Tumore prostata quale modalità di intervento?
Buongiorno richiedo consulto per paziente di 75 anni a cui è stato diagnosticato tumore alla prostata a fine luglio.
Riporto di seguito diagnosi es.
istologico: adenocarcinoma acinare della prostata, grado 3+3 sec.
Gleason mod.
(who 2016) grado gruppo 1 (isup 2014).
Frustoli interessati da neoplasia: 2/18.
La neoplasia interessa il campione di zona periferica destra (B).
2/9 frustoli a dx con estensione lineare max di mm 6 circa (50% del frustolo maggiormente interessato).
Infiltrazione di spazi vascolari/linfatici: non osservata.
Permeazione neoplastica di spazi perineurali: non osservata.
Indenni di neoplasia i prelievi in corrispondenza dell'emiprostata sx [E-H] 0/9 ed i restanti frustoli dell'emiprostata di dx [A-C-D], con quadri di atrofia, iperplasia ed occasionali focolai di flogosi cronica.
Reperto macroscopico campione B: 3 frustoli cm 1, 5 -1, 6 -1, 9.
inclusi in toto.
Valore PSA 10, 6 rilevato a maggio 22 (nell'anno 2021 episodio prostatite a luglio 21, eseguita RMN a dicembre 21 ed ecografia app.
urinario, valore PSA a dic 21 9, 2).
Il paziente soffre di ipertensione e colesterolo alto.
Dall'ospedale che ha eseguito l'esame è stata data indicazione per eventuale trattamento radioterapico.
Vorrei avere qualche parere per capire se sarebbe meglio intervenire chirurgicamente oppure seguire il trattamento di radioterapia o altro e quali sono i pro e contro.
Inoltre non ho capito la gravità del tumore e se devono essere fatti altri esami per avere un quadro più chiarov della situazione.
Ringrazio anticipatamente chi mi potrà rispondere.
Riporto di seguito diagnosi es.
istologico: adenocarcinoma acinare della prostata, grado 3+3 sec.
Gleason mod.
(who 2016) grado gruppo 1 (isup 2014).
Frustoli interessati da neoplasia: 2/18.
La neoplasia interessa il campione di zona periferica destra (B).
2/9 frustoli a dx con estensione lineare max di mm 6 circa (50% del frustolo maggiormente interessato).
Infiltrazione di spazi vascolari/linfatici: non osservata.
Permeazione neoplastica di spazi perineurali: non osservata.
Indenni di neoplasia i prelievi in corrispondenza dell'emiprostata sx [E-H] 0/9 ed i restanti frustoli dell'emiprostata di dx [A-C-D], con quadri di atrofia, iperplasia ed occasionali focolai di flogosi cronica.
Reperto macroscopico campione B: 3 frustoli cm 1, 5 -1, 6 -1, 9.
inclusi in toto.
Valore PSA 10, 6 rilevato a maggio 22 (nell'anno 2021 episodio prostatite a luglio 21, eseguita RMN a dicembre 21 ed ecografia app.
urinario, valore PSA a dic 21 9, 2).
Il paziente soffre di ipertensione e colesterolo alto.
Dall'ospedale che ha eseguito l'esame è stata data indicazione per eventuale trattamento radioterapico.
Vorrei avere qualche parere per capire se sarebbe meglio intervenire chirurgicamente oppure seguire il trattamento di radioterapia o altro e quali sono i pro e contro.
Inoltre non ho capito la gravità del tumore e se devono essere fatti altri esami per avere un quadro più chiarov della situazione.
Ringrazio anticipatamente chi mi potrà rispondere.
[#1]
Buongiorno,
considerando l'eta' del paziente superiore ai 70 anni ed il grado di aggressività' del tumore bassa (Gleason score 6), condivido che l'opzione terapeutica più' appropriata e più' bilanciata fra efficacia ed effetti collaterali e' la radioterapia esterna.
L'intervento chirurgico consiste nella prostatectomia radicale, asportazione completa di tutta la prostata ( non esiste un intervento parziale per una neoplasia). All'eta' del paziente, per quanto eseguito con tecnica laparoscopica o robotica comporta sempre un importante stress legato ad anestesia generale ed intervento e soprattutto gli effetti collaterali a lungo tempo termine ( continenza urinaria e funzione sessuale) hanno percentuali di frequenza più' elevati rispetto ad un intervento eseguito su un paziente nella fascia di eta' dei 50 o 60 anni.
L'intervento chirurgico non offre garanzie maggiori rispetto alla radioterapia ( a questa eta' e con questo grado di aggressività' del tumore) nel controllo della neoplasia, ed il paziente ha elevate possibilità' di raggiungere un definitivo controllo della malattia.
Se ben eseguita in un centro di esperienza e con metodiche di ultima generazione IMRT, gli effetti collaterali possono essere praticamente assenti ( se il puntamento e' ben eseguito sulla prostata senza interessare vescica e retto).
La prostatectomia radicale con le nuove metodiche robotiche che oggi utilizziamo, da eccellenti risultati ma generalmente viene preferita alla radioterapia in pazienti con eta' inferiore e/o con tumore a maggior aggressivita'
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Chirurgia robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Professore Ordinario Universita' Sapienza Roma
considerando l'eta' del paziente superiore ai 70 anni ed il grado di aggressività' del tumore bassa (Gleason score 6), condivido che l'opzione terapeutica più' appropriata e più' bilanciata fra efficacia ed effetti collaterali e' la radioterapia esterna.
L'intervento chirurgico consiste nella prostatectomia radicale, asportazione completa di tutta la prostata ( non esiste un intervento parziale per una neoplasia). All'eta' del paziente, per quanto eseguito con tecnica laparoscopica o robotica comporta sempre un importante stress legato ad anestesia generale ed intervento e soprattutto gli effetti collaterali a lungo tempo termine ( continenza urinaria e funzione sessuale) hanno percentuali di frequenza più' elevati rispetto ad un intervento eseguito su un paziente nella fascia di eta' dei 50 o 60 anni.
L'intervento chirurgico non offre garanzie maggiori rispetto alla radioterapia ( a questa eta' e con questo grado di aggressività' del tumore) nel controllo della neoplasia, ed il paziente ha elevate possibilità' di raggiungere un definitivo controllo della malattia.
Se ben eseguita in un centro di esperienza e con metodiche di ultima generazione IMRT, gli effetti collaterali possono essere praticamente assenti ( se il puntamento e' ben eseguito sulla prostata senza interessare vescica e retto).
La prostatectomia radicale con le nuove metodiche robotiche che oggi utilizziamo, da eccellenti risultati ma generalmente viene preferita alla radioterapia in pazienti con eta' inferiore e/o con tumore a maggior aggressivita'
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Chirurgia robotica in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Professore Ordinario Universita' Sapienza Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Grazie di cuore Dottore per il tempo dedicato e per aver chiarito i miei dubbi in modo così esaustivo. Approfitto della sua chiarezza per chiederle un ultimo parere in merito alle metodiche IMRT. Nell'ospedale dove risiedo mi è stato proposto un ciclo di 28 sedute di radioterapia dal lunedì al venerdì con esclusione del weekend. Dal sito dell'ospedale vedo che il macchinario in uso si chiama TC big bore dotata di due acceleratori lineari con fasci di alta energia (6MV, 18 MV) e per quanto ne posso capire sembra legata a queste metodiche. Leggo però cercando su internet che in alcuni centri specializzati per alcune casistiche c'è la possibilità di fare una radiografia ipofrazionata, concentrando il trattamento in poche sedute e riducendo gli effetti collaterali. Pensa che valga la pena recarmi in uno di questi centri per il mio caso o già mi sa dire se non è applicabile e va bene seguire quanto proposto se conosce il macchinario? La ringrazio ancora tantissimo.
[#3]
La radioterapia ipofrazionata in 5 sedute, che da diversi anni proponiamo -in molti casi -come opzione alternativa allo standard (in 20 o 28 sedute), è indicata in pazienti con funzionalità urinaria ottimale e con prostata di dimensioni massime intorno agli 80 cc.
Se vuole, rimango disponibile per valutare nel mio dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata il suo caso e se candidabile ad questa opzione di cura più breve e comoda ma altrettamento efficace.
Le allego sotto un articolo su questa tecnica scritto da me alcuni anni fa in questo stesso forum:
Ecco il link da cliccare :
www.medicitalia.it/minforma/radioterapia/2224-give-me-five-radioterapia-curativa-della-prostata-in-5-sedute.html
Se vuole, rimango disponibile per valutare nel mio dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata il suo caso e se candidabile ad questa opzione di cura più breve e comoda ma altrettamento efficace.
Le allego sotto un articolo su questa tecnica scritto da me alcuni anni fa in questo stesso forum:
Ecco il link da cliccare :
www.medicitalia.it/minforma/radioterapia/2224-give-me-five-radioterapia-curativa-della-prostata-in-5-sedute.html
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 06/08/2022.
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