Recidiva cancro prostata
Buongiorno, Prostectomia radicale febbraio 2018 pT3a RIG8, radioterapia adiuvante presso cro aviano 29gg, monitoraggio psa 0, 01 per 2, 5 anni consecutivi ultimi 3 monitoraggi psa segnalano 0.02 - 0, 04 - 0, 08, al CRO mi indicano come soglia recidiva 0, 4, ma leggo che la soglia si può intendere gia da 0, 2 chiedo un vostro parere in merito alla crescita e quale sia una prospettiva di recidiva.
Grazie
Grazie
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Buongiorno,
il valore sogli adel PSA totale dopo una prostatectomia radicale e' 0.2 ng/ml ed un aumento oltre questo valore viene considerato progressione.
Nel caso presentato pero' e' stata eseguita già' una radioterapia dopo prostatectomia radicale ed in questo caso mi sembra corretto considerare il limite 0.4 ng/ml.
Questo in considerazione del fatto che, avendo già' eseguito una chirurgia radicale ed una radioterapia esterna sulla pelvi, l'unica opzione terapeutica in caso di progressione e' una terapia medica sistemica di castrazione farmacologica associata ad i nuovi farmaci ad azione ormonale.
Queste terapie non hanno mai effetto curativo ma solo cronicizzate la malattia ed e' quindi utile " non sprecarle" troppo precocemente ma utilizzarle bene al tempo giusto.
Quindi, in caso di una progressione del PSA > 0.4 ng/ml si dovrebbe verificare con una PET TC con PSMA la localizzazione della progressione ed in base a questi risultati decidere sull'inizio della terapia sistemica eventualmente associata a radioterapie stereotassiche su sedi a distanza dalla loggia prostatica ( se in numero inferiore a 2).
E' una fase delicata della malattia dove il corretto utilizzo delle terapie ad oggi disponibili puo' dare ottimi risultati per molti anni, al contrario una cattiva gestione od un precipitato uso delle terapie puo' avere un effetto negativo velocizzante la neoplasia. Fondamentale affidarsi ad un centro con alta esperienza su questa fase di malattia
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
il valore sogli adel PSA totale dopo una prostatectomia radicale e' 0.2 ng/ml ed un aumento oltre questo valore viene considerato progressione.
Nel caso presentato pero' e' stata eseguita già' una radioterapia dopo prostatectomia radicale ed in questo caso mi sembra corretto considerare il limite 0.4 ng/ml.
Questo in considerazione del fatto che, avendo già' eseguito una chirurgia radicale ed una radioterapia esterna sulla pelvi, l'unica opzione terapeutica in caso di progressione e' una terapia medica sistemica di castrazione farmacologica associata ad i nuovi farmaci ad azione ormonale.
Queste terapie non hanno mai effetto curativo ma solo cronicizzate la malattia ed e' quindi utile " non sprecarle" troppo precocemente ma utilizzarle bene al tempo giusto.
Quindi, in caso di una progressione del PSA > 0.4 ng/ml si dovrebbe verificare con una PET TC con PSMA la localizzazione della progressione ed in base a questi risultati decidere sull'inizio della terapia sistemica eventualmente associata a radioterapie stereotassiche su sedi a distanza dalla loggia prostatica ( se in numero inferiore a 2).
E' una fase delicata della malattia dove il corretto utilizzo delle terapie ad oggi disponibili puo' dare ottimi risultati per molti anni, al contrario una cattiva gestione od un precipitato uso delle terapie puo' avere un effetto negativo velocizzante la neoplasia. Fondamentale affidarsi ad un centro con alta esperienza su questa fase di malattia
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.7k visite dal 18/07/2022.
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