Prostatectomia radicale

Buonasera,
Mio marito (53 anni) è stato operato il 28 ottobre scorso per prostatectomia radicale con linfectomia iliaco otturatoria bilaterale videolaparoscopica robot-assistita.


Dal referto istologico si segnala:
Adenocarcinoma prostatico di tipo acinare, Gleason score 4+5=9, grade group 5, Who 2016.


La neoplasia coinvolgeva ambedue i lobi della ghiandola e si estendeva ai tessuti periprostatici in sede postero-laterale e basale sinistra e al margine di sezione chirurgica in sede laterale e basale sinistra (estensione Lineare totale mm 6).

Infiltrazione neoplastica perineurale presente.


Nodulo dominante sinistro di mm 22x10.


No evidenza di neoplasia nelle vescicole seminali e nei linfonodi iliaco-otturatori (numero totale esaminato pari a 26)
[TNM AJCC (VIII edizione): pT3a N0 R1]

Controlli successivi per follow up

PSA 20/11/2021 = 0.09
PSA 22/01/2022 = 0.03
PSA 30/04/2022 = 0.06
PSA 23/08/2022 = 0.110

Non ha fatto radioterapia, né altro dopo l'intervento.

Cosa significa questo valore del PSA di nuovo cresciuto e quali sono i valori da considerarsi campanelli di allarme?
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
l'esame istologico parla di un tumore prostatico ad aggressività' molto alta (Gleason score 9) con quindi capacita' di diffondere velocemente sia per fvia linfatica che ematica.
IN questi casi bisogna sempre precedere la progressione del tumore evidente radiologicamente.
Un tumore del genere dopo essere sottoposto a prostatectomia radicale deve essere subito sottoposto a radioterapia esterna estesa a tutta la pelvi , indipendentemente dal valore del PSA ( cosi detta terapia adiuvante), indipendentemente dal fatto che i linfonodi sono risultati negativi.
Questo perche' i tumori di questa aggressività' presentano cellule tumorali circolanti già' prima di essere sottoposti ad intervento.
Queste cellule non sono visibili inizialmente agli esami radiologici.
Riassumendo: parliamo di un tumore ad elevata aggressività' con estensione al di fuori della prostata e con cellule tumorali circolanti.
Il consiglio e' di intraprendere subito una radioterapia esterna estesa alla pelvi.
Quindi monitorare sia il PSA totale, sia imaging con PET TC con PSMA ad un aumento del PSA totale superiore a 0.2 ng/ml.
La radioterapia esterna va eseguita anche se agli esami radiologici non si vede nulla.
La terapia sistemica di blocco androgenico va invece riservata nel caso in cui l'imaging identifichi delle ripetizioni a distanza o l'aumento del PSA avvenga con un tempo di raddoppiamento inferiore a 6 mesi.
E' un caso complesso, ma se gestito nel migliore dei modi , si puo' riuscire a controllare.
Serve un centro ad alto volume e con grande esperienza non solo chirurgica ma nella gestione a 360 sul tumore della prostata.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#2]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Concordo con lo stimato collega.

La radioterapia è assolutamente indicata e prima verrà eseguita, più efficacia può avere in quanto (si spera) ancora poche e circoscritte le colonie di cellule tumorali causa del rialzo del PSA e verosimilmente residuate nelle sedi dei margini infiltrati dopo la prostatectomia radicale.


Conttatti un oncologo-radioterapista in tempi brevi.

Io rimango a disposizione sugli eventuali approfondimenti del caso.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#3]
Utente
Utente
Buonasera e grazie per le risposte.
È stata programmata radioterapia e tra due settimane farà il centraggio per iniziare.
Ma nel frattempo è stata fatta RM prostatica multiparametrica da cui si evidenzia un nodulo "sospetto ma non certo di ripresa della malattia" di 10 mm dietro alla vescicola seminale dx (che sapevamo tolta).
Consigliata PET con colina.

Ma secondo voi è giusto?
Inizio a temere che si sia perso tempo prezioso
[#4]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
la radioterapia adiuvante andra' a interessare anche la zona descritta dalla RM. Avere questa informazione puo' essere comunque utile per il radioterapia che potrebbe decidere di aumentare la dose in quella zona.
Fare una PET TC ? Da una parte avere una stadiazione sistemica, sapere se il tumore e' diffuso anche in sedi lontane che non verranno interessate dalla radioterapia, e' importante, perche' considerando l'aggressività' della neoplasia , questa possibilità' e' abbastanza elevata.
il problema e' che con valori ancora cosi' bassi del PSA totale la PET potrebbe ancora non captare la malattia a distanza.
Quindi io consiglierei di procedere con la radioterapia estesa pelvica ( no solo loggia prostatica, con eventuale rinforzo nella zona segnalata dalla RM. Successivamente eseguire una stagnazione sistemica con PET TC PSMA per un PSA che non scende dopo radioterapia o altrimenti con TC total body e scintigrafia ossea.
In caso di progressione a distanza dovrà' iniziare anche una terapia medica sistemica, altrimenti no

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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