Tumore vescica
Nel 2020 mio fratello, 71 anni, è stato operato per un carcinoma uroteliale solido di alto grado estesamente infiltrante la lamina propria.
Tra i frammenti per l’istologico c’è anche tonca muscolare che risultava indenne.
Non ha effettuato cure post operatorie né lavaggi, ma solo cistoscopie trimestrali come da suggerimento dell’urologo che lo ha in cura.
Dopo l’intervento fece una sola tac total body che risultò negativa.
Volevo chiedere vostra consulenza sui seguenti aspetti:
1) Sulla base dell’istologico, le sole cistoscopie di controllo siano sufficienti?
2) Nelle cistoscopie che ha effettuato, qualche volta i referti indicano la presenza di una neoformazione, altre volte no.
Particolarmente nell’ultima è indicata la presenza di una neoformazione al collo ma non è stato prescritto alcun approfondimento, ma solo il controllo successivo.
Vorrei un conforto sul protocollo che è stato suggerito a mio padre o capire se sono opportuni ulteriori esami.
3) prima di ogni cistoscopia mio fratello effettua un’analisi citologica.
L’ultima appena effettuata ha il seguente referto: STRISCIO DI SEDIMENTO URINARIO CON FONDO BATTERICO COCCOBACILLARE CON MICROCRISTALLI E CON DISCRETA CELLULARITA’ COSTITUITA DI ELEMENTI UROTELIALI, PERLOPIU’ ISOLATI, MA ANCHE MICROAGGREGATI NON PAPILLARI CON ALTERATORAPPORTO NUCLEO/CITOPLASMA E CON NUCLEI AUMENTATI DI VOLUME TALORA IPERCROMATICI TALORA VESCICOLOSI.
IL QUADRO CITOLOGICO E’ RAPPRESENTATIVODI DISPLASIA UROTELIALE LIEVE/MODERATA E NECESSITA DI CONTROLLO CITOSCOPICO ED EVENTUALE PRELIEVO BIOPSTICO.
Mi chiedo se il quadro sia preoccupante, o possa presumersi un peggioramento, anche in considerazione del precedente referto dello stesso tipo di esame, effettuato a febbraio scorso e che riporto di seguito:
STRISCIO DI SEDIMENTO URINARIO COSTITUITO DA CELLULE UROTELIALI ISOLATE, DISMORFICHE, REATTIVE, ASSOCIATEAD UN FONDO INFIAMMATORIO CON FLORA COCCOIDE E MICROCRISTALLI.
Vi ringrazio sin da ora per la consulenza che potrete offrirmi anche in vista della prossima cistoscopia del 22 giugno.
Tra i frammenti per l’istologico c’è anche tonca muscolare che risultava indenne.
Non ha effettuato cure post operatorie né lavaggi, ma solo cistoscopie trimestrali come da suggerimento dell’urologo che lo ha in cura.
Dopo l’intervento fece una sola tac total body che risultò negativa.
Volevo chiedere vostra consulenza sui seguenti aspetti:
1) Sulla base dell’istologico, le sole cistoscopie di controllo siano sufficienti?
2) Nelle cistoscopie che ha effettuato, qualche volta i referti indicano la presenza di una neoformazione, altre volte no.
Particolarmente nell’ultima è indicata la presenza di una neoformazione al collo ma non è stato prescritto alcun approfondimento, ma solo il controllo successivo.
Vorrei un conforto sul protocollo che è stato suggerito a mio padre o capire se sono opportuni ulteriori esami.
3) prima di ogni cistoscopia mio fratello effettua un’analisi citologica.
L’ultima appena effettuata ha il seguente referto: STRISCIO DI SEDIMENTO URINARIO CON FONDO BATTERICO COCCOBACILLARE CON MICROCRISTALLI E CON DISCRETA CELLULARITA’ COSTITUITA DI ELEMENTI UROTELIALI, PERLOPIU’ ISOLATI, MA ANCHE MICROAGGREGATI NON PAPILLARI CON ALTERATORAPPORTO NUCLEO/CITOPLASMA E CON NUCLEI AUMENTATI DI VOLUME TALORA IPERCROMATICI TALORA VESCICOLOSI.
IL QUADRO CITOLOGICO E’ RAPPRESENTATIVODI DISPLASIA UROTELIALE LIEVE/MODERATA E NECESSITA DI CONTROLLO CITOSCOPICO ED EVENTUALE PRELIEVO BIOPSTICO.
Mi chiedo se il quadro sia preoccupante, o possa presumersi un peggioramento, anche in considerazione del precedente referto dello stesso tipo di esame, effettuato a febbraio scorso e che riporto di seguito:
STRISCIO DI SEDIMENTO URINARIO COSTITUITO DA CELLULE UROTELIALI ISOLATE, DISMORFICHE, REATTIVE, ASSOCIATEAD UN FONDO INFIAMMATORIO CON FLORA COCCOIDE E MICROCRISTALLI.
Vi ringrazio sin da ora per la consulenza che potrete offrirmi anche in vista della prossima cistoscopia del 22 giugno.
[#1]
Buongiorno,
parliamo di un carcinoma vescicale uroteliale di alto grado non infiltrante la tonaca muscolare della vescica.
In questi casi, dopo asportazione endoscopica della neoplasia, per l'alto rischio di recidive o di progressione verso forme muscolo invasive che richiedono l'asportazione di tutta la vescica, e' generalmente consigliabile eseguire cicli di istallazioni endovescicali con BCG, immunoterapia locale ( prima settimanalmente per 6 volte quindi richiami ad intervalli fissati).
Nell'intervallarsi di queste terapie, si eseguono i controlli che si basano principalmente su TC per analizzare anche l'alta via escretrice ( ha lo stesso tipo di urotelio e recidive possono colpire anche in queste sedi uretere o calici renali) e cistoscopia.
La citologia urinaria ha una sensibilità' molto bassa, se negativa non esclude la presenza di una recidiva.
Alla cistoscopia, ogni are dubbia, iperemia, leggermente rilevata, ancor più' se sospetta neoformazione, deve essere bioptizzata o asportata con nuova procedura.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Alessandro.sciarra@uniroma1.it
parliamo di un carcinoma vescicale uroteliale di alto grado non infiltrante la tonaca muscolare della vescica.
In questi casi, dopo asportazione endoscopica della neoplasia, per l'alto rischio di recidive o di progressione verso forme muscolo invasive che richiedono l'asportazione di tutta la vescica, e' generalmente consigliabile eseguire cicli di istallazioni endovescicali con BCG, immunoterapia locale ( prima settimanalmente per 6 volte quindi richiami ad intervalli fissati).
Nell'intervallarsi di queste terapie, si eseguono i controlli che si basano principalmente su TC per analizzare anche l'alta via escretrice ( ha lo stesso tipo di urotelio e recidive possono colpire anche in queste sedi uretere o calici renali) e cistoscopia.
La citologia urinaria ha una sensibilità' molto bassa, se negativa non esclude la presenza di una recidiva.
Alla cistoscopia, ogni are dubbia, iperemia, leggermente rilevata, ancor più' se sospetta neoformazione, deve essere bioptizzata o asportata con nuova procedura.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Alessandro.sciarra@uniroma1.it
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 10/06/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.