Parere referto risonanza magnetica multiparametrica
Chiedo cortesemente un vostro parere in merito al referto di risonanza magnetica multiparametrica per lo studio della prostata.
Motivo della richiesta: rialzo PSA 3.2 ng/ml F/T 14% (05/2022) - Età 47 anni - altezza 172 cm - peso 90 Kg - Familiarità positiva (padre)
TECNICA DI STUDIO Esame eseguito con tecnica multiparametrica previa introduzione di bobina endorettale, medianteacquisizioni multiplanari T1 e T2 pesate, con sequenze pesate in diffusione e con studio dinamicoperfusionale durante infusione ev di mdc paramagnetico (Gadovist).
REFERTO RADIOLOGICO Prostata di 40*25*44 mm (23 cc; PSA density 0.14 ng/ml/cc).
In sede transizionale antero-laterale destra (ore 10-12) basale e media è riconoscibile focale alterazionea morfologia lenticolare di circa 22 x 9 per 10 mm, a margini sfumati, ipointensa in T2 e con diffusivitàristretta, sospetta per neoplasia prostatica (PI-RADS 5).
L'alterazione prende ampio contatto con la capsula anteriormente senza segni di estensioneextracapsulare.
La regione periferica prostatica presenta segnale diffusamente ipointenso in T2 tuttavia senza focali areedi restrizione della diffusività (PI-RADS 2).
Vescicole seminali nei limiti.
Vescica poco distesa, indenne da vegetazioni endoluminali.
Non linfoadenopatie pelviche.
Non liquido libero in scavo pelvico.
CONCLUSIONI
Alterazione sospetta in sede transizionale anteriore media e basale antero-laterale destra (PI-RADS 5), meritevole di approfondimento mediante biopsia.
Motivo della richiesta: rialzo PSA 3.2 ng/ml F/T 14% (05/2022) - Età 47 anni - altezza 172 cm - peso 90 Kg - Familiarità positiva (padre)
TECNICA DI STUDIO Esame eseguito con tecnica multiparametrica previa introduzione di bobina endorettale, medianteacquisizioni multiplanari T1 e T2 pesate, con sequenze pesate in diffusione e con studio dinamicoperfusionale durante infusione ev di mdc paramagnetico (Gadovist).
REFERTO RADIOLOGICO Prostata di 40*25*44 mm (23 cc; PSA density 0.14 ng/ml/cc).
In sede transizionale antero-laterale destra (ore 10-12) basale e media è riconoscibile focale alterazionea morfologia lenticolare di circa 22 x 9 per 10 mm, a margini sfumati, ipointensa in T2 e con diffusivitàristretta, sospetta per neoplasia prostatica (PI-RADS 5).
L'alterazione prende ampio contatto con la capsula anteriormente senza segni di estensioneextracapsulare.
La regione periferica prostatica presenta segnale diffusamente ipointenso in T2 tuttavia senza focali areedi restrizione della diffusività (PI-RADS 2).
Vescicole seminali nei limiti.
Vescica poco distesa, indenne da vegetazioni endoluminali.
Non linfoadenopatie pelviche.
Non liquido libero in scavo pelvico.
CONCLUSIONI
Alterazione sospetta in sede transizionale anteriore media e basale antero-laterale destra (PI-RADS 5), meritevole di approfondimento mediante biopsia.
[#1]
Buongiorno,
il referto della RMN documenta la presenza di una lesione altamente sospetta per tumore prostatico clinicamente significativo.
È assolutamente indicato eseguire un biopsia prostatica con tecnica fusion.
Questa metodica prevede di eseguire dei prelievi mirati della lesione integrando le immagini ecografiche con quelle della risonanza magnetica.
Cordialità
LD
il referto della RMN documenta la presenza di una lesione altamente sospetta per tumore prostatico clinicamente significativo.
È assolutamente indicato eseguire un biopsia prostatica con tecnica fusion.
Questa metodica prevede di eseguire dei prelievi mirati della lesione integrando le immagini ecografiche con quelle della risonanza magnetica.
Cordialità
LD
Dr. Luigi Domanico
[#2]
Utente
Buongiorno, la ringrazio per la sua risposta.
Ho eseguito biopsia prostatica con tecnica fusion, di seguito la diagnosi riportata:
iperplasia adenofibroleiomiomatosa prostatica con prostatite cronica aspecifica.
Chiedevo cortesemente anche un suo parere in quanto l'urologo che mi ha consegnato il referto mi ha tranquillizzato che non c'è nulla di grave ma soltanto di monitorare annualmente l'evoluzione tramite analisi del psa.
Cordiali saluti
Ho eseguito biopsia prostatica con tecnica fusion, di seguito la diagnosi riportata:
iperplasia adenofibroleiomiomatosa prostatica con prostatite cronica aspecifica.
Chiedevo cortesemente anche un suo parere in quanto l'urologo che mi ha consegnato il referto mi ha tranquillizzato che non c'è nulla di grave ma soltanto di monitorare annualmente l'evoluzione tramite analisi del psa.
Cordiali saluti
[#3]
Buongiorno,
nonostante la risposta istologica non abbia confermato il forte sospetto da parte della risonanza magnetica (PIRADS 5) sulla presenza di una neoplasia della prostata e abbia rilevato solo una iperplasia prostatica, bisogna continuare a sorvegliare attentamente la situazione.
Per prima cosa e' importante capire se chi ha eseguito la risonanza multiparametrica ha correttamente classificato la lesione prostatica come PIRADS 5 ( altissimo rischio di neoplasia). Purtroppo la risonanza magnetica multiparametrica e' molto dipendente dall'esperienza del radiologo. Generalmente un PIRADS 5 alla biopsia dovrebbe risultare una neoplasia. Nel suo caso, o non era corretta la definizione da parte del radiologo, o chi ha eseguito la biopsia anche se fusion, non ha colpito correttamente la zona indicata alla risonanza.
Il consiglio quindi e' per prima cosa di fare rivedere le immagini della risonanza ad un altro centro con alti volumi ed elevata esperienza nella metodica per il tumore prostatico. Se il centro confermerà' il PIRADS 5, allora, indipendentemente dal PSA totale, sara' utile ripetere sia la risonanza che la biopsia sempre in un centro ad elevata esperienza , a 3 mesi dalla precedente.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza, Roma
nonostante la risposta istologica non abbia confermato il forte sospetto da parte della risonanza magnetica (PIRADS 5) sulla presenza di una neoplasia della prostata e abbia rilevato solo una iperplasia prostatica, bisogna continuare a sorvegliare attentamente la situazione.
Per prima cosa e' importante capire se chi ha eseguito la risonanza multiparametrica ha correttamente classificato la lesione prostatica come PIRADS 5 ( altissimo rischio di neoplasia). Purtroppo la risonanza magnetica multiparametrica e' molto dipendente dall'esperienza del radiologo. Generalmente un PIRADS 5 alla biopsia dovrebbe risultare una neoplasia. Nel suo caso, o non era corretta la definizione da parte del radiologo, o chi ha eseguito la biopsia anche se fusion, non ha colpito correttamente la zona indicata alla risonanza.
Il consiglio quindi e' per prima cosa di fare rivedere le immagini della risonanza ad un altro centro con alti volumi ed elevata esperienza nella metodica per il tumore prostatico. Se il centro confermerà' il PIRADS 5, allora, indipendentemente dal PSA totale, sara' utile ripetere sia la risonanza che la biopsia sempre in un centro ad elevata esperienza , a 3 mesi dalla precedente.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario in Urologia
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza, Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.9k visite dal 01/07/2022.
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