Sensazione di dover sempre urinare

Buonasera Dottori, scrivo a nome del mio compagno.
2 mesi fa a causa di un dolore castante ad entrambi i testicoli si è recato al pronto soccorso.
Gli hanno effettuato un ecografia e delle analisi del sangue ma non è emerso nulla di significativo.
A distanza di qualche giorno ha iniziato a sentire sempre il bisogno di dover urinare... Questa sensazione la avverte sul glande e non passa neanche dopo la minzione.
Alche' abbiamo contattato un urologo e ha fatto una visita.
Vi espongo il referto: " obbiettivamente nulla alle logge renali ne lungo i decorsi uretrali.
Genitali esterni nei limiti e in particolare non lesioni palpabili a carico dei testicoli, epididimi e funicoli.
Prostata con normale volume con nodulo di circa 1 cm di diametro di lieve aumento di consistenza apicale.
Alla etg reni normali.
Vescica a pareti regolari senza evidenza di lesioni.
Non calcoli per o intramurali.
Prostata con diametri e struttura apparentemente normali.
il nodulo all apice prostatico è di dubbia ezilogia ma meritevole di un controllo fra 6 mesi circa.
".
Gli ho consigliato di fare il dosaggio del PSA (il quale come esito è 1. 26 valore di riferimento da 0 a 4) , l esame delle urine e l urinocoltura.
Da entrambi non è uscito nulla di rilevante.
L urologo gli ha detto che non sa quale può essere la causa di questa sensazione di dover urinare e gli ha dato una cura con ossibutina per 10gg.
Dopo una settimana dalla cura ha ripreso ad avere gli stessi sintomi e l urologo gli ha prescritto un mese di incoves.
Adesso sta prendendo la pastiglia da 10 gg ma al momento non ha riscontri positivi.
Da cosa può essere portata questa sensazione di dover sempre urinare? Il mio compagno ha 41 anni.
Resto in attesa di un vostro gentile riscontro, e ringrazio in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il dolore irradiato ad entrambi i testicoli, il fastidio al glande, lo stimolo frequante ad urinare, in assenza di rilievi significativi alla visita diretta, all'ecografia ed agli esami di sangue porterebbe a pensare ad una lieve prostatite, ovvero una infiammazione verosimilmente sovrapposta ad una congestione della ghiandola. Si tratta di manifestazioni abbastanza comuni nel maschio adulto, talora considerare i sintomi uno alla volta e non nel loro insieme può portare a deduzioni impecise ed approcci terapeutici inconcludenti. Questo è quanto si può sospettare a distanza in base alla nostra esperienza su un grandissimo numero di casi molto simili. Ovviamente la valutazione diretta è indispensabile per confermare o meno questa ipotesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera Dottore , intanto la ringrazio per la risposta. Nel pomeriggio di domenica ha iniziato ad avvertire male forte al rene sinistro che si irradiava anche al testicolo e siamo andati in pronto soccorso. Era una colica renale . È stato trattato con antidolorifico che ha fatto il suo effetto per fortuna.
Gli hanno fatto ecografia ma è risultata solo della renella . Gli hanno detto di fare una tac nel caso in cui si fossero ripresentate delle coliche . Visto che lunedì il male è tornato , abbiamo prenotato la tac che ha già fatto ieri. Il tecnico di laboratorio gli ha anticipato che vede il calcolo ma deve aspettare il 5 agosto per avere l esito completo. Nel frattempo ieri pomeriggio gli è presa un altra colica e poco fa un altra ancora ( quindi a distanza di neanche 12 ore) . Gli hanno dato la seguente cura: tamaulosoma 1cp al giorno x 15gg , deltacortene 1cp da 25mg x 3 gg poi mezza compressa x altri 3 gg e poi 1 quarto di compressa per altri 3 gg. Lenizak o contramal al bisogno. Nel frattempo di avere l esito come si deve comportare ?Può svolgere la sua vita normale oppure bisogna stare a riposo ? Chiedo anche perché lunedì dovremmo partire per il mare e siamo in dubbio se disdire la vacanza o meno . E' normale avere coliche così continue oppure è sintomo che il calcolo è troppo grande per essere espulso da solo? Grazie infinite per l attenzione
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore, sul sito online abbiamo già potuto visionare l esito. "TC ADDOME COMPLETO SENZA MDC.
Esame eseguito nelle sole condizioni di base.
Si osserva litiasi caliceale superiore a sinistra con diametro massimo di circa 2 mm.
Si osserva un quadro di idro-ureteronefrosi ommolaterale di modesta entità in presenza di formazione
litiasica incuneata a livello dell'uretere iuxta-vescicale di circa 4 mm.
Quadro meritevole di valutazione specialistica.
La via uro escretrice di destra non è dilatata e non si osservano segni di litiasi calcifica lungo il suo
decorso.
La vescica è priva di aggetti endoluminali.
Non si osserva versamento liquido libero.
Con i limiti del protocollo utilizzato non si osservano significativi reperti a carico di fegato, milza,
pancreas, surreni e rene destro.
Si segnalano due piccoli ispessimenti pleurici basali bilaterali."
Come bisogna comportarsi ? Pensa sia possibile partire per il mare lunedì o è meglio stare a riposo e cambiare le proprie abitudini ( anche alimentari) fino alla risoluzione del problema? Ringrazio ancora per l attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il calcolo è veramente molto piccolo, le possibilità di espulsione spontanea, supportata dalla corretta terapia che è stata instaurata, sono piuttosto elevate. Non vi è purtroppo certezza, la situazione deve essere valutata nel suo evolversi nei prossimi giorni. Non è detto che un calcolo così piccolo possa essere materialmente visto e raccolto con le urine, questo accade più raramente di quanto si pensi. In linea di massima, l'assenza persistente di ultriori disturbi per almeno 10-15 giorni fa propendere all'ottimismo, ma in ogni caso entro 30-40 giorni deve essere ripetuta una ecografia dell'addome. In quanto alle imminenti vacanze è difficile dare un consiglio, la prudenza spingerebbe però quantomeno ad evitare zone remote ed in cui una eventuale assistenza sanitaria possa essere problematica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
La ringrazio dottore per la celere risposta. Le faccio ancora un paio di domande . Dall' esito risultano quindi 2 calcoli? Cosa sarebbe la Idro ureteronefrosi ? Per quanto riguarda le vacanze , andremo in Italia e in un posto dove ci sono anche eventualmente ospedali . Volevo però capire se secondo lei il fatto di stare in spiaggia al sole o di affrontare un viaggio in macchina di circa 5 ore può in qualche modo peggiorare la situazione oppure se nulla potrebbe incidere nel decorso del calcolo .
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il calcolo riscontrato nel rene è microscopico e al momento privo di interesse. Il calcolo che ha causato i disturbi è quello un po' più grande prossimo allo sbocco in vescica. Il termine "idro-uretero-nefrosi "in questo caso è usato in modo improprio (sebbene molto diffuso) e sta comunque a significare una dilatazione della via urinaria a monte dell'ostacolo costituito dal calcolo. Una vita tranquilla in vacanza non è certo controindicata, però finché si assume il cortisone (Deltacortene) e per i 3 giorni dopo la fine della cura è opportuno non esporsi al sole pieno. Inoltre. è meglio non affaticarsi troppo nel viaggio (es. delegare ad altri la guida, fare soste frequenti, evitare le ore più calde della giornata, eccetera).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio nuovamente per le risposte esaustive .Ieri sera ha avuto un altra colica ( sono passate circa 16 ore da quella precedente). Questa volta è stata più dolorosa delle altre associata anche a forte nausea . Fortunatamente è durata solo 15/20 minuti e poi è passata ( non so se grazie anche alle gocce di contramal prese appena iniziata la colica). Il fatto che continui ad avere coliche e che crescono di intensità può indicare un peggioramento del quadro clinico ? Oppure indica che il calcolo è sempre più vicino all uscita? Ci sono ancora possibilità che il calcolo esca da solo? Premetto che per il momento non ha febbre
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Come le abbiamo già scritto, le piccole dimensioni del calcolo rendono più probabile la sua espulsione spontanea, ma ovviamente non vi è certezza, nè si può prevedere quando questo possa accadere. L'unico elemento si cui si basano eventuali indicazioni è la persistenza o meno dei disturbi o la comparsa di complicazioni (es. febbre, alterazioni degli esami di sangue, eccetera). Diciamo che se i disturbi sono persistenti, intensi e frequenti si è ovviamente spinti a non condannare il paziente ad una incerta e penosa attesa e si pongono indicazioni ad una risoluzione operativa endoscopica. Si tratta di un intervento tutto sommato molto semplice, ma è abbastanza raro che vi si debba ricorrere in situazioni simili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio tanto dottore per le delucidazioni. Le auguro una buona giornata e buon lavoro