ves a 40, widal wright ok e infine urinocoltura pensando a un infiammazione alle vie urinarie ma tutto ok.
oggi ho fatto eco addome completo tutto piu' o meno nella norma tranne: prostata in sede anatomica di dimensioni aumentate DT50MM, l ecostruttura ghiandolare risulta disomogenea con calcificazioni mediane devo preoccuparmi o cosa mi consigliate di fare?
grazie
oggi ho fatto eco addome completo tutto piu' o meno nella norma tranne: prostata in sede anatomica di dimensioni aumentate DT50MM, l ecostruttura ghiandolare risulta disomogenea con calcificazioni mediane devo preoccuparmi o cosa mi consigliate di fare?
grazie
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Buongiorno,
non e' un diametro della prostata a definire se l'ingrandimento della prostata e' patologico e puo' produrre una sofferenza sulla vescica.
L'ecografia deve descrivere anche la posizione e forma della prostata, se ha uno sviluppo dentro la vescica con quello che si chiama un terzo lobo o se invece mantiene una posizione sotto la vescica.
L'ingrandimento della prostata chiamato ipertrofia prostatica benigna e' una patologia progressiva cronica, non sempre sintomatica, che puo' lentamente deteriorare la funzione vescicale creando uno svuotamento sempre meno efficace fino alla ritenzione di urine con necessita' di cateterismo. Moltealtre volte invece questo accrescimento e' minimo o comunque non e' in grado di ostruire lo svuotamento della vescica e creare dei problemi.
Nel primo caso deve essere trattato prima che crei dei danni irreversibili alla muscolatura vescicale. Nel secondo caso va solo monitorizzato nel tempo.
La decisione non si basa principalmente o solo sui sintomi, ma su dati obiettivi ottenuti alla uroflussometria e determinazione del residuo postminzionale.
L'uroflussometria e' un esame non invasivo dove il paziente a vescica piena urina dentro un recipiente collegato ad un piccolo computer che produce una corsa di velocità' nel tempo della minzione. Se la velocità' massima e' inferiore a 15 ml/sec l'azione istruttiva della prostata e' importante e deve essere trattata. Il residuo postminzionale si valuta invece con ecografia sovrapubica ed e' la quantità' di urine che rimangono in vescica dopo la minzione.
Se superano i 100 cc il danno vescicale e' già' iniziato.
I valori normali dovrebbero essere:
uroflussometria con velocità' massima > 20 ml/sec e residuo postminzionale inferiore a 50 cc
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza
non e' un diametro della prostata a definire se l'ingrandimento della prostata e' patologico e puo' produrre una sofferenza sulla vescica.
L'ecografia deve descrivere anche la posizione e forma della prostata, se ha uno sviluppo dentro la vescica con quello che si chiama un terzo lobo o se invece mantiene una posizione sotto la vescica.
L'ingrandimento della prostata chiamato ipertrofia prostatica benigna e' una patologia progressiva cronica, non sempre sintomatica, che puo' lentamente deteriorare la funzione vescicale creando uno svuotamento sempre meno efficace fino alla ritenzione di urine con necessita' di cateterismo. Moltealtre volte invece questo accrescimento e' minimo o comunque non e' in grado di ostruire lo svuotamento della vescica e creare dei problemi.
Nel primo caso deve essere trattato prima che crei dei danni irreversibili alla muscolatura vescicale. Nel secondo caso va solo monitorizzato nel tempo.
La decisione non si basa principalmente o solo sui sintomi, ma su dati obiettivi ottenuti alla uroflussometria e determinazione del residuo postminzionale.
L'uroflussometria e' un esame non invasivo dove il paziente a vescica piena urina dentro un recipiente collegato ad un piccolo computer che produce una corsa di velocità' nel tempo della minzione. Se la velocità' massima e' inferiore a 15 ml/sec l'azione istruttiva della prostata e' importante e deve essere trattata. Il residuo postminzionale si valuta invece con ecografia sovrapubica ed e' la quantità' di urine che rimangono in vescica dopo la minzione.
Se superano i 100 cc il danno vescicale e' già' iniziato.
I valori normali dovrebbero essere:
uroflussometria con velocità' massima > 20 ml/sec e residuo postminzionale inferiore a 50 cc
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Chirurgia Robotica
Universita' Sapienza
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 02/09/2022.
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